giovedì 29 maggio 2008

“Salviamo il Creato” – rassegna cinematografica sull’ambiente a Rimini

Da pochi giorni ero venuta a conoscenza di questa iniziativa promossa dall’ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) da Eticredito – Banca Etica Adriatica SpA: una rassegna cinematografica di tre giorni dedicata all’ambiente, ahimé già cominciata il 15 di questo mese e in conclusione oggi, presso il Cinema Teatro Tiberio di Rimini, presso la Parrocchia di San Giuliano Martire, Via San Giuliano, 16, Rimini. Ingresso gratuito.

Sono stati già proiettati i due film: “Into The Wild” e “Una Scomoda Verità”.

Questa sera sarà proiettato il film documentario di cui hanno tanto parlato “Biutiful Cauntri” di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero. Qualcosa che ci fa ulteriormente riflettere sulla questione rifiuti, non solo riguardo la Campania. Da vedere con coraggio.

Stasera spero di esserci, anche perché un film così è difficile vederlo proiettato altrove. Anche perché si parlerà del tema rifiuti a Rimini, con Daniela Tonini, consulente ambientale, ed Hera SpA. Giusto per togliersi qualche curiosità o dubbio.

A seguire riporterò un mio commento. Buona visione!

lunedì 26 maggio 2008

Riflessioni di vita (e di tarda serata)...

A volte mi chiedo se serve a qualcosa scrivere su questo blog...
Boh? Forse...
Forse a me stessa. Allora posto qualche mia riflessione maturata in tarda serata qualche giorno fa. Stralci della mia vita.
Come se dovessi in qualche modo giustificare a me stessa quello che sto facendo. Sarà l'effetto del "picco del petrolio"?
Sarà che sento più che mai vicina l'emergenza rifiuti in Campania? Sarà l'avvento di questa paventata nuova "era nucleare"?
Boh?
Ai posteri l'ardua sentenza...


Sono sempre stata attenta all’ambiente, sì, ma ho sempre l’impressione di non esserlo mai abbastanza.
Sono una di quelle persone che vivono il rapporto con la natura prima di tutto all’interno della propria anima, poi cercando di coinvolgere qualcuno, partendo dalle persone che mi sono più vicine. Ma forse non sempre ci sono riuscita.

Quand’ero bambina abitavo in un condominio di sette piani. Uno di quei primi palazzi anni '70, nel mio paese, in quella che prima era una periferia e che oggi è pieno centro. Si giocava nel cortile o nello spiazzo incolto antistante, dove l’incontro con la terra, le erbacce, i fiori spontanei e gli insetti erano per me sempre una scoperta. Avevo imparato a riconoscere alcune piante. Mi piaceva raccogliere i fiori e conoscere il loro nome. Non avevo animali domestici, giusto alcuni pesciolini rossi che finivano per l’azzuffarsi o qualche cardellino che puntualmente volava via con mio estremo dispiacere!

Ma a tredici anni iniziavo a capire molto di più che in questo mondo qualcosa non andava per il verso giusto. Lo capii definitivamente in terza media, quando, durante una piacevole gita nella regione più verde d’Italia, l’Umbria, si seppe dell’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl.
Ricordo la paura che ci assalì come se fosse ieri! E quest’ombra non è ancora svanita…

Durante la mia adolescenza mi piaceva tappezzare la camera di ritagli e foto della natura, di paesaggi incontaminati, ma di questi ne vedevo così pochi dalle mie parti! Mi piacevano i minerali e li immaginavo come dei piccoli tesori della terra.
Ci fu un referendum sulla caccia e sui pesticidi: sulla porta della mia camera c’era un grande manifesto del WWF con un cerbiatto che diceva “non ho parole per dirti GRAZIE”.
Grazie al mio papà sono stata per qualche anno iscritta al WWF (anche alle Giovani Marmotte :-D).
È a lui che devo la mia innata sensibilità per la natura. Una volta mi iscrisse ad un concorso indetto dall’Università Verde di Pisa dal nome “C’è uno strappo nel cielo” sul buco dell’ozono. Avevo realizzato con la tecnica del “collage” degli scenari in cui mettevo in evidenza il cambiamento climatico, concludendo con la speranza che lo strappo si potesse “ricucire” (allora forse facevamo ancora in tempo!).
Ricordo che andavo in giro con una mia compagna di classe a fermare le signore che nel supermercato volevano comprare gli spray coi CFC. Creavo la carta riciclata in casa con i giornali. Disegnavo animali e paesaggi che potevo ammirare in vacanza.

