mercoledì 22 dicembre 2010

Un allegro, bianco, e soffice Natale!!! / Enjoy a Happy, White and Soft Christmas!!!

La compostiera sommersa dalla neve...

Ebbene, sì, ridendo e scherzando siamo quasi arrivati al... Natale!
E l'atmosfera c'è tutta: la scorsa settimana è caduta tanta, ma tanta neve!
Da quando sono qui è la prima volta che ne cade così tanta vicino al mare.
Ora sta pian piano sciogliendosi, ma non posso dimenticare certi momenti trascorsi in solitudine ad aspettare il treno in ritardo per tornare a casa dall'ufficio, sotto una neve che cadeva lenta e intorno un gran silenzio canticchiando fra me e me canzoni natalizie. Oppure la lunga camminata fino al lavoro, sprofondando i piedi gelati nella neve di un parco, ma con un cuore riscaldato dalla felicità. E ancora la mattina del sabato bianco e splendente, io e Irish illuminati dal sole, tra le dune di neve affacciate sul mare!!!
Well, yes, laughing and joking with us, here we are nearly to... Christmas!
And the atmosphere there is all: last week lots of snow fell!
Since I'm here, it's the first time I see it falling so much, close to the sea.
Now is slowly melting, but I cannot forget some moments spent in solitude, waiting for the train delay, returning home from the office, in a slow falling snow with a great silence around me, humming Christmas songs to myself. Or the long walk to work, with sinking frozen feet in the snow of a park, but with a warm heart full of happiness. And again on a shining white Saturday morning, Irish and me, illuminated by the sun, on the the snow dunes overlooking the sea!


Vero, ci sono stati i momenti di tensione per l'impossibilità degli spostamenti (tutto diventa più complicato con i mezzi pubblici) e di stanchezza alla fine di una giornata che è diventata un'impresa. Ci sono stati i momenti di confusione, al centro per la forsennata ricerca di qualche regalo che non fosse uno spreco, non fosse banale, non fosse non-voluto.
True, there were tense moments for the inability of travel (everything becomes more complicated by public transport) and fatigue at the end of a busy day. There were moments of confusion, in the city center looking as a mad for some gifts without waste, not trivial or unwanted gifts.

Ma si sono aggiunti momenti dolci, come il rinnovato addobbo dell'albero, il profumo dei biscotti speziati fatti dal mio amore, e un'infinità di voli e canti di uccellini, intorno, alla ricerca di qualcosa da mangiare.
But they added sweet moments, like making again decorations of the Christmas tree, the scent of gingerbread made from my love, and an infinite number of flights and songs of birds, around, looking for something to eat.

Il mio centrotavola fatto con nastrini scartati e una candela riciclata.

Proprio qui vorrei aprire una piccola e dolce parentesi: la cara amica Luby, (dal blog L'Eco del Mondo) sta raccogliendo idee su come fare una mangiatoia per i nostri amici piumati affamati.
Qui posto il mio piccolo contributo. Un riparo costruito con pezzi avanzati da un vecchio porta-bottiglie fai-da-te di Ikea, uscito dalla produzione.
Lì sotto io e Irish piazziamo regolarmente briciole di pane e dolci (specialmente biscotti e panettone), semini e frutta secca. Ci vengono a trovare pettirossi, cinciallegre, passerotti e merli. Quest'anno per poco si è rivisto anche il codirosso spazzacamino. Sul pettirosso attuale frequentatore non sono sicura se si tratta di Arancino... è ancora troppo diffidente.
In ogni caso, c'è da dire che è molto difficile far abituare gli uccellini ad una mangiatoia del genere. Sono inizialmente molto diffidenti, ma a volte il gelo e la neve fanno in modo da farli avvicinare di più. Ci vuole molta pazienza, come dice una mia nuova collega, super-esperta in birdwatching!
Voglio, quindi ringraziare Luby, per avermi ricordato questa cosa. Purtroppo al momento non posso offrire foto migliori, ma appena ne avrò occasione lo farò.
Right here I would like to open a small parenthesis and sweet, the dear friend Luby (from the blog L'Eco del Mondo) is collecting ideas on how to make a manger for our hungry feathered friends.
I want to put my little contribution. A shelter was built with pieces from an old wood DIY bottle holder by Ikea that is no more sold.
There Irish and me place regularly sweet and bread crumbs, (especially cookies and cake), seeds and dried fruit. There come to see robins, great tits, sparrows and blackbirds.
This year was also revised slightly by the black redstart.
I'm not sure if the current visitor robin is Arancino... is still too shy.
In any case, I might say that it is very difficult to accustom birds to a crib like that. They are initially very suspicious, but sometimes the frost and snow are so that they come closer. It takes a lot of patience, one of my new colleague says – she is super-expert in birding –!
I therefore thank Luby, for reminding me about this.
Unfortunately at the moment I can not offer better pictures, but as soon as I will have time, I'll post.


Due foto notturne della nostra mangiatoia per uccellini
(manca il vassoio con le briciole).


Rallegrati quindi da sonori e armoniosi "cip cip" ci accingiamo a trascorrere un felice Natale coi nostri cari. Il nostro augurio è che ognuno possa ritrovare dolci momenti da passare con le persone a cui vogliamo bene, ritrovare serenità nelle cose quotidiane, ritrovare sorrisi e abbracci, ritrovare calore nei doni e nelle piccole cose fatte col cuore, ritrovare una parola o un pensiero per chi è lontano e ne ha tanto bisogno.
In fondo questo è il Natale!
Rejoiced therefore by sound and harmonious "tweet tweet" we are going to spend a happy Christmas with our loved ones.
Our hope is that everyone can find sweet moments to spend with people we love, find serenity in everyday things, find smiles and hugs, gifts and find warmth in small things done with the heart, finding a word or a thought who is far away and so desperately needs.
Basically this is Christmas!



Danda & Irish

A very Merry Christmas,
And a Happy New Year,
Let's hope it's a good one,
Without any waste! ;)

mercoledì 8 dicembre 2010

La via per la sostenibilità è lunga e tortuosa… specialmente se prendi l’autobus! / The road to sustainability is long and winding... especially taking the bus!

Ci eravamo lasciati all’inizio della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e vi avevo promesso che vi avrei fatto sapere i risultati del mio impegno nel non creare i rifiuti fuori casa.
We left at the start of the European Week for Waste Reduction and I promised that I would let you know the results of my efforts avoiding to create waste outdoor.

Bene, che ci crediate o no, unici rifiuti creati sono stati un piccolo vassoio di cartone ed un tovagliolo che non ho potuto riciclare. Mancava il bidone dei rifiuti organici nel posto dove quel giorno avevo consumato un pranzo molto veloce.
Le mie pause fuori sono state consumate senza bicchierini di plastica e involucri da gettare nell’indifferenziato. Non ho foto per documentare, ma fidatevi!
Con me ho sempre portato un bicchiere e una bottiglietta di plastica conservati precedentemente e riempiti all’occorrenza. Per il pranzo ho comprato pizza e panini presso tavole calde, senza consumare cibi preconfezionati. Ho bevuto il caffè al bar, in tazza rigorosamente di ceramica, ho girato lo zucchero con un cucchiaino rigorosamente di metallo e ho riciclato la bustina di carta dello stesso zucchero. Poi mi sono rinfrescata con confettini alla menta in una scatola di metallo riciclabile…
Well, believe it or not, I threw away only a small cardboard tray and a towel that I couldn’t
recycle. It was due to the lack of brown bins in the place where I ate lunch very fast that day.
I had my breaks out without plastic cups and disposable wrappings. I haven’t photos to document it, but trust me!
I always carried with me a reusable plastic cup and a bottle previously held and filled as needed. For lunch I bought pizza and sandwiches at cafes, eat no pre-packaged food. I drank coffee at the bar, strictly in ceramic cup, I turned the sugar strictly with a metal teaspoon and recycled the paper bag of the same sugar. Then I refreshed mouth with mint candies in a recyclable metal box...


