martedì 18 marzo 2008

"Le uova non sono tutte uguali"

Si avvicina la Pasqua e come tante festività anche questa è dedita al consumismo più sfrenato.
Però alle tradizioni non si può rinunciare. Difficile rinunciare all'uovo di cioccolata, alla colomba. Nella mia tradizione di famiglia, poi, io sono stata quella che ha sempre decorato le uova sode (in Puglia si mangiano prima del pranzo pasquale ma per esempio qui in Romagna vengo ad apprendere che si fanno benedire e si mangiano a colazione).
Quindi dovendo fare degli acquisti, facciamoli un po' più consapevolmente: uova di cioccolata provenienti dal commercio equo e solidale, colombe di fattura artigianale magari fatte di ingredienti biologici, uova da allevamento biologico o all'aria aperta!

Avvicinandoci la scorsa domenica al banco della LAV (Lega Anti Vivisezione), abbiamo avuto modo di acquistare un uovo di cioccolata equo e solidale e di fare la piacevole conoscenza con una delle portavoce lì presenti con cui ci siamo intrattenuti nel parlare animatamente della difficoltà a reperire le uova biologiche nei supermercati e dell'ignoranza in cui acquistiamo gli alimenti senza sapere la loro origine.
Siamo perfettamente d'accordo con loro sul fatto che le galline non possono essere allevate in gabbia e nemmeno a terra, per le condizioni inappropriate e crudeli in cui sono costipate, costrette a produrre uova e riteniamo che le diciture sulle confezioni sono illegibili o insufficienti per un acquisto consapevole!
Perciò riporto in citazione alcune righe che sul sito della LAV si possono leggere per intero:

"L’etichettatura delle confezioni di uova da galline allevate in gabbia non reca la prevista dicitura chiaramente leggibile e in evidenza, e le rappresentazioni grafiche di galline “felici nell’aia” rappresentano una frode al consumatore, ingenerando la convinzione che tali uova derivino da galline allevate libere e all’aperto.

La LAV chiede quindi che sia imposto ai produttori di uova di galline allevate in gabbia il rispetto di un’indicazione del metodo di allevamento delle galline riportato chiaramente e a caratteri evidenti sulle confezioni, come già avviene per le uova prodotte da sistemi alternativi alle gabbie, per un’informazione completa e trasparente.

Ricordiamo che le uova devono essere etichettate secondo il metodo di allevamento delle galline, identificato con un codice impresso su ciascun uovo e con diciture sulle confezioni. Sono immesse in commercio quattro tipologie di uova:

- ALLEVAMENTO BIOLOGICO - UOVA IDENTIFICATE CON IL CODICE “0”: le galline possono godere di spazi all’aperto e densità minime d’allevamento maggiori e, cosa importante, mai in gabbia. Le galline in questo caso sono anche alimentate con mangimi di provenienza biologica.

- ALLEVAMENTO ALL’APERTO - UOVA IDENTIFICATE CON IL CODICE “1”: le galline possono razzolare all’aperto per alcune ore al giorno in un ambiente esterno protetto dal contatto con altri animali. Le uova in questo tipo di allevamento possono essere deposte sul terreno o nei nidi. La densità all’esterno di questo allevamento sono di 1 gallina ogni 4 m2.

- ALLEVAMENTO A TERRA - UOVA IDENTIFICATE CON IL CODICE “2”: le galline vengono allevate in capannoni all’interno dei quali possono muoversi liberamente ma non hanno l’accesso all’esterno. Le uova sono deposte sul terreno o sui nidi. La densità di questo allevamento sono di 4 galline su ogni 1 m2.

- ALLEVAMENTO IN GABBIA - UOVA IDENTIFICATE CON IL CODICE “3”: le galline sono rinchiuse in gabbie disposte in file da 4 a 6, all’interno di capannoni chiusi, con ventilazione forzata e luce artificiale. La densità di questi animali è di circa 16-18 galline per metro quadrato. Le uova sono deposte su un nastro trasportatore che automaticamente le raccoglie."


Spero che la gente inizi a comprare un po' più con la testa sulle spalle.
Io ho già una provvista di uova biologiche nel mio frigo, pronte per essere bollite e decorate ma quest'anno, però, vorrei trovare un modo diverso, più naturale, per decorarle. Qualcuno mi può aiutare? ;-)

3 commenti:

  1. spero di non essere troppo prolisso, ma girando su internet ho trovato questo "metodo di decorazione" molto naturale...
    quindi dopo averle colorate, potrai anche portarle in tavola per i tuoi amici e parenti. Importante: le uova sode vanno consumate entro 24 ore!!!
    Materiale occorrente:
    vecchi collant o gambaletti anche smagliati, ma puliti
    1 kg di cipolle rosse, rossissime
    1 pentolino
    acqua
    uova fresche
    aceto per sgrassare le uova
    un pò di filo o dei chiudi pacco di quelli ricoperti in fil di ferro
    fiorellini o foglie decorative come quella di prezzemolo
    elastici