E presi parte al gruppo scouts: quale più bella esperienza per me! Fu non solo un’esperienza impagabile di vita sociale e spirituale, ma fu ancora più interessante, meraviglioso e impagabile il contatto con la natura. Imparai ad ascoltare il mio respiro nel verde, imparai a muovermi tra sentieri tracciati e non nei boschi, imparai a riconoscere altre piante, alberi e stelle, a vivere in comunione con l’ambiente senza arrecargli offesa: già allora nei campi utilizzavamo detersivi ecologici, compravamo prodotti locali da cucinare, cercavamo di “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’avevamo trovato”.

Poi son dovuta partire, dopo la maturità. Alla ricerca di un percorso di studi personale, prima e poi professionale. Nei miei studi l’“eco-design” mi ha formata ed informata meglio sull’industria, sul riciclo dei rifiuti, sulla comunicazione, su come va il mondo oggi. Sono stata per oltre quindici anni a Roma e lì la mia consapevolezza è cresciuta come è cresciuto il caos della città. Un microcosmo di quello che sta avvenendo nel mondo. La bellezza di splendidi posti deturpata, la storia dimenticata, la follia del consumismo, la fretta di fare soldi, l’inciviltà delle persone comuni, l’arrivismo, gli interessi in conflitto, l’indifferenza ai problemi.

Ma in tutto questo percorso ho conosciuto anche belle persone, non molte, con una profondità d’animo immensa, una generosità incredibile, una sensibilità per la natura anche più grande della mia. Vivo con l’esempio di queste persone nella mia mente e nel mio cuore, e cerco di avere attenzione, rispetto, amore, nei confronti non solo dell’ambiente ma anche e soprattutto delle persone che vivono attorno a me.

Ho tentato, sto tentando e sempre proverò a vivere questa sfida quotidiana con me stessa, con quella parte di me che si vuole arrendere, che vuole smettere di ragionare, che vuole adeguarsi alla mediocrità, che vuol essere indifferente al delirio del genere umano.
E spero di non essere sola.

mercoledì 21 maggio 2008

Spesa Bio-Eco n°3

Eccoci al nuovo post sulla spesa fatta con l’“ambiente nella mente”.
Ricapitolando quanto fatto nel mese di aprile, posso dire che buona parte della spesa fatta in due è stata dirottata nel settore bio/eco-logico, per un ammontare di circa € 80,81 il che significa una spesa di circa 10 euro a testa ogni settimana. Non è una cifra eccessiva se solo si pensa che tutto quello che è speso è a vantaggio della salute e dell’ambiente.
Precedentemente ho documentato solamente quanto acquistato nel supermercato bio qui a Rimini, ma altra gran parte delle cose è stata acquistata nei normali supermercati (farina, pasta, pomodoro in scatola, minestrone, legumi, ecc.)

Sabato scorso però abbiamo “allargato” il giro e abbiamo acquistato qualcosa di innovativo per il nostro stile di vita... una compostiera! Nella foto accanto si vede la scatola intera: in pratica è un kit comprensivo di sacco, guanto, composto accelerante e istruzioni. L’acquisto era partito su e-bay ma è finito coll’andare a ritirare la compostiera nei pressi di Cesena. L’abbiamo pagata appena € 9,90 e nel prezzo era completa l’assoluta gentilezza del venditore il quale voleva offrirci anche un caffè. Noi abbiamo gentilmente declinato, più che altro perché il nostro giro non era ancora finito.

Passando per Santarcangelo di Romagna, dov’era in corso una festa dedicata ai fiori (rovinata poi dal maltempo) ci siamo fermati ad un supermercato bio più grande e rifornito addirittura di quello riminese! Ed ecco la lista dei prodotti acquistati:

















• Pane in cassetta al farro, non confezionato 548 g, € 3,56

• Frollini al mais, senza zucchero aggiunto, in busta di cartone poliaccoppiato 350 g, € 2,55

• Muesli di farro e frutta, in busta di plastica “per alimenti”, 500 g, € 3,90

• Cornflakes di mais, fiocchi tostati, in busta di plastica “per alimenti”, 375 g, € 2,45