Non posso negare, però, che sebbene tali pause fanno bene all’ambiente, costano un po’ care al portafoglio. Svariate manciate di euro per un goccio di caffè, un tralcio di pizza o una piadina…
Ho pensato che, quindi, bisognava perfezionarsi. Dopo quella settimana, ho cercato di fare meglio, preparandomi il cibo da casa e portandolo in un contenitore riutilizzabile.
Inutile dire che il tentativo è durato poco, poiché in questi giorni il tempo è stato assai inclemente e poco adatto per pranzare all’esterno. Ho dovuto quindi ripiegare sul solito baretto o sulla solita pizzeria a taglio/piadineria.
I can not deny, however, that although these breaks are good for environment, cost a little for my budget. Several handfuls euros for a drop of coffee, a branch of a pizza or flatbread...
I thought, therefore, that I needed to improve the effort. After that week, I tried to do best, preparing food at home and bringing it in a reusable box.
Needless to say, the attempt did not last long, because these days the weather was very bad and not suitable for eating outside. I therefore had to fall back on the usual small bar or usual pizza-cut / piadineria.


Insomma, stare fuori casa e non inquinare è veramente un’impresa.
Se poi aggiungiamo i numerosi spostamenti, l’impresa si fa ancora più ardua!
Normalmente prendo l’autobus per spostarmi da casa verso il centro e verso fuori città.
Ma ultimamente trovo abbastanza difficile capire i percorsi dell’AM di Rimini. Mi confondo tra le varie lettere assegnate alla stessa linea di autobus… risultato: a volte vado davvero in panico!
Per non parlare di orari imprecisi e di docce non previste prese ai margini di un marciapiede, in una giornata di pioggia, nell’attesa che arrivi il bus…
Aaaaaarg!
A volte, poi, scatta il piano B e, se sono in ritardo, scendo anticipatamente dal bus e prendo una bici pubblica per arrivare in tempo a lezione.
Insomma è un’impresa ai limiti del fantozziano!
In short, to stay away without polluting is really difficult.
If we add the number of shifts, it is still harder!
Normally I take the bus to move from home to the centre and to out of town.
But lately I find it quite difficult to understand the pathways of AM [the public transport company] in Rimini. I get confused between the various letters assigned to the same buses... the result: sometimes I really panicked!
Not to mention inaccurate timetable and the not-provided-showers on a sidewalk, in a rainy day, waiting for the bus...
Aaaaaarg!
Sometimes, then, I switch to the B-plan, and if I’m late, I get down in advance from the bus and take a public bike to get the class in time.
In short, is like a Fantozzi’s scene [an Italian movies comedian, very similar in his misfortune to Donald Duck]!


Be’ allora a questo punto è d’obbligo aggiornarvi su una cosa che, però, in tutto questo trambusto, può sicuramente farvi tornare il sorriso…
Finalmente ho ricominciato a lavorare!!!
Well, then this is the moment to update you on one thing. In all this turmoil, you can definitely return to smile ...
I finally started working again!


Sono quindi in un vero caos… lavoro e seguo il corso, seguo il corso e lavoro, quando torno a casa sono distrutta, e non posso tralasciare gli impegni di volontariato!
E il blog?
No no, non voglio abbandonarlo! Mi ostinerò a continuare a scrivere per voi, a costo di perdere gli assidui frequentatori, scrivendo solo una volta tanto.
E mi dispiace non avere quasi per niente il tempo di venire a trovarvi sui vostri blog…
Abbiate pazienza… tempo un paio di mesi e ritroverò l’equilibrio.
I am therefore in a real mess... and I work and follow the class, I follow the class and work, when I get home I’m destroyed, and I cannot neglect the voluntary commitments!
And the blog?
No no, I don’t want to leave it! I’ll keep writing for you, at the cost of losing regulars readers, writing only once in a while.
And I’m sorry to have no more time to come visiting your blog...
Be patient... time a couple of months and I’ll find the balance myself.


Mi ostino, inoltre a non fare rifiuti, a prendere l’autobus, a mantenere tutti i miei impegni.
E spero di sopravvivere! :)
Intanto, beccatevi ‘sta foto del sacchetto dei rifiuti indifferenziati raccolti da me e Irish durante la settimana europea della riduzione dei rifiuti, più quella successiva.
300 grammi di plastiche non riciclabili, scontrini, polvere e pezzi di nastro adesivo.
Non male direi!
I’ll keep also not to waste, to take the bus, and keep all my commitments.
And I hope I’ll survive! :)
Meanwhile, go to see this photo of the rubbish collected by me and Irish during the European Week for Waste Reduction, plus the next one.
300 grams of non-recyclable plastics, receipts, dust and pieces of sellotape.
Not bad I say!




sabato 20 novembre 2010

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti / European Week for Waste Reduction - 2010


Non pensavate mica che me ne sarei scordata?
Oggi comincia la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti!!!
Era da tempo che ci pensavo e, anche sotto grande insistenza della mia amica blogger Layla, ho pensato e ripensato a quale sarebbe stato il mio impegno per quest'anno.
Devo ammettere che ho avuto difficoltà nel decidere.
Don't you think that I'd missed it?
Today the European Week for Waste Reduction starts!!!
I thought that for a long time and, also under a lot of emphasis from my blogger friend Layla, I thought and thought about my commitment for this year.
I must admit I had difficulty in deciding.

Chi mi conosce da tempo già sa che lo scorso anno mi sono impegnata (col mio compagno) a non produrre rifiuti per una settimana. Era il mio secondo tentativo. Non riuscito proprio alla meglio ma andato abbastanza bene.
Those who already know me, know that last year my commitment (with my partner) was the challenge to produce no waste for the week. It was my second attempt. It didn't go all the best but was pretty good.

Quest'anno però ho pensato di non ripetere nuovamente il tentativo. Più che altro perché ormai abbiamo raggiunto ottimi risultati nella riduzione dei rifiuti. Magari, per dimostrarlo, alla fine di questa settimana peserò la mia spazzatura indifferenziata. Quindi restate sintonizzati.
But this year I thought I would not repeat again the attempt, especially because now we have achieved excellent results in waste reduction. Perhaps, to prove it, at the end of this week I will weigh my rubbish. So stay tuned.

Il punto è che non bisognerebbe creare spazzatura neanche quando si è in giro.
Bene, questo sarà il mio impegno per questa settimana.
Anche perché, tra i tanti impegni sto frequentando un corso giornalmente (in futuro sarò capace di gestire davvero un sito web!). Questo mi porta a consumare spesso caffè o tè, acqua e succhi di frutta dalle macchinette della scuola. Con conseguente spreco di bicchierini di plastica, bottigliette e tetrapak. :(
The point is that it's even better to not create junk when you are around.
Well, this will be my commitment for this week.
Also because now I'm so busy daily. I am attending a class (in the future I will be able to really manage a website!). This often leads me to consume coffee or tea, water and juices from machines in the school. With waste of plastic cups, bottles and tetrapak. :(

Quindi, mi armerò di thermos o riempirò una bottiglietta già da casa con l'acqua di sorgente che normalmente prendiamo o col succo di frutta che compro in vetro al nostro preferito negozio bio.
Insomma, guai a me se lascerò in giro qualche cosa non riciclabile!!!
So, I will arm with the thermos or – already at home – I will fill a bottle with the spring water that we normally drink or with juice from the glass bottle I buy at my favourite eco-store.
So, woe to me if I'll throw something not recyclable!

