martedì 26 febbraio 2008

Una voce nella nebbia

Mi sembra così strano in questi giorni... una fitta coltre di nebbia che ogni tanto si solleva e più spesso invece cala fa da scenografia alla mia nuova vita qui nella bella frazioncina di Rimini.
Già vista qualche settimana fa, la nebbia in quest'ultima settimana è diventata uno scenario consueto ma insolito ai miei occhi, al mio retaggio mediterraneo e ancor più strani sono i rumori, le sensazioni che la accompagnano.
Quasi mi sembra di vivere in una favola, con la strada di fronte casa che va verso il lungomare e che svanisce in un candore così fitto. E tutto sembra ancora più etereo ascoltando un suono che non avevo mai udito prima di quest'inverno.
Le sensazioni sono racchiuse qui in queste poche righe che dedico alla nebbia, a Rimini e dintorni, a tutti coloro che sono un po' visionari come me: a volte sognare ci fa stare meglio!

Il faro

La prima volta che ho sentito il canto del faro…
credevo di sognare,
ho aperto gli occhi nel buio e lui ancora.
Allora son rimasta a pensare
e lui continuava a cullare.
Un primo, un secondo, un terzo lungo lamento
il secondo più del primo,
il terzo più del secondo,
intervallati, cadenzati, attutiti, lontani.
Nel buio della notte suona,
solleva il velo e arriva sui ponti,
sale anche sui tetti che non lo stanno ad ascoltare
e quando pensi che c’è gente laggiù in mare
l’orizzonte s’allarga…
Eccolo di nuovo oggi
in un mare bianco di silenzio
forse canta per me,
per non farmi sentire sola.
Angoscia ma conforta
culla ancora e dice
che nulla può farti paura ora.


(scritta da me l'11 gennaio 2008)

giovedì 21 febbraio 2008

Aggiungi un posto… in giardino!

La stagione del freddo sta per terminare, anche se questa settimana c’è stata un’ondata che ha interrotto i primi tepori. Da queste parti la gente dice che l’inverno è stato più freddo, anche se le statistiche dicono il contrario. Ma freddo o no, i piccoli amici che rallegrano col loro canto e con i loro voli i nostri cieli, si affacciano numerosi al giardino della nuova casa. Merli, passerotti, pettirossi e altri uccellini non ancora identificati, non mancano mai a farci compagnia anche se alla nostra vista si allontanano frettolosamente.
I merli col loro bel manto nero, picchiettano il terreno con quel simpatico becco arancione cercando nell’erba qualche vermetto prelibato… sono dei veri cantori! Al mattino presto e al tramonto destano l’attenzione con le loro melodie sempre diverse e affascinanti.
I passerotti sono sempre numerosissimi specialmente dopo aver scosso la tovaglia dalle briciole: un gesto che facciamo volentieri per loro e di cui prima eravamo privati perché abitavamo in condominio!
Ma quelli più golosoni in assoluto sono i pettirossi! Già dalle trascorse feste natalizie hanno goduto degli avanzi di pandoro e altri dolcetti… adesso li abbiamo abituati con briciole di biscotti ai cereali e ultimamente, come consigliato dall’ENPA, piccoli pezzetti di formaggio (di cui sono moto ghiotti a nostra perfetta insaputa).






Ce n’è uno in particolare (che ho battezzato “Pomodorino”), che è diventato nostro ospite fisso due volte al giorno! Una spazzola praticamente! Fa tanta tenerezza col suo pancino tondo grigio e rosso e i suoi occhietti neri sempre attenti e in guardia! Nelle due foto si vede poco per via del vetro della finestra.


Questa è invece una merlotta che viene spesso a trovarci sempre affamata! Suo "marito" se ne sta più volentieri in cima agli alberi a cantare nel suo modo spavaldo! Di solito scende per rovistare di più nella terra.



Quest'ultima è una graziosa cinciallegra, spesso è in compagnia. All'inizio non l'avevo riconosciuta, poi guardando bene il suo piumaggio dai riflessi blu e verdi e la testolina bianca e nera sono riuscita ad identificarla.


È curioso come gli animali anche così piccoli abbiano quasi i nostri stessi gusti. E poi, davvero sentire il loro canto trasmette una pace e una serenità impagabili. Speriamo che la primavera porti loro una bella nidiata, così nel prossimo inverno saremo una famiglia più numerosa.

martedì 19 febbraio 2008

Vivere (e far la spesa) in modo eco-compatibile (come faccio io???) - N°2

Eccoci alla seconda puntata del mio racconto...
La scorsa volta abbiamo parlato di lavoro, esagerando per aver toccanto troppi argomenti, ma ci tornerò sopra approfondendone alcuni.
Oggi invece racconterò delle attenzioni che cerco di avere nel fare la spesa, perché è da qui che si può cominciare a ridurre i rifiuti, che è meglio di riciclarli.