• Zucchero grezzo di canna, in busta di plastica “per alimenti”, 1 Kg, € 2,65

• Sugo di pomodoro con melanzane grigliate, in barattolo di vetro, 350 g, € 2,50

• Vino rosso Sangiovese di Romagna D.O.C. superiore 2006, 100% bio, 0,75 Lt, € 6,55

• Vino bianco Colli di Rimini Biancame, D.O.C. 2006, 100% bio, 0,75 Lt, € 4,90

• 5 banane, 2 limoni, 4 zucchine e 3 cipollotti per un totale di circa 1,6 kg € 6,38

• Shampoo antiforfora con estratti di salice, agave, proteine del grano e oli essenziali, a base di tensioattivi vegetali del frumento, flacone in PETG e scatola in cartone, 200ml, € 9,00

• Schiuma da bagno profumata al muschio bianco con proteine di soia, 250 ml, aderente al programma LAV contro i test animali, certificato ICEA e certificazione gestione sistema ambientale ed energie pulite, confezione in cartone, flacone in PETG € 8,50



• Olio essenziale di melissa puro al 100% ricavato senza uso di solventi, 12 ml, flaconcino in vetro e scatola in cartone, € 6,00

Totale spesa € 58,94. Bisogna ammettere che qualche prezzo è ancora alto e che come già detto le altre volte alcune confezioni non sono riciclabili. Quasi quasi scrivo alle aziende per farglielo notare!

Siccome però ci mancavano ancora tante cose, soprattutto frutta e verdura (alcuni tipi nel supermercato bio sono molto cari), ci siamo recati ad un vicino fruttivendolo al cui farei vincere un premio! Vende grandi quantitativi in cassette (e anche merce sfusa) a prezzi bassissimi (indicati in lire e in euro). Abbiamo comprato tutta la roba che si vede in foto (non biologica, ma gran parte di provenienza locale), per soli 15 euro e la cosa più bella è che non ci ha dato nemmeno un sacchetto di plastica! Mette tutto nelle cassette di legno o cartone e te le porti via così! Ci ha pure regalato dei pomodori e del prezzemolo! Grande!

Bene, per un bel po' siamo a posto. Ci aggiorneremo con le prossime spese e per quanto riguarda la nostra avventura sul compostaggio domestico, non ancora cominciata, ne parlerò presto approfonditamente!
See you!

giovedì 15 maggio 2008

Blogs degli abitanti di Dandaworld #1

È arrivata l’ora di recensire un po’ di blogs, siti e forum degli “abitanti di Dandaworld” ossia tutti quelli che qui hanno lasciato un commento, che mi hanno mandato via mail qualche segnalazione, che a loro volta hanno utilizzato il web per comunicare.

Questa volta comincerò dai blogs, visto che per natura sono più vicini al mio modo di comunicare.
Pochi di questi sono di stampo “ecologico”, mentre spaziano molto in vari altri campi: letteratura, tradizioni, arte e artigianato, cucina, informazione. La mia recensione non sarà completa per motivi di spazio, per cui invito i vari bloggers ad aggiungere notizie nei commenti. In seguito approfondirò gli argomenti di alcuni blogs ed ospiterò dei post “esterni” per chi lo vorrà fare di persona (dovrà, quindi, inviarmelo via mail al mio indirizzo danda.sign@gmail.it),

Cominciamo dai blogs di stampo “ecologico”, seguendo l’ordine nella lista accanto.

• “BioEco Cosmesi al maschile” è un blog di recente inaugurazione, molto ben organizzato e ricco di contenuti che si rinnovano ogni giorno. Si tratta di cosmesi “fai da te” con ingredienti ecologici e naturali: ottimi suggerimenti per la cura del proprio corpo e… non lasciatevi ingannare dalla testata, i consigli non sono solamente rivolti ad un pubblico maschile (sebbene vi sia una “corsia preferenziale” per l’uomo) ma sono validissimi anche per le donne! Le ricette sono molto ben spiegate e alternate a suggerimenti per gli acquisti e per mettersi in guardia da quello che troviamo sugli scaffali dei supermercati!

• “Il tamburo” è un’“oasi” gestita da Eva, una personale amicizia, che ama molto Madre Terra e considera l’essere umano come facente parte della Natura e non al di sopra di essa! È interessante il suo punto di vista, sempre attento alle problematiche di tutti i giorni. Lei si avvalora di antiche conoscenze per affrontarle, come la meditazione, lo sciamanesimo, ma ha imparato anche a vivere con ottimismo e amore per gli animali, dispensando saggi consigli su abitudini salutari e rispettose della Natura. È anche una bravissima osservatrice, artista e (non si percepisce dal blog) cantante di musica tradizionale irlandese e celtica!