Bene, a questo punto vi lascio curiosare nel sito italiano dedicato alla Settimana Europea per la  Riduzione dei Rifiuti, per vedere il programma in ogni regione e scoprire che magari c'è qualcun altro che vicino a noi si sta impegnando. Oppure andate a curiosare sul sito internazionale...
Avrete davvero la percezione che l'Europa intera è coinvolta in questo bellissimo evento.
In più ci sono un fantastico test che potete compilare, se in inglese ve la cavate un po' e un divertente gioco anche in italiano!
Well, at this point I leave you browse the Italian website for European Week for Waste Reduction, to view the program in each region and find that maybe someone else is working on close to us. Or go to snoop on the international website...
You will really feel that the whole of Europe is involved in this wonderful event. 
In addition there are a great quiz you can do and a very funny game!

Detto questo vi lascio al video qui di sotto, e ci sentiamo il prossimo weekend, per sapere com'è andata!!!
Buona Settimana di Riduzione dei Rifiuti!!! ;)
Said that, I leave you the video here below, and see you next weekend, to know how it went!
Have a good Week of Waste Reduction! ;)

giovedì 11 novembre 2010

SOS Recycle - Guanti in lattice / Latex gloves

Era un po’ che non scrivevo per questa sezione…
Ma la nostra cara amica blogger Eva, autrice di Lievito e Spine, mi ha scritto di recente chiedendomi un piccolo aiuto.
Quindi inauguriamo una nuova stagione di SOS Recycle!!!
It was so long I wrote for this section...
But our dear blogger friend Eva, author of Lievito e Spine, wrote recently asking a little help.
So let’s inaugurate a new session for SOS Recycle!


Dunque, l’argomento tirato in ballo è: come riciclare i guanti usa e getta che di solito utilizziamo per le pulizie ed altri lavoretti in casa.
Well, the new issue is: how to recycle the disposable gloves we use for cleaning and other works at home.


Una creazione molto particolare della scuola De Amicis di Rimini
per Ambientefestival

Ci sono da fare alcune premesse necessarie: in commercio esistono svariati tipi di guanti di “gomma”.
Ci sono quelli che si usano per il lavaggio delle stoviglie, che spesso sono rivestiti internamente di uno strato anti-scivolo. Ci sono quelli usa e getta, i bianchi, per intenderci. Poi ci sono quelli che si usano per uso alimentare, molto usati nei banchi gastronomia al supermercato. Infine quelli per uso medicale. Ma attenzione! Non tutti i guanti sono in lattice!!!
In particolare questi ultimi due tipi citati sono spesso costituiti da elastomeri sintetici quali nitrile e neoprene che conferiscono una maggiore resistenza e minore allergenicità. Questi guanti, specialmente quelli per uso medicale, sono da smaltire obbligatoriamente con i rifiuti contaminati o ospedalieri, per cui non si può parlare né di riciclo, né di compostaggio. I rifiuti ospedalieri sono poi trattati con particolari procedure e/o avviati a recupero energetico.
There are some needed premises to do: different kinds of rubber gloves are sold nowadays.
There are those ones we use for washing dishes, that have an antislip layer. Those disposable ones, which are white, to be clear. Then there are those ones for food, very used at the deli counter of stores. At last there are medical rubber gloves. But be careful! Not all the rubber gloves are made of latex!!!
These last ones in particular are often made of synthetic elastomers, like nitrile and neoprene, which give more strength and less allergenicity. These gloves for medical uses, must be disposed with hazardous hospital waste. So you can’t recycle or compost them. This kind of waste is then treated with some special proceedings or sent to energy recovery by incineration.


Per quanto riguarda i guanti in lattice, in commercio, come abbiamo detto, esistono molte marche e molte qualità per svariati usi domestici.
As regards latex gloves that are usually sold, there are many brands and qualities for different uses.

Il lattice – potete confrontarlo qui su Wikipedia, la versione in inglese è più approfondita, – è un materiale di derivazione naturale. Viene estratto da piante di varie specie che si trovano quasi prevalentemente nelle aree tropicali del pianeta. Tecnicamente è un’emulsione complessa. All’interno della composizione del lattice si possono trovare varie sostanze, tra cui gli idrocarburi.
Ma quello che vorrei sottolineare è che i processi industriali con cui si ottengono i numerosi prodotti in lattice in commercio, possono prevedere presenza di altri materiali:
“…È però in continua crescita l'utilizzo di lattice da parte dell'industria trasformatrice. Questa lo utilizza in combinazione con altri materiali e per fabbricazione di una serie di prodotti uso comune (come gli articoli igienico-sanitari: guanti sterilizzati, profilattici, materassi, giocattoli, rivestimenti, imbottiture, pneumatici, guarnizioni, tappeti, ecc.)…”
Latex – you can find it here on Wikipedia – is a material of natural origin. It is extracted from plants of various species, especially tropical ones. Technically the proceeding is a complex emulsion. Its composition includes some substances such as hydrocarbons. 
But what I want to underline is that industrial processes from which latex derives can include also other materials:
“…The use of latex in the processing industry is constantly increasing. Here latex is used combined wit other materials and for creating a series of product of common use (such as sanitary equipment: sterilized gloves, condoms, mattresses, toys, covering, upholstery, tyres, seals, carpets, etc.)…”

È quindi poco prudente considerare i guanti in lattice un materiale compostabile.
Sicuramente è biodegradabile, ma ciò non significa che può essere messo tra i nostri rifiuti organici.
O meglio, bisognerebbe accertarsi che i guanti siano in lattice naturale al 100%.
E, per fortuna nostra, ci sono alcune marche che indicano la certezza della biodegradabilità e talvolta la provenienza del lattice da foreste controllate.
So it is wrong to consider latex as a compostable material.
Surely it is biodegradable but it doesn’t mean that you can compost it.
Or rather, it would be better to test that gloves are 100% natural latex.
And fortunately for us, there are some companies that certify the biodegradability or the FSC source.


Qualcuno di voi, però, potrebbe controbattere queste mie parole, dicendo di aver letto su internet che i guanti in lattice si possono compostare. Io stessa mi ero imbattuta in vari articoli che lo affermavano, ma non ne ero mai uscita convinta. Ormai conoscete la mia natura di instancabile indagatrice!
La verità è che sul web spesso impazza la generalizzazione.
In Italia, ma soprattutto all’estero, c’è qualcuno che incita al compostaggio dei guanti in lattice – o addirittura dei palloncini colorati –, senza dare ulteriori strumenti al lettore di verificare se effettivamente si tratta di lattice naturale al 100%.
Ciò che c’è di vero in tutte queste informazioni è che il lattice si decompone in sei mesi se esposto al sole e all’acqua. Io stessa ne ho avuto la prova. Ma quali sostanze rilasciano, ad esempio, i pigmenti usati per colorare i guanti, e il rivestimento interno?
Some of you can also counter my words, saying that the web is full of articles about to compost latex gloves. I myself read it, but I never was totally convinced. So you knew how curious I am!
The truth is that on the web generalization is crazy.
In Italy, but especially abroad, there are people who invites to compost latex gloves – or rather coloured balloons – without giving more instruments for testing if latex is 100% natural.
It is more true that latex decomposes itself within six months if you expose it at sun or water. I proved it myself. But what substances does it release with colours and lining?