Fare la spesa per me è un impegno, innanzitutto perché comporta una rapida ricognizione della dispensa, del frigorifero... mi armo di uno di quei blocchetti self-made e comincio a scrivere una lista ragionata.

Seconda importantissima azione: armarsi di sacchetti (o come le chiamano qui "sportine") secondo quantità e tipo di acquisto. Va benissimo riutilizzare i sacchetti di plastica già accumulati in precedenza, accuratamente piegati a triangolo, ma è molto meglio avere dei sacchetti in tela o in juta riutilizzabili e lavabili all'infinito, nonché delle comode "borsine" per gli alimenti surgelati che sono indistruttibili. Tutto questo per evitare che poi tornati a casa siamo invasi di sacchetti (quasi sempre rotti) che vanno a finire nella spazzatura.


Il terzo passo è la scelta del supermercato. In una città come Roma avevo più possibilità, ma qui in Romagna fortunatamente ci sono piccoli negozi e grandi ipermercati vicini ai centri abitati. Nei piccoli supermercati ci si arriva a piedi o in bicicletta come fanno molti e si può scegliere più pacatamente i prodotti, magari trovando vere specialità locali sul banco della gastronomia. Nei centri commerciali c'è di sicuro più scelta e varietà di prezzi, però spesso la roba è scadente e poiché per antonomasia sono i posti più caotici e frequentati (specie nei weekend) va a farsi friggere il tentativo di valutare bene quello che si sta acquistando, che per me è fondamentale.
C'è anche da aggiungere che alcuni supermercati hanno un occhio di riguardo in più per il biologico e l'ecologico offrendo delle specifiche linee di prodotti e allora se si può si punta a quelli.
Messo il piede nel regno del consumo, cerco di non farmi trascinare da uno dei miei peggiori difetti quello di farmi abbagliare (forse per deformazione professionale) da prodotti ben confezionati e accattivanti nella grafica.
Anzi tutto ciò che cattura la mia attenzione è oggetto di indagine scrupolosa:

• Innanzitutto la data di scadenza per i prodotti freschi, che significa avere in mente di consumare subito i prodotti con la data più vicina o evitare di ritrovarmi poi a cestinare subito qualcosa di avariato.

La provenienza. Meglio se i prodotti sono locali perché il loro trasporto inquina meno e al massimo se proprio devono essere importati preferisco quelli del commercio equo e solidale.

Il tipo di allevamento. Per le uova per esempio meglio il biologico o "all'aperto", da evitare assolutamente quello in gabbie e se possibile anche quello "a terra". Attenzione perché l'indicazione è spesso scritta in maniera microscopica.

Il tipo di coltivazione. Meglio biologica, no ogm, e se possibile con marchio IGP (indicazione geografica protetta) che dà indicazione sulla provenienza del prodotto.

La povertà della confezione, ossia meno involucri possibili, meno scatole cinesi, meno rifiuti!

La riciclabilità della confezione e la chiarezza delle informazioni grafiche e non (meglio se il materiale è carta, vetro o alluminio e se è plastica preferire quelle biodegradabili al 100%).

L'ecologicità o biodegradabilità (meglio se al 100%) dei detergenti e prodotti sia per l'igiene personale che per la casa, includendo l'usa e getta (carta assorbente, fazzoletti, tovaglioli).

• Infine l'occhio al prezzo. Vero è che il biologico costa ancora molto, ma in alcuni casi la discrepanza tra i prezzi non è eccessiva e l'acquisto ne vale sia come qualità che come sapore.

Ecco che me ne torno a casa con la mia bella spesa ragionata. Alla faccia di tutti quelli che un po' isterici escono dai supermercati coi carrelli pieni zeppi di schifezze e roba inutile.
Avrò sicuramente "perso" del tempo in più ma guadagnato in salute e perché no risparmiato un po'.
Il tutto anche con l'obiettivo in mente di ridurre i rifiuti, come ormai è consuetudine di molte semplici persone sulla faccia di questa terra (se avete un po' di dimistichezza con l'inglese vi consiglio Mrs Average del blog The Rubbish Diet che fa lo "Shopping with waste in mind"!).

venerdì 15 febbraio 2008

PARKLIFE 2008 –La natura prende corpo

Dal 29 febbraio al 3 marzo 2008, alla fiera di Roma si terrà nuovamente Parklife, un appuntamento dedicato a chi ama trascorrere il tempo libero all’aria aperta! Un’interessante passeggiata tra gli stand che precede mille più interessanti e piacevoli passeggiate nella natura nostrana.