• “The Rubbish Diet” ormai lo conoscete quasi tutti come “dieta della spazzatura”, ne ho parlato qui facendone un’approfondita recensione e qui dove parlavo di spesa ecologica. In realtà lo trovate spesso nei miei post perché è diventato un punto di riferimento personale su come vivere in maniera ecocompatibile, visto che creare zero rifiuti è il modo migliore per farlo. La sfida di Almost Mrs. Average (una settimana a zero rifiuti) è stata chiusa da un bel po’ ma ormai è diventato un suo stile di vita e sta aiutando altre persone a fare lo stesso. Inoltre continua a postare suggerimenti molto pratici per riciclare e rendersi ecologicamente autosufficienti! È un ottimo esercizio, anche nell’apprendere l’inglese ;-)!


• “Vixcanosa” un blog rivolto alla popolazione locale del mio comune d’origine. È attento ai disastri ambientali che regnano un po’ ovunque in quella zona, deturpando luoghi di inestimabile valore archeologico (Canosa ha un patrimonio storico eccezionale) e di pregio naturalistico, come la campagna pugliese, ricca di uliveti e vigneti, che possono così rivelarsi compromessi, come le risorse idriche ormai scarse ma preziose. Gli autori del blog reagiscono ai misfatti, cercando di “svegliare” la cittadinanza, e propongono soluzioni compatibili con la salute e il rispetto ambientale. Il blog è in corso di cambiamenti e forse anche di migrazione, per cui terrò aggiornati i link!

Prossimamente parlerò dei blogs di altra natura... per cui rimanete sintonizzati!

lunedì 12 maggio 2008

Grazie Narni!!!

E grazie Mezule!!! Ancora una volta, per la terza consecutiva, il terziere “de sopra” ha trionfato ancora una volta alla Corsa all’Anello 2008!

È stata una corsa avvincente che ci ha regalato mille emozioni, specialmente nel gioire e commuoverci assieme ai nostri amici per la vittoria dell’Anello d’argento.
Ieri pomeriggio siamo stati col fiato sospeso fino all’ultimo: prima sotto un sole cocente e poi sotto un acquazzone, abbiamo assistito ad una gara che è stata al di sopra di ogni immaginazione... imprevisti, cadute da cavallo, anelli mancati e alla fine uno spareggio che in quarant’anni non si era mai visto! Aldilà delle tecniche giuste o sbagliate, degli scongiuri e delle imprecazioni, dei cori e delle coreografie delle tifoserie, è stata una bella gara che non dimenticheremo.

I tre terzieri di Narni ci hanno fatto vivere anche questa volta (la quarta per noi) una stupenda festa!
Non ci resta che fare i complimenti a vittoriosi e non e salutarci con un arrivederci alla quarantunesima edizione!

Danda e Irish People (o, per gli amici di Narni, Lori e Paolo)

venerdì 9 maggio 2008

Inceneritore VS Differenziata porta a porta

Due giorni fa, MisterCrama che più che autore di questo blog è il “grillo (s)parlante” (vedi commenti), nonché ispiratore di alcuni argomenti di cui ho trattato, mi ha messo a conoscenza di un servizio televisivo trasmesso il 5 maggio su Exit, programma di La7.

Solitamente in tv seguo pochi programmi, ma questo mi è proprio sfuggito: è un servizio di Ilaria D’Amico che “spiega i danni dei fantastici (secondo i politici) termovalorizzatori e di come la differenziata porta a porta effettivamente COSTI DI MENO anche economicamente (oltre che all'ambiente)”. Inoltre è utile per capire a livello tecnico come funzionano i termovalorizzatori e la raccolta differenziata su tutto il territorio nazionale e anche all’estero. Utile per chiarirsi alcuni dubbi e farsi un’idea della situazione attuale e di quello che ci aspetta...

Ecco il link della pagina in cui potrete assistere a parte della trasmissione:

http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=ILARIA_DAMICO_-_Exit_15&id=2256

A mio parere è un servizio svolto egregiamente, in alcuni punti anche molto toccante, in altri incredibile... consiglio vivamente di mettersi a disposizione poco meno di un’ora del proprio tempo per guardarlo.