Quindi, a mio parere, la situazione ottimale, per chi ne fa largo uso, sarebbe comprare sempre guanti dove sia certificata l’origine naturale al 100%. Si può anche contattare il servizio consumatori delle singole marche, per togliersi qualsiasi dubbio.
In generale possiamo ridurre il consumo dei guanti usa e getta, cercando di comprarne di più resistenti e longevi, possibilmente con un packaging riciclabile (cartone o plastica riciclabile).
Dobbiamo, poi, attenerci alle regole di ciascun comune per lo smaltimento e quindi, orientativamente gettare i guanti nel secco indifferenziato.
Infine si può pensare anche a un riutilizzo dei guanti rovinati, come piccoli lavori in giardino, per rinvasare le piante o per tastare la consistenza del compost, oppure addirittura usare i colorati per creazioni e giochi coi nostri bambini.
So, in my honest opinion, for whom use widely disposal gloves, it is good to buy always certified 100% natural latex ones. You can also contact the customer service if you have any doubt.
In general we must reduce the use of disposal gloves, trying to buy more resistant and durable ones, possibly with recyclable packaging (carton or recyclable plastics).
Then we have to check our local board about disposal, and tentatively throw them in the non-recyclable waste.
At last you can think about the reuse of broken gloves, i.e. for little gardening works, to repot plants or to feel the texture of compost. And you can reuse also them for coloured creations and games with our children!


Allora, cara Eva, spero di essere stata esauriente.
Oltre ai link nel post, qui sotto potete trovare ulteriori approfondimenti:
So, dear Eva, I hope to be exhaustive.
Beyond the link of this post, you can find further infos below:


www.greengeek.ca
myzerowaste.com

Vi ricordo che per qualsiasi dubbio su come riciclare/compostare, potete rivolgervi a me. Non sono un’esperta, ma sicuramente un’appassionata, nonché grande curiosa attenta a questi argomenti! Quindi, fatevi pure avanti per i prossimi SOS Recycle!
And I remember that for any doubt on how to compost or recycle I’m here for you. I’m not an expert, but surely passionate, curious and careful for this issues!
So tell me how to help you, and I’ll answer in the next SOS Recycle!

venerdì 29 ottobre 2010

Si parte con... AmbienteFestival!!! / Let's start with... AmbienteFestival!!!


Siete tutti pronti per AmbienteFestival?
Bene! La manifestazione riminese, tutta dedicata all'ambiente – quest'anno in particolare alla biodiveristà –, arrivata alla sua seconda edizione, è già partita oggi – qualche giorno fa con qualche anteprima – con un ricchissimo programma di iniziative per tutti, dai piccoli ai grandi, coinvolgendo cittadinanza e visitatori.
Il calendario, che potete consultare qui, si snoda dal 29 ottobre al 7 novembre 2010, accompagnando, quindi, anche la più nota esposizione Ecomondo, che invece si terrà in fiera, sempre a Rimini, dal 3 al 6 novembre 2010.
Are you ready for AmbienteFestival?
Well! The event, all dedicated to environment – this year to the biodiversity – come to the 2nd edition, already started today in Rimini – some days ago with some preview – with a very rich program of initiatives for everone, young, old, citizens and visitors.
The schedule – you can find it here – includes all the days from October 29th to November 7th, contemporary to the more famous Ecomondo, the exhibition that will occurr from 3rd to 6th November, even in Rimini.   

La città di Rimini in questi giorni si trasforma, prende colore e rinnova la sua spiccata inclinazione alla sostenibilità ambientale.
Ci saranno mostre di ogni tipo, botteghe e stand, laboratori, conferenze, presentazioni di libri.
During these days the city of Rimini is changing, take colours and renews its strong interests toward the evironmental sustainability.
There will be exhibitions, green shops, laboratories, conferences and book presentations. 

Anche io parteciperò con Mani Tese ai due laboratori che si terranno al palazzo del Podestà domani 30 ottobre: il primo sarà un laboratorio dedicato al riciclo delle nostre preferite t-shirt, che saranno trasformate in meravigliose borsine; nel secondo faremo divertire i più piccini a creare con ritagli di stoffe, lana, bottoni e altro il loro personale mostro di Halloween...
Sarà divertente e non tarderò a farvi un resoconto della giornata.
Per ulteriori dettagli sui laboratori e sul banchetto dell'usato, il giorno dopo in Ecomia, potete cliccare qui.
I will participate too with Mani Tese to the two laboratories that will be played in the Podestà palace tomorrow, 30th October: the first laboratory will be dedicated to the recycle of our favourite t-shirts. They will be transformed in wonderful bags. In the second one we will have fun with the childern creating their own halloween monster with scraps of fabrics, wool, buttons and other kinds of materials. 
We will enjoy it and I'll tell you soon. 
For further infos about laboratories and our stand of second-hand objects – the day after in Ecomia – click here

Insomma, saranno davvero una decina di giorni entusiasmanti che non ci lasceremo perdere.
E voi che aspettate a fare un salto qui a Rimini? Biodiversiamoci tutti! :)
So, these days will be very enthusiastic and we won't miss them. 
And you? Come to Rimini and take awareness on biodiversity! :) 

martedì 26 ottobre 2010

Dagli oceani nelle nostre case… / From the oceans into our home…

Che avete capito?
Non si tratta di un post su piatti a base di pesce!
E nemmeno di un post su un viaggio in crociera o su di un film girato negli abissi del mare!
Ma vi assicuro che la notizia che segue ha un che di incredibile…
Un unico avvertimento: non si tratta di sponsorizzazione o pubblicità. Semplicemente ho trovato questa cosa geniale e ne voglio parlare un po’, lasciandovi scoprire da soli il resto.
What do you understand?
No, it isn’t about a fish dish!
And neither a post about a cruise or a movie on the sea abyss!
But be sure that the following news will surprise you…
Just one warning: it isn’t a sponsorship or advertising, but I found this thing ingenious and I want to tell you, making you discover the rest.


Si tratta di una novità super-ecologica nel campo degli elettrodomestici casalinghi.
Chi non conosce Electrolux? Io ho avuto modo di conoscere questa azienda dai tempi (ormai immemori) dei miei studi universitari in design. E allora conobbi quanto fosse per loro importante la salvaguardia ambientale. Avevo partecipato ad un concorso indetto da Electrolux per ideare un oggetto dal riuso di un elettrodomestico dismesso. E io e la mia collega avevamo tirato fuori una workstation per computer da una cucina a gas. Che entusiasmo!
Vabè, il concorso non lo vincemmo, ma guadagnammo un posto nel catalogo della gara, eh eh!
It is a very green new domestic appliance.
Who doesn’t know Electrolux? I had the chance to know this company when I studied design at the university, a long time ago. I took awareness about how important was for them the environment preservation. I participated to a competition organized by Electrolux and the task was to create an object from abandoned appliances. My colleague and me had the idea to transform a gas cooker in a computer workstation. How enthusiastic we were!
Ok, we didn’t win the contest but we had a place in the catalogue, eh eh!



A distanza di molto tempo, fra le mail di questi giorni, mi è capitato un bell’invito da questa stessa azienda a partecipare alla presentazione (riservata ai bloggers) di un nuovo elettrodomestico innovativo: “Vac from the Sea”, è il progetto di un aspirapolvere prodotta dai rifiuti plastici abbandonati in mare!!!
After a long time, among the e-mails of these days, I founded an invite from this company to participate to the presentation (only for bloggers) of the new innovative appliance: “Vac from the Sea” is the project for a vacuum cleaner produced with plastic waste abandoned in the Sea!!!

In pratica, con le parole stesse della Divisione Floorcare di Electrolux, ci troviamo di fronte ad un progetto “nato con l’obiettivo di portare l’attenzione sul problema dei rifiuti plastici nel mare e sulle possibilità di utilizzarli per produrre aspirapolvere ancora più verdi. Da una parte, infatti, la presenza di plastica gettata nel mare è altissima: ci sono vere e proprie isole di plastica che galleggiano nei nostri mari, alcune con dimensioni che superano di due volte la superficie dell’Italia, come nel caso dell’isola dell’oceano Pacifico. Dall’altra è ancora molto limitata la disponibilità industriale di plastica riciclata, che può essere usata per produrre apparecchiature in modo sostenibile e facilitarne lo smaltimento a fine vita. La domanda di plastica riciclata da parte delle aziende produttrici è di gran lunga più alta dell’offerta”.
In practise, with the same own words of Electrolux Floorcare Division, we are in front of a project “born with the aim to focus on the problem of plastic waste in the sea and on the possibility to use them for producing greener vacuum cleaners. On one hand, in facts, the presence of plastics in the sea is highest: there are real plastic isles floating in our seas, some with dimensions that exceed twice the surface of Italy, as in the case of the Pacific Ocean. On the other hand the recycled plastic available, for producing sustainable appliances and making easier the disposal at the end of life, is very low. The demand for recycled plastic from manufacturers is higher than the offer”.