Visitare questa fiera significa conoscere le bellezze che il nostro Paese nasconde: a parte i grandi e conosciuti parchi nazionali, ai quali sono dedicati dei vasti stand con aree didattiche, si possono scoprire dei posti davvero insoliti, parchi meno noti, riserve ecologiche, parchi extra-urbani. È bello sapere che anche vicino alla propria città a posti già noti ci sono dei paesaggi incantevoli che val la pena di visitare, sia per le varietà naturali che per presenza di aree attrezzate per il turismo e, infine, per conoscere e gustare i cibi delle tradizioni locali (non mancano gli assaggi e le degustazioni).

Chi però è interessato più alla parte ecologica che a quella gastronomica, può visitare gli stand delle principali associazioni ambientaliste italiane e conoscere le iniziative in programma, nonché curiosare tra oggettistica ecologica, cibi biologici e fare qualche acquisto intelligente.

L’anno scorso non mi sono persa l’occasione e ammetto che mi sarei aspettata un’area espositiva più vasta, dato il numero delle cose da vedere. Alla fine del mio giro però son tornata a casa con un bel bottino di brochure espositive utilissime, tuttora nel mio archivio personale e all’occorrenza pronte per viaggiare con me nella mia bisaccia.
Devo fare però una piccola critica per la tanta carta sprecata per alcune pubblicità spesso ridondanti e inutili. Interessante, invece, è stata l’iniziativa della regione Abruzzo di elaborare e distribuire gratuitamente un cd-rom (fatto anche molto bene) con la gran parte delle informazioni relative ai parchi abruzzesi (una vera infinità).

Sarebbe bello che anche quest’anno (come lo scorso) ci fosse l’ingresso gratuito. Si pagherà invece un ingresso di 9 euro, il ridotto a 7 (solo al di sotto dei 14 anni è gratuito). Da provare ugualmente se non ci siete mai stati e volete avere qualche idea in più per i vostri prossimi viaggi nel verde!

www.parklife.it

martedì 12 febbraio 2008

15 FEBBRAIO 2008 - Giornata del risparmio energetico

Un anno fa circa mi trovavo a fare la spesa in un grande supermercato, quando all'improvviso ecco spegnersi una gran parte dell'illuminazione... così venni a sapere della "splendida" iniziativa della trasmissione Caterpillar in onda su Radio 2 dal titolo "M'illumino di meno".

Quest'anno l'iniziativa si ripete e l'impegno si rinnova non solo da parte degli ascoltatori della trasmissione, ma da parte di "scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, ristoranti, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all'opinione pubblica come un altro utilizzo dell'energia sia possibile".

Accadrà il prossimo venerdì, il 15 Febbraio 2008 "L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 15 febbraio 2008 dalle ore 18."

Chissà quella sera quanto riusciremo a risparmiare in energia e quante emissioni di CO2 eviteremo di immettere nel nostro ambiente...
Un appuntamento importante e un impegno da mantenere oltre quell'unico evento!

;-)

mercoledì 6 febbraio 2008

Permettete una parola...

"Napoli... l'emergenza dei rifiuti continua..." ormai una frase consueta nei telegiornali.
È spiacevole sentire come anche all'estero si siano fatti un'ulteriore cattiva opinione di noi italiani.

Qualche sera fa eravamo tre amici ad un pub. Un Irish pub, per festeggiare non solo la vittoria dell'Irlanda nel suo primo incontro del Sei Nazioni di Rugby, ma soprattutto il ritorno di un nostro caro amico da una terra lontana, la Norvegia.
Sapere dalla sua voce che lì la gente ormai ci prende in giro per questa storia dei rifiuti non è per niente bello!

Le etichette ormai non sono più soltanto "mafia", "pizza", "sole" ma anche... "monnezza".
Peccato perché l'Italia è piena di tante altre belle cose! Ma un po' ce lo meritiamo!

E allora prendo spunto da quel personaggio tanto simpatico che faceva capolino nel mitico film "Il Mistero di Bellavista":

"Professò permettete, un pensiero poetico per l'occasione:
'Dall'Alpi alle Piramidi / Dall'Asia ai Pirenei / Dammi la tua monnezza / E ti dirò chi sei!'"

Se permettete anch'io volevo aggiungere un pensiero poetico... l'avevo scritto un anno fa mentre percorrevo la Collatina a Roma, nel mio solito tragitto per andare al lavoro, notando la solita sporcizia ai margini della strada:

"Pensavo fosse un fiore
Invece è un tappo rosso
Nascosto in mezzo all'erba
Felci, rovi e ciclamini.
Pensavo fosse un fiore
Ma era un tappo rosso.
Cosa c'è di più bello
Da mostrare ai tuoi bambini?"

E chest'è!