Fatemi sapere cosa ne pensate...

mercoledì 7 maggio 2008

Distributore automatico di latte crudo anche a Viserba!

Questo non è un messaggio promozionale, ma soltanto una bella notizia per gli abitanti di Viserba che non devono più recarsi fino al cuore di Rimini o nell’entroterra per procurarsi una buona bottiglia di latte fresco e crudo! L’inaugurazione del nuovo distributore avverrà sabato 10 maggio in Piazzetta Dossi 7, vicino alla stazione (bel punto strategico!). Qui a casa ormai siamo quotidiani consumatori di latte crudo fresco di giornata da quando abbiamo scoperto i mitici distributori nei dintorni di Rimini! Abbiamo una nostra classifica personale ma frequentiamo più o meno tutti quelli a nostra portata, anche perché ultimamente ci è capitato di trovare i distributori esauriti! C’è stato, infatti, un boom dei distributori del latte, ultimamente, forse perché la gente si è stancata di bere il latte confezionato che sa di poco e perché non se ne può più di queste cattive notizie sui rifiuti sempre più difficili da smaltire. Vorrei però riassumere alcuni consigli su come consumare il latte crudo:

• Portare a casa il latte in una borsa termica, soprattutto se bisogna fare parecchi chilometri e se fa caldo (altrimenti potrebbero compromettersi le caratteristiche igieniche e organolettiche);

• Assicurare la bassa temperatura nel frigorifero dove conservarlo (da 0 a 4°C);

• Il latte crudo si può bere così com'è per catturarne tutte le caratteristiche benefiche, ma si consiglia di bollirlo prima del consumo, per una maggiore sicurezza igienica; dopo la bollitura si può abbassare la fiamma, rompere la cuticola proteica che si forma e continuare a riscaldare per qualche minuto (la temperatura in questo modo dovrebbe raggiungere gli 80° e il latte si conserva inalterato anche per quasi cinque giorni, se la bollitura viene fatta subito dopo l'acquisto, come indicano alcuni distributori);

• Lavare bene la bottiglia in pet o vetro quando è vuota, per un nuovo riempimento (per il lavaggio a mano consiglio acqua calda e bicarbonato, o aceto, oppure con una goccia di detersivo ecologico, strofinando bene l'interno con l'aiuto di una spazzola e poi facendo più risciacqui energici per eliminare ogni residuo di latte ed eventualmente di detersivo);

• Seguire attentamente le scadenze indicate dall’erogatore. In genere il latte così com'è non si conserva per più di due-tre giorni.

Qui la mappa dei distributori di latte crudo in Italia.

lunedì 5 maggio 2008

Ritorno al medioevo…

Abbiamo già parlato di Narni e della sua stupenda rievocazione storica che è partita quest’anno con successo due settimane fa. Siamo pronti per ritornare a vivere con entusiasmo la 40° Corsa all’Anello, domenica prossima, giornata che chiuderà questa lunga festa...

Ma qui volevo spiegare la presenza di un post che parla di rievocazioni storiche all’interno di un blog che esprime principalmente il mio interesse nell’ecologia. Due parole: amo il Medioevo.

È un’epoca lunga, intrisa di avvenimenti, di vicende spesso violente e di oscure credenze ma… è un momento artistico di incredibile colore e bellezza, è una fucina di ingegno ed è un percorso di preparazione ad una “rinascita”, ma soprattutto è la parte della storia in cui donne e uomini hanno vissuto in maniera più eco-compatibile.
Le rievocazioni medievali più sentite seguono fedelmente, attraverso gli studi di persone colte, appassionate ed esperti medievalisti, i modi di essere della gente che visse a partire dall’anno mille fino ad arrivare alle soglie del “quasi millecinque”.