Nel concreto Electrolux ha raccolto i rifiuti in 5 location marine in tutto il mondo, coinvolgendo varie persone (abitanti del luogo, associazioni “green”, esperti e impiegati stessi dell’azienda) attraverso immersioni subacquee o direttamente dalla spiaggia o dalla superficie dei mari:
• Mare del Nord – Arcipelago di Skagerrak, vicino a Ramsvik, costa sud-ovest della Svezia
• Mar Mediterraneo – St. Cyr-sur-Mer vicino a Marsiglia, in Francia
• Oceano Pacifico – Honolulu, alle Hawaii
• Oceano Indiano – Phi Phi Island in Tailandia
• Mar Baltico – Isola di Sandhamn, vicino a Stoccolma, costa est della Svezia
La plastica raccolta è stata riciclata e utilizzata per produrre un’edizione limitata di aspirapolvere.



Electrolux has actually collected waste in 5 sea location in all the world, involving many people – inhabitants of the place, green associations, company employees and experts –, making scuba diving or directly on the beaches or from the seas surfaces:
• North Sea, Skagerrak Archipelago, near Ramsvik, on the South-West coast of Sweden
• Mediterranean Sea – St. Cyr-sur-Mer, near Marseille, France
• Pacific Ocean – Honolulu, Hawaii
• Indian Ocean – Phi Phi Island, Thailand
• Baltic Sea – Sandhamn Island, near Stockholm, East coast of Sweden
The collected plastic was recycled and used for producing a limited edition of vacuum cleaners.


Ecco, quindi, Green Range, la nuova gamma di aspirapolvere realizzate in plastica riciclata (dal 55% al 70%) e con un consumo di energia drasticamente ridotto rispetto ai modelli tradizionali (50% in meno rispetto ai 2000W di potenza di quelli attualmente sul mercato):
So, here it is the new Green Range of vacuum cleaners made by recycled plastic – from 55% to 70% – and a drastically reduced waste of energy, compared to traditional models – 50% less than the 2000W power of the appliance on the market now –:


Altri aspetti “green”: totale assenza di PVC, accessori realizzati in plastica e alluminio riciclato, sacchetto realizzato in carta riciclata e PLA, quindi completamente biodegradabile.
Other green aspects are: total lack of PVC, recycled aluminium and plastic accessories, a recycled paper and PLA bag, totally biodegradable.

E ancora, dal comunicato stampa:
Produrre un aspirapolvere, utilizzando 2 Kg di materiale plastico riciclato, come nel caso di UltraSilencer Green, significa risparmiare 2 litri di olio e 80 litri di acqua utilizzati nel processo che va dall'estrazione del petrolio alla produzione della plastica. Se tutti i 20 milioni di aspirapolvere venduti in Europa in un anno utilizzassero plastica riciclata, si avrebbe un risparmio di 126.000 barili di olio e 1.600.000 metri cubi di acqua, con la certezza di dare un contributo reale e determinante per garantire alle generazioni future una più alta qualità della vita.
[…] Se adoperassimo un aspirapolvere green per 10 anni, salveremmo abbastanza energia da poter tenere accesa una lampadina da 60W giorno e notte per 253 giorni. Nello stesso periodo di tempo, ridurremmo le emissioni di CO2 di 320 kg, ovvero quanto emesso da un'automobile per percorrere 1918Km.
And again, from the press agency:
To produce a vacuum cleaner, using 2 Kg of recycled plastics, as for UltraSilencer Green, it means to save 2 litres oil and 80 litres water, used in the process that includes from the oil extraction to the production of plastic. If all 20 millions vacuum cleaners sold in Europe used recycled plastic, we would save 126.000 oil barrels and 1.600.000 cubic meters water, giving a sure and real contribution to a better quality of life for next generations.
[…] If we used a green vacuum cleaner for 10 years, we would save enough energy to keep a 60W bulb enlighten along for 235 days and nights. In the same time, we’d reduce CO2 emissions on about 320 kg, as a car running for 1918 Km.


Dunque… avrei una gran voglia di buttar via la mia scopa elettrica, ma anche questo sarebbe inquinamento, quindi per ora mi accontenterò di questa e al prossimo acquisto verde saprò come orientarmi!
Now… I have a great desire to throw away my old electric broom, but this would mean waste, so I’ll settle for now with what I have and at the next green shopping I’ll know where to go!

lunedì 11 ottobre 2010

Sono ancora viva! / I’m still alive!


Tranquilli, non sono sparita, come qualcuno mi rimprovera! ;)
Sono sempre qui, dietro questo monitor e dietro questa tastiera. E non ho perso affatto l’abitudine di scrivere, anzi! L’unica differenza è che mentre prima scrivevo principalmente per il Dandaworld, ora scrivo essenzialmente domande di presentazione e spedisco curricula a raffica.
Be quiet, please, I’m not dead, as someone could think! ;)
I’m still alive, behind the screen, over this keyboard. And I still used to write. The only difference is that I’m not writing for Dandaworld blog anymore but for my career.


Be’, l’avevate capito, mi pare, che stessi cercando un lavoro.
Chi, come me ha sperimentato ultimamente questa fase sa bene che è dura. L’attesa è lunga e, sebbene richieste di colloqui ne abbia avute, non riesco ancora a trovare una situazione favorevole.
C’è sempre qualcosa di storto, quell’apparentemente insignificante dettaglio che manda all’aria tutti i miei piani.
Well, if you still don’t understand, I’m searching for a new job.
Perhaps you did experiment yourself this difficult moment. You have to wait a long and in my case I had some job interviews and even if they went well, jobs didn’t totally work for me.
And I feel like in every situation there is something wrong, some details that make my plans fall.


Ci vuole pazienza, tenacia, forza di volontà. A volte sembra che il mondo ce l’abbia con te.
Invece devi sforzarti di capire che sei tu che devi far girare le cose nel verso giusto.
Insomma, avete capito perché non sto scrivendo più per il mio blog?
Cercare un lavoro è un lavoro in sé, forse anche più snervante di quello che si fa seduti ad una scrivania con la consapevolezza che nessuno ti toglie la poltrona di sotto…
You must have more patience, tenacity, willpower. Sometimes you think that the world is against you.
But you have to understand that it’s YOU to make things go better.
So, do you understand why I’m not writing for my blog?
Looking for a job is a job itself, and it is even more nerve racking than a job, sat at the desk with the awareness of never being fired…


Va bene, insomma, non voglio farvi preoccupare più di tanto. Sappiate che ce la sto mettendo tutta, e che, di tanto in tanto vi penso e vengo a leggere i vostri articoli oppure mi appunto ciò di cui, appena sarò più serena, verrò a discutere con voi.
Ok, I don’t want to make you worry. Be sure that I’m doing my best and sometimes I think of you, I read your blog posts or I take note about some topics I want to discuss with you.

Comunque questa stagione si sta caratterizzando, oltre che dalla ricerca di un lavoro, da una serie di altri impegni che mi tengono sempre attiva. Ve ne posso elencare un po’…
Anyway this season is full of things to do, for the job research and other causes. I can list here some of them…

• Con Mani Tese sto portando in giro per vari eventi il materiale che ho appositamente elaborato per descrivere come si fa il compostaggio domestico. Un laboratorio un po’ insolito che difficilmente attrae l’attenzione della gente, ma trova in quelle poche persone curiose un discreto interesse. Forse ho convinto qualcuno a iniziare a compostare!
With Mani Tese I’m making a tour with the stuff I use to show for the compost laboratories. I show how to make compost and even if it doesn’t catch people’s attention, it is good for the few interested people. Maybe I did convince someone to make compost!