    Preparazione:
    Prendiamo un pentolino, sbucciamo le cipolle rosse e mettiamo tutte le bucce (non le cipolle!) a cuocere per almeno mezz'oretta. Realizziamo così un decotto: lasciamo raffreddare e quindi filtriamo l'acqua dalle bucce. Buttiamo le bucce e teniamo l'acqua colorata, magari mettendola in una bottiglia di plastica fino a quando dovremo usarla, si conserva diversi giorni: abbiamo così un bel colorante naturalissimo per le nostre uova. Adesso prepariamo le uova, che dovranno essere con il guscio molto chiaro, attenzione a quando le compriamo al supermercato!
    Tirate fuori dal frigo le uova da decorare con anticipo, in modo
    che non siano fredde quando andremo a cuocerle. Laviamole bene e sgrassiamole con aceto, prendiamo i fiorellini o le foglie piccole che abbiamo trovato in giardino.
    Bagniamole o spennelliamole con del bianco d'uovo (che fa l'effetto-colla!) e adagiamole con delicatezza sull'uovo: tutte
    le parti coperte dai fiori o dalle foglie saranno quelle che poi
    risulteranno disegnate. Non copriamo tutto l'uovo, bastano due o tre foglioline/fiorellini. Ora prendiamo gli elastici e sempre molto delicatamente, diamo un giro in verticale e uno in orizzontale sull'uovo, prestando attenzione a non spostare le nostre foglie e i nostri fiori. In pratica, è come se mettessimo un nastrino all'uovo, tipo pacchetto-regalo. Recuperiamo le collant o i gambaletti, puliti,
    e tagliamo un rettangolo sufficiente ad avvolgere bello stretto il nostro uovo decorato. Fermiamo il ciuffetto delle collant con del filo o con un fil di ferro,
    ben stretto. Adesso, riprendiamo la nostra acqua che abbiamo colorato con le bucce delle cipolle, che non deve essere fredda così come il nostro uovo decorato non deve essere freddo: altrimenti si romperà per lo shock termico!Immergiamo le uova nell'acqua colorata dalle cipolle, mettiamo sul fuoco basso e lasciamo colorare e diventare sode le nostre uova per dieci minuti dall'inizio della bollitura. Poi spegniamo, lasciamo raffreddare. Tiriamo fuori le uova dall'acqua, togliamo le collant, quindi l'elastico, quindi fiorellini e foglie.... sorprendente no?
    Si possono usare al posto del decotto di cipolle, i colori
    alimentari, che si trovano nei supermercati nel reparto dei prodotti per fare i dolci: ma attenzione sempre ai coloranti,
    le cipolle rimangono più naturali e sicure... e più divertenti!

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  2. Volete ottenere altri colori???
    Provate a colorare le uova di Pasqua in casa con semplici ingredienti da cucina, in modo naturale, senza aggiunta di componenti chimici.

    Rosso pallido: barbabietole rosse fresche oppure mirtilli
    Arancio: bucce di cipolla bionda
    Giallo tenue: bucce d'arancia o limone, ciuffi di carota, radice di comino.
    Giallo: radice di curcuma
    Verde chiaro: foglie di spinaci
    Verde-oro: bucce di mele verdi
    Blu: foglie di cavolo rosso
    Beige o marrone: caffé forte

    Metodo:
    1. Mettere le uova in una pentola che le contenga tutte senza farle rompere, coprirle con l'acqua
    2. Aggiungere un cucchiaino di aceto.
    3. Aggiungere i componenti coloranti a seconda della quantità di uova. La tonalità dipenderà dal rapporto colore/numero di uova.
    4. Far bollire le uova per circa 15 minuti a fuoco basso.
    5. Togliere le uova dalla tintura e metterle in un piatto. Se volete una tintura più scura, prendete la pentola con le uova e il colorante e mettetela in frigo per una notte.
    6. Con un batuffolo di ovatta imbevuto d'olio di oliva passare tutte le uova e lucidarle con un panno morbido. Otterrete una discreta brillantezza.

    Buona decorazione a tutti!!!

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  3. Grazie per il preziosi consigli: avrei solamente sostituito gli elastici e laccetti con l'anima di ferro con spago da cucina, un po' più compatibile con la cottura. Cmq come ho già annunciato non sono riuscita a decorare le uova, causa il pochissimo tempo avuto a disposizione.
    Però volevo ricordare che l'acquisto delle uova dev'essere sempre attento.
    La gentile signora che ci ha accolto al banco della LAV, ci ha dato diverse copie di un piccolo opuscolo, molto carino, sull'argomento. Per chi lo volesse avere come vademecum, basta richiederlo tramite mail, indicandomi l'indirizzo (rispetterò il trattamento dei dati e utilizzerò l'indirizzo solo a questo scopo). Riceverete in allegato una stupenda cartolina della riviera romagnola (eh eh)! Sempre meglio che gettarli via (anche se sarebbero finiti nel riciclo della carta). Giusto?

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