Chi ha avuto modo di partecipare ad una rievocazione storica, non da semplice spettatore, ma da “comparsa”, lo sa. Per inserirti in un tale contesto devi privarti di tutto ciò che è futile e tecnologico, calzare scarpe scomode di tela o di pelle, vestire di tele grezze (le graziose dame che indossavano velluti e broccati erano poche e facenti parte della nobiltà), coprirti il capo, fare a meno di orologi e cellulari… Camminare per strada così, al giorno d’oggi fa un effetto strano, è quasi sentirsi “nudi”. Poi se malauguratamente piove e l’acqua entra nelle scarpe e ti bagna completamente, allora si fa più vivo un senso di impotenza di fronte alla natura. È un’emozione straordinaria!
Anche l’esperienza del mangiare è nettamente differente: i sapori sono agro-dolci, le spezie sono presenti ovunque e anche nel buonissimo vino, le varietà di verdure si riducono ai prodotti locali della campagna con totale assenza di alcune di cui oggi non potremmo fare a meno. In molti rievocano le cene medievali nelle “hostarie” e nelle taverne ricreate come all’epoca.
Lo spreco nel Medioevo non esisteva: nel cibo ogni avanzo veniva riutilizzato o dato in pasto agli animali e anche per il vestiario era obbligatorio “riciclare” la roba vecchia. Questo l’abbiamo scoperto attraverso le parole di un mastro cartaio, partecipante al mercato medievale di Narni: ci ha spiegato che gli stracci erano commerciati come materia prima per fabbricare la carta ed erano quasi introvabili. Chi li gettava era punito col carcere!

Gli utensili erano fatti in legno, in osso, in argilla e più raramente in ferro e l’ingegno umano si dimostrava capace di creare cose straordinarie con pochi materiali! La luce era quella delle candele o delle lampade, un’atmosfera che adesso riscopriamo volentieri, calandoci nelle feste medievali.
A differenza di quel che si possa pensare, la vita era scandita e regolata in maniera civile e l’igiene non mancava.


Lavare era un’operazione affidata alla potenza di ingredienti naturali. Alcuni modi di fare, per esempio, come quello di lavarsi le mani prima dei pasti in un bacile di acqua profumata di rose, sono cose che ci lasciano senza parole.
I rifiuti c’erano ma rimanevano innocui: in alcuni posti si creavano piccole discariche di materiali inerti, che poi, essendo costituiti principalmente di stoviglie rotte, si sono rivelati delle miniere di reperti per gli studiosi.


E noi cosa lasceremo ai posteri? Ogni tipo di materiale irrecuperabile, oggetti senza storia e senza dignità. È bene allora recuperare alcuni momenti di quest’epoca affascinante, anche attraverso le feste e i palii nei vari paesi d’Italia. Sono momenti preziosi per riscoprire valori di vita veri, tradizioni, costumi che ci possano essere utili anche adesso che stiamo perdendo un po’ il senso dell’esistenza.
Se tornassimo al Medioevo, e in questo momento di crisi, possiamo assaggiarne il sapore, forse per noi ci sarà un nuovo… Rinascimento!

Ps.: Le foto sono tratte dall'album di Irish People... che emozione rivedere certi momenti, chi ci è stato lasci un commento!

venerdì 2 maggio 2008

Maggio: un'esplosione di colori


Maggio è un mese meraviglioso: qui sul mare è finalmente tornata la vita!
Vedi gente che corre e passeggia sulla spiaggia, i gestori dei bagni che preparano le attrezzature e le personalizzano con colori sempre diversi, le biciclette scorrazzano lungo le strade più numerose, si popolano gli alberghi, i ristoranti, si sentono profumi per le strade, le persone nei loro giardini fanno lavori, tagliano l'erba e i cori degli uccellini sono sempre più allegri. A proposito: la coppia di merli che ci faceva visita d'inverno ci ha portato il suo "piccino" (beh è quasi più grande di loro, ma si riconosce perché becca per terra e ogni tanto la mamma lo imbocca con qualche briciola di biscotto rimediato nella nostra ciotola)!
Ma quello che ti fa sentire veramente alle porte della bella stagione è il colore rosso dei papaveri che ora riempiono i campi, le scarpate, i bordi delle strade. Da noi hanno fatto la loro comparsa lungo la ferrovia, alla fine del nostro vialetto, per cui, da una parte si intravede l'azzurro del mare, sopra di noi gli alberi si stanno inverdendo e dall'altra parte piccoli puntini di un rosso acceso colorano lo sfondo di un verde terrapieno.
Mi sono ricordata di una "filastrocca" che avevo coniato l'anno scorso di questo periodo, quando per spostarmi attraversavo la periferia romana costituita spesso da campi incolti, che in questa stagione si coloravano di un rosso fuoco! Eccola qui:

Sono i papaveri rossi
Che accendono i nostri animi spenti,
Sono i papaveri allegri che illuminano il cuore
E col loro rosso fulgore
Dondolano al ritmo
Di un nuovo maggio in fiore

Maggio 2007