• Io e Irish stiamo inoltre partecipando a nuove uscite festive in piazza con l’associazione Ippocampo, cercando di raccogliere altro materiale per la memoria del luogo dove abito, che non è solamente una ridente stazione turistica balneare ma una frazione viva di una città in continuo divenire.
Irish and me are participating to new stands in the square of the quarter were I live. With the Ippocampo association we are collecting new materials for preserving the memories. The place where I live isn’t only a nice seaside but an area of a live city that never stops changing.

• Entrambi le associazioni mi vedono anche impegnata nella realizzazione di materiale grafico per la promozione e l’esposizione di vari contenuti… così non perdo l’allenamento professionale!
For both the associations, so as for volunteering, I’m producing some graphic materials in order to promote and show contents… a way to be training!

• Sto coltivando un progetto insolito per la mia carriera, magari in maniera autonoma…
I’m growing a unusual plan for my career, perhaps autonomously…

• A casa ci sono stati e ci saranno vari sconvolgimenti: prima di tutto la settimana trascorsa con la mia mamma, che meriterebbe un post apposito, quando avrò il tempo di scriverlo; poi sta cambiando uno degli ambienti di casa più vissuti...
At home there are and there will be some perturbations: first of all the past week with my mother, a thing that would deserve a blog post apart, when I’ll have the time to write about; then the living room is changing its look…

• Sono stata qui ed ho partecipato ad un interessantissimo seminario che ha cambiato il mio punto di vista sul mondo dell’editoria. Anche questo meriterebbe un capitolo a parte.
I was here and took part of a very interesting workshop that changed my point of view on the printing world. And even this topic is a chapter apart.

• Infine nei ritaglietti di tempo mi cuocio il pane (fatto un esperimento anche con la farina di grano duro); ho imparato a fare la focaccia pugliese (grazie sempre alla mia mamma) e con il surplus di frutta e verdura proveniente dal gruppo di acquisto solidale stiamo preparando marmellate e conserve, come potete notare dalla foto in alto.
At last, in my spare time I’m baking my bread (I experimented also the durum wheat flour); I learned to make the “focaccia pugliese” (thanks to my mother) and with the surplus of fruit and vegetables we bought to the local exchange group we made jams and conserves, as you can notice in the picture above.

Bene, ora vi sentite meno in pensiero per me? ;)
So, are you less worried for me now? ;)

venerdì 24 settembre 2010

Non chiudete la Città dell’Altraeconomia!!! / Please do not close the City of Alternativeconomy!!!

Vorrei spendere più di due parole riguardo un posto eccezionale che sta per essere, ahimé, chiuso, la Città dell’Altraeconomia.
Vi ricordate? Ve ne avevo accennato poche settimane fa, in occasione di “ManiFESTAti”, la festa di Mani Tese, a cui avevo preso parte lo scorso 2 settembre.
Bene, in quell’occasione, avevo scoperto quest’oasi di creatività, di produttività, di cultura e solidarietà nel cuore della capitale. Una “città” nella città che aggiunge valore a quello che Roma rappresenta, il crogiuolo di culture, di arte, di iniziative che è sempre stata.
I want to spend more than two words about an extraordinary place that alas will be closed, the City of Alternativeconomy.
Do you remember? I’ve told you some weeks ago, when I was posting about ‘ManiFESTAti’, the ManiTese feast, where I took part on September 2.
Well, in that occasion, I discovered this oasis of creativity, productivity, culture and solidarity, in the heart of the capital. A ‘city’ in the city, that adds value to Rome, the centre of cultures, arts, initiatives as it ever was.


La Città dell’Altraeconomia, nel quartiere Testaccio di Roma, è situata in parte degli edifici dell’ex-mattatoio, che sono stati riqualificati e restituiti ai cittadini con una serie di iniziative inaugurate circa tre anni fa. Negli stessi corpi-fabbrica sorgono un centro sociale e una galleria d’arte contemporanea che spesso accoglie artisti giovanissimi e pieni di talento. Si era pensato, quindi di accostare a questo centro creativo un luogo che potesse essere punto di incontro per i creativi e i produttori locali nel segno della sostenibilità ambientale.
Così la “città” ospita uno spazio adibito a vetrina del riuso e del riciclo creativo, un mercato che offre prodotti di agricoltura biologica, uno spazio per il commercio dei prodotti equo-solidali, un ristorante e un bar bio-eco-equo, un centro di formazione per la comunicazione e di recupero di hardware, e ancora offre competenze sul turismo responsabile, sulle energie rinnovabili, sulla finanza etica!
The City of Alternativeconomy, in the quarter of Testaccio in Rome, is located in part of the buildings of the old slaughterhouse, which was renovated and given to citizens with a series of initiatives, three years ago. Near to the ‘city’, in the same buildings there are a social club and a contemporary art gallery that often hosts young artist with great talent. They added to this creative places a meeting point for local artists and manufacturers in the sign of environmental sustainability.
So, the ‘city’ hosts a space for showing reuse and recycle art crafts, an organic farmer market, an area for fair-trade products, organic-green-fair-trade restaurant and café, a training centre for communication and hardware recycle, and also responsible tourism, renewable energies and ethical finance!

Insomma, come dice Letizia Palmisano sul suo blog:
“Questo spazio non è stato un semplice ‘centro commerciale sostenibile’ […]. E’ stato, secondo un preciso progetto avviato dalle oltre 60 realtà che hanno animato il Tavolo dell’Altra Economia cittadino e condiviso con il Comune, uno “luogo” pubblico importante per Roma. Sale, piazzale, spazi di mostra e di vendita sono stati frequentati con regolarità da centinaia di migliaia di persone nel corso dello scorso anno, hanno ospitato oltre 500 eventi tra convegni, conferenze stampa, eventi, spettacoli, mostre, incontri, dibattiti, presentazioni, seminari, laboratori, corsi. Centinaia di bambini e ragazzi delle scuole romane ma non solo hanno imparato in queste occasioni come crescere, studiare, vivere in modo più consapevole e sostenibile.”
In short, with the words of Letizia Palimsano on her blog:
“This place wasn’t a simple ‘sustainable mega-store’ [...]. Due to a precise project – started from the 60 citizens associations belonging to the Alternative Economy Table and shared with the Municipality – it was a very important public place for Rome. Halls, square, showrooms and shops were regularly attended by thousand hundred people in the last year and hosted more than 500 events among meetings, press reports, happenings, shows, exhibitions, debates, presentations, seminars, laboratories, courses. Hundred children and teens from the schools of Rome and around, learned here how to grow, study, live in a more sustainable and conscious way.”

Il mio personale approccio con questo posto, che ho potuto solo conoscere parzialmente, è stato davvero entusiasmante! Che peccato esserne venuta a conoscenza solo dopo essermi trasferita da Roma. Del resto è stato inaugurato proprio dopo la mia partenza. Ed ora verrà già chiuso. Perché?
In realtà non è ben chiaro il motivo, sembra che l’area pubblica sia destinata ad essere privatizzata, lasciando solo gli spazi dedicati all’agricoltura e alle energie rinnovabili.
Così si chiuderebbe un capitolo felice della storia di Roma, chiuderebbe un luogo che avrebbe potuto accogliere sempre nuova gente in questi posti favorendo uno scambio sociale, creativo, culturale non indifferente e avrebbe potuto educare sempre di più alla sostenibilità.
My personal approach with this place – I could discover only partially – it was very enthusiastic! What a pity to know it only after I left from Rome! It was opened just after my departure. And now it has being closed. Why?
The reason is still not clear really, it seems like the public area will destined to be private, leaving only the farmer market and the renewable energy centre.
A happy chapter of Rome history will be closed so as a place where lots of new people would have come to visit, changing huge social, creative and cultural experiences. A place that would have been important for educating to sustainability.

Giorni tristi per i romani! Sosteniamoli nella loro campagna per non far chiudere la Città dell’Altraeconomia! Ce ne fossero di posti così in tutta Italia…
Bad days for inhabitants at Rome! Please sustain them with the petition for avoiding to close the City of Alternativeconomy! There aren’t places like this throughout Italy…



Per saperne di più / To know more:

Letizia Palmisano scrive sulla Città dell’Altraeconomia / Letizia Palmisano’s blog post on it

Lo speciale su Terre di Mezzo / The special report on Terre di Mezzo website

I podcast su EcoRadio / Podcasts on EcoRadio (Italian only)

venerdì 17 settembre 2010

A colpi di weekend ecologici... / One green weekend by another

Brevemente, perché solo così posso darvi in tempo queste informazioni: in Romagna tra domani e dopodomani si svolgeranno un'altra serie di eventi ecologici a cui vi invito fortemente a partecipare, se siete in zona.
Briefly, because I can give you this information in time only in this way: between tomorrow and the day after, in Romagna there will be another series of green events I ask you strongly to participate, if you're in the area.

Il primo è il consueto appuntamento autunnale con Ecomia, la Festa dell'Economia solidale e responsabile, che questa volta si svolgerà in due sedi diverse ed in due differenti weekend, il prossimo a Riccione il 18 e 19 settembre, e poi il 2 ottobre a Rimini, in concomitanza con AmbienteFestival, la kermesse che durerà per circa un mese e ci accompagnerà all'evento finale di Ecomondo a novembre 2010.
The first is the usual autumn event with Ecomia, the Fair of Solidarity and Responsibility Economy, which this time will take place in two different locations and during two different weekends, the next in Riccione, 18 and 19 September, and then 2nd October in Rimini, in conjunction with AmbienteFestival, the event which will last for about a month and will accompany us to the final event of Ecomondo in November 2010.



Questo weekend il ricco programma della festa, che potete consultare qui, prevede anche due laboratori in collaborazione con Mani Tese Rimini, associazione di cui faccio parte come sapete. Proporremo il laboratorio "C'è compost per te" (sabato, ore 16) a cura della sottoscritta, che vi farà comprendere più da vicino l'importanza e la facilità del compostaggio domestico e il laboratorio sull'uso dei pannolini lavabili (domenica, ore 16), a cura di mamma Alessia, che farà una dimostrazione pratica di come si usano i pannolini lavabili, dei vantaggi che questi comportano, dando molte dritte a chi ne intraprenderà l'uso per i propri piccoli.
Un'occasione fantastica che potrà anche tornare utile per conoscerci.
This weekend the full program of the festival – you can give a look here – also includes two workshops in collaboration with Mani Tese Rimini the association to which I belong as you know. We will propose the laboratory "There's compost for you" (Saturday, 4 p.m.) by me – who will make you understand more closely the importance and ease of home composting – and the laboratory about the use of washable nappies (Sunday, at 4 p.m.), by the mom Alessia, who will demonstrate the practice on how to use washable nappies, their benefits, giving many tips to those who undertake to use them for their children.
A fantastic opportunity that will also be helpful to meet.

Oltre a questo grande appuntamento, se non siete proprio nella provincia di Rimini, ma più vicini a Cesena, non dovete assolutamente perdervi la Festa del Riciclo, che è arrivata alla terza edizione. L'evento è a cura di Magazzino Parallelo, patrocinato dal comune di Cesena e sostenuto dal M.I.Z. (Movimento Impatto Zero). Anche qui laboratori, musica, mercato, mostre ed incontri...
Io non potrò esserci, per ovvi motivi, ma mi piacerebbe che qualcuno di voi ci fosse, così potremo scambiarci le nostre impressioni.
In addition to this great event, if you're not in the province of Rimini, but closer to Cesena, you should not miss the Recycling Day, which is in its third edition. The event is by Parallel Storage, sponsored and supported by the town of Cesena and M.I.Z. (Zero Impact Movement). Here there will be laboratories, music, market, exhibitions and meetings too...
I can not be there, for obvious reasons, but I'd like to hear someone of you that will be there, so we can share our impressions.




Insomma, avete l'imbarazzo della scelta, no?
In short, you are spoiled for choice, right?

sabato 11 settembre 2010

Eco-ingegnosi, questi romagnoli! / Green-ingenious people in Romagna! – blogpost #2

Questo è un altro della serie "mini-post" estivi (qui il post n.0 e qui il n.1).
E vabbè, l'estate sta finendo, mi direte, guardando il cielo grigio e il mare in tempesta. Ma non è detto! L'estate può continuare dentro di noi, liberando la creatività, la voglia di fare, un po' come fanno questi romagnoli in svariate occasioni.
This is another post of the series Summer "mini-blogpost" – here the #0 and here the #1.
Ok, Summer is ending, you are saying, staring at the cloudy sky and the stormy sea. But don't say the last word! Summer can continue in your heart, letting creativity free, as people in Romagna do in many occasions.

Guardate questa foto / Look at this photo:


Avete, dunque, visto cosa sono capaci di fare? Due ingegnosi tavolini da bar fatti con i segnali stradali (sperando che siano stati sottratti alla discarica e non alla segnaletica stradale)! Beh, l'effetto è veramente simpatico. Se volete vederli da vicino allora recatevi in questo piccolissimo ma fantastico borgo della Romagna, Monteleone di Roncofreddo.
Anche questo è "bandiera arancione" come molti altri centri urbani romagnoli. E merita, perché oltre all'impianto urbano e al castello, c'è la presenza di piccole botteghe che offrono prodotti locali e creazioni veramente belle, come il negozietto "Antiche cose & nuove", dal quale una volta entrata non volevo uscire più!
So, did you see what they are able to do? Two ingegnous tables for cafè, made with road signs – hoping that they were taken away from landfill and not from road – !
Well, they are very funny. If you want to give them a closer look, go to visit this very little but fantastic village of Romagna, Monteleone of Roncofreddo.
This centre is awarded with the "Orange Flag" like others in Romagna, and it deserves, because with the exception of the urban settelment and the castle, there is the presence of little shops with local products and beautiful handcrafted objects, like the "Antiche cose & nuove" shop, where I lost myself!





Vi consiglio, poi, una passeggiata proprio nella prossima domenica, o di lunedì, perché c'è la Sagra dei Fichi e il Mercatino del Baratto, come indica questa locandina. Io spero vivamente di ritornarci! Ditemi che non sono l'unica a cui piacciono i fichi! :) E poi come non rinunciare all'ecologissima pratica del baratto?
Then I suggest a walk just next Sunday, or Monday, when the Feast of figs and swap market will take place, as the bill says. I strongly hope to be there. I'm not the one who likes figs, or not? :) And, then, how to miss the very green swap practise?

Un'unica raccomandazione: fate attenzione alle strade per arrivare a Monteleone! Sono alquanto strette e tortuose e la nostra "Celestina" per poco non ci lasciava... le ruote! :)
Forse sarà per le strade fatte così che hanno eliminato un po' di cartelli stradali? :D
Just a recommendation: beware of the roads to Monteleone! They are very narrow and winding and our "Celestina" almost left its wheels behind!
Perhaps it was for this reason that people took away some road signs there? :D

domenica 5 settembre 2010

Vacanze a Km (quasi) 0… / About zero distance-holidays… # 3

(continua da qui / second part here)

Terzo giorno di vacanza nella valle di Bagno di Romagna: dunque, dove eravamo rimasti? Ah sì, al verde e alla birra irlandese… eh eh, bisogna dire che questo posto è magico quanto l’Isola di Smeraldo… sì, lo conferma la presenza di leggende sugli… gnomi!!!
Third day of holiday in the valley of Bagno di Romagna: well, where did I leave you? Oh, yes, we were talking about the green and the Irish beer… eh eh, I must admit that this place is as magic as the Emerald Isle… yes, the presence of legends about… gnomes, confirms it!!!

Consultando il materiale preso all’ufficio del turismo (fra l’altro adiacente alla Casa del Parco delle Foreste Casentinesi, M.te Falterona e Campigna), ci siamo imbattuti in un depliant illustrato molto bello, che racconta la storia di Bagno, accostandola alla leggenda che ha fatto di questo posto un luogo rinomato.
Si dice che qui a Bagno di Romagna, in tempi non molto lontani ci sono persone (giovani e anziani) che hanno avvistato degli gnomi, presso l’antica fonte dell’Armina, conosciuta fin dall’epoca romana. Pare che presso questa fonte un tempo vi fosse una polla d’acqua calda e che gli stessi Romani ne utilizzassero i benefici per farne una stazione termale, sulla via che collegava Roma a Ravenna.
Evidentemente questo posto è molto gradito anche agli gnomi! ;)
Consulting the materials taken to the tourist information office – that is near to the Centre of the Park of Casentino Forests, Mount Falterona and Campigna – we focused on a beautiful illustrated booklet, that tells on the history of Bagno and on a legend making this place famous.
They say that here in Bagno di Romagna, in recent times, there are some people – young and old – that saw gnomes near the ancient source of Armina, known since the Romans. It seems that in this place there was a hot water source and Romans used to take benefits from it, making a sort of spa, on the way that linked Rome to Ravenna.



Qui infatti, attorno a ciò che resta della fonte, si districa un percorso che attraversa il Parco dell’Armina, dove di recente, gli abitanti di Bagno, grazie alla loro abilità e fantasia, hanno voluto ricostruire un viaggio/racconto nel mondo degli gnomi. Si percorre un sentiero in mezzo al bosco, accompagnato da cartelli illustrati, costruzioni e animali in legno, simpatiche sculture in pietra e cartapesta. Due agevoli chilometri di divertimento e immaginazione, ideali da percorrere con i propri bambini e che vi lasciamo scoprire da voi stessi.
Be’, lo sapete, io e Irish non abbiamo figli, ma conserviamo intatto il nostro spirito giocherellone e fantasioso! Per questo il “Sentiero degli Gnomi” è stata una tappa obbligata per noi!
Devo dire che nonostante l’età ci siamo divertiti ugualmente… volete una prova? Guardate qua…
In facts, around the hotspring a path starts, crossing the Armina Park. Here, recently the inhabitants of Bagno, thanks to their skills and creativity, wanted to re-built a journey-report about the world of gnomes. You can walk in the woods where there are illustrated posters, wooden little buildings and animals, funny stone and papier-mâché sculptures. Two easy kilometres of fun and fantasy, ideal for walking with your own children. We leave you discover them by yourselves.
Well, you know that Irish and me haven’t sons, but we keep intact our playful and imaginative spirit! So the “Gnome’s Trail” was a must for us!
I must admit that, despite our age, we enjoyed it so much… do you want to see? Look below…





Insomma, se passate da Bagno di Romagna, non dimenticate di andare a salutare gli gnomi! Noi l’abbiamo fatto, con lo sguardo perso nel verde a cercare di captare qualche movimento o berretto rosso… lo gnomo Mentino sarebbe potuto apparire da un momento all’altro! ;)
Però niente… forse siamo troppo grandi. O forse ci è bastato il fuggevole incontro del giorno precedente – mi ero dimenticata di menzionarlo – con chissà quale creatura del bosco: e sì, sulla strada del ritorno, negli ultimi metri di discesa, abbiamo sentito una specie di bramito e poi un’ombra dietro gli alberi è corsa velocemente via… peccato non essere riusciti a distinguere chiaramente cosa fosse!
In short, if you go to Bagno di Romagna, don’t miss to say hello to gnomes! We did it, staring at the green, trying to catch some movements or a red cap… the gnome Mentino could have been appeared in any moment! ;)
But none… maybe we are too old. Or it was enough to have the fleeting meeting the day before – I missed to mention it: yes, on the way back, in the last meters of downhill, we heard a kind of bellowing and a shadow behind the trees ran away… what a pity to not recognize what it really was!


Col pensiero quindi di essere passati per un posto magico siamo tornati nel centro del paese, stavolta affollato di turisti, che forse si erano riversati qui per il tempo poco promettente. Dopo un’occhiata alle curiose botteghe locali, al rinomato “negozio degli gnomi”, ci siamo andati a prendere qualcosa da mettere sotto i denti… l’idea era quella di mangiare nei giardini pubblici del paese, attrezzati per la sosta, per godere ancora un po’ di quel verde intenso.
Ma… le cose non sono andate proprio come volevamo. Addentata la prima piadina abbiamo cominciato a sentire dei boati provenire da dietro le montagne e un leggero ticchettio sulle foglie.
Un simpatico signore anziano toscano, incontrato in un’erboristeria, si era fermato con noi a fare due chiacchiere, ma cominciava a piovere sempre di più e sinceramente stare sotto un albero durante l’imminente temporale non ci faceva sentire molto sicuri. Così, incartato tutto e salutato lo strano villeggiante, ce ne siamo andati via di corsa, riprendendo la strada del ritorno verso casa in macchina, mentre fuori si scatenava il diluvio universale.
With the magic in the head we came back to the centre of the town, this time crowded of tourists, perhaps here for the almost bad weather. After giving a look to the curious local shops, at the famous “gnome shop”, we went to buy something to eat… the idea was to go to the public park – fitted for picnic – to enjoy the intense green again.
But… things didn’t go as we want. Starting to eat the first piadine we heard some thunders behind the mountains and the rain began to fall. A gentle Tuscan old man – we met at a herbalist’s shop – stopped near us to chat, but as the rain continued to fall more dense and we weren’t so safe under a tree, we packed all and went away, after saying goodbye to the tourist.
We came back in our car, while out a flood was unleashed.


In puro stile slow abbiamo preferito la strada locale alla E45 e piano piano, nell’abitacolo, diventato il posto più confortevole in quel putiferio, tra curve immerse ancora nel verde e acqua a catinelle, abbiamo ricordato ogni minuto di questa breve ma intensa e magica vacanza…
Ora che ci penso… leggendo, dicono che lo “gnomesco” abbia un curioso accento caratterizzato dalla “c” aspirata… magari quel signore lì era lo gnomo Mentino travestito da turista… avrei potuto chiedergli il suggerimento di come si fa a “toccare la luna”… sarà per la prossima volta! ;)
In a pure slow style, we preferred to drive on the local road instead of the E45 and slowly, in the carrier – now become more comfortable in that uproar – along curves still immersed in the green and the water, we remembered each moment of this short but intense and magic holiday…
Now that I recall… I read that the language of gnomes has a curious accent characterized by the drawn “c” – as the Tuscan –… perhaps that man was the gnome Mentino, disguised as a tourist… I could ask him how to “touch the moon”… it will be the next time! ;)


***
(post scriptum)

Prossimo sabato 11 settembre...
escursione notturna con fiaccole
proprio al Sentiero degli Gnomi!!!
Ersilia e Villiam, i due abitanti di Bagno di Romagna,
che hanno avuto la fortuna di vedere gli Gnomi,
vi accompagneranno lungo il sentiero
alla ricerca di gnomo Mentino!
Ore 21, consigliata la prenotazione!
Per prenotazioni telefonare ai numeri scaricabili qui.