giovedì 25 marzo 2010

SOS Recycle - Lacci, elastici e affini / twist ties, rubber bands and similar

Devo questo post a Giovanna, la nostra amica blogger che in questo periodo con coraggio sta affrontando una non semplicissima sfida con se stessa. Il suo fare deciso, pronto a risolvere qualsiasi dubbio o imprevisto, la spinge spesso a porsi delle domande un po’ complicate ed è la seconda volta che un post SOS Recycle è dedicato al lei – il primo, quello sui tappetini del fitness –.
This blog post is due to Giovanna, our blogger friend who recently is fronting a not so easy challenge with herself. Her resolute mood, ready to solve any doubt or unexpected thing, often takes her to ask herself some complicated questions. So this is the second time that a SOS Recycle blog post is dedicated to her – the first was that one on the fitness mats –.

Be’ è parecchio che mi ha sottoposto il quesito di come si riciclano i lacci che chiudono i sacchetti del freezer e devo ammettere che ho avuto più volte voglia di divincolarmi da questa “spada di Damocle” pendente sulla mia testolina.
Non per questo però ultimamente ho trascurato il blog, vorrei precisare!
In effetti è colpa mia se mi sono offerta come colonnina umana del soccorso per la raccolta differenziata! Quindi rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di dare a Gio una risposta.
Well, since a long time she asked me how to recycle the twist ties used for the freezer sachets and I must admit that I was tempted to escape from this “sword of Damocles” on my head more times.
But it’s not for this reason I neglected my blog, I have to specify!
It was my fault indeed that I offered myself as a human SOS pole for recycling! So roll up my sleeves and try to answer to Gio.

La risposta è: i lacci chiudi sacchetto (dicesi anche “piattine animate”) per la congelazione non si riciclano così come sono… a meno che…
A meno che siate capaci di sfilare il filo metallico che passa all’interno, che potrebbe essere raccolto con i rifiuti metallici (lattine o raccolta presso le isole ecologiche). Mentre la plastica che avvolge il filo metallico dovrebbe essere in PVC, o anche in PE o PP, quindi riciclabile nella raccolta differenziata della plastica, ma nel dubbio va cestinata.
The answer is: the twist ties for freezing aren’t properly recyclable...
… Unless you are able to separate the plastic from the metallic wire inside. This one could be collected with metal waste to recycle at home or at HWRC. While plastic that wraps the metallic wire can be made of PVC, or rather of PE or PP, so it could be recycled with plastic, but if you have any doubt you have to throw it away.


Ma mi sento di suggerire qualcosa di più.
Intanto consiglierei di evitare i sacchetti di plastica per congelare, ma usare al loro posto dei contenitori rigidi da freezer, come facciamo qui in casa anche per congelare il pane.
Però se proprio preferite i sacchetti, ce ne sono di biodegradabili, fatti in bioplastica, nella cui scatola si trovano i suddetti laccetti, fatti però in carta e filo metallico. Così la carta può essere riciclata o compostata.
But I feel like to suggest something more.
In the meantime I suggest to avoid plastic bags for freezing, and in place of those use stiff boxes, like we do here at home, also to freeze bread.
But if you prefer sachets, there are compostable ones, made of bioplastics, in whose packs there are paper and metal twist ties. So you can compost the paper too.


Non posso negare che anche a casa mia, prima di fare queste ultime scoperte, ho accumulato una quantità impressionante di laccetti, che fino alla loro totale distruzione vengono utilizzati e riutilizzati non solo per i sacchetti, ma per altre cose: per esempio, per tenere uniti insieme i cavi degli apparecchi elettrici ed elettronici o per fissare i ramoscelli di alcune piantine a delle stecche portanti in giardino.
Insomma, sono tutti conservati in una scatolina (riciclata), assieme agli elastici che purtroppo troviamo un po’ dappertutto nella verdura venduta a mazzetti.
I can’t deny that also at home, before discovering these novelties, I cumulated lots of twist ties that until they are broken I used and reused. I use them not only for bags but also to hold tight the electric wires or to hold some twigs of some plants in my garden.
So they are all stores in a box (recycled), together with rubber bands we find unfortunately everywhere as we buy bunches of vegetables.


Anche per questi il discorso è simile. La gomma di cui sono fatti gli elastici può essere naturale o sintetica, quindi consiglio di conservarli. Si riveleranno molto preziosi per un’infinità di usi: per arrotolare dei fogli, per tenere chiusi i pacchetti della pasta, per tenere fermo lo spago, per bloccare un’etichetta non adesiva su un barattolo, come ho fatto io.
The way to preserve them from landfill is the same. The rubber of bands can be natural or synthetic, so I suggest to store them. They will be very useful for a lot of things: to roll sheets, to keep pasta packs closed, to hold strings or tags on a jar, as I did.
































E poi ho scoperto che molti usano gli elastici per giochi o addirittura per gioielli creativi. Come queste persone:
And I discovered that many people use rubber bands for playing or to create some special jewellery. Look here:

http://www.globalcoolo.com/sal/index.html
http://ricicla.mastertopforum.biz/elastici-colorati-vt912.html?sid=9baaad3d3492a03f9bf6969eb278ea77

Insomma, chi ha un po’ di creatività s’ingegni! E tu, Gio, continua pure a mettermi in difficoltà che mi diverto! ;)
Finally who has a bit of creativity do his best! And you, Gio, go on to put me on the spot, as I enjoy it a lot! LOL

mercoledì 17 marzo 2010

Da oggi niente più 3D per me / No more 3D for me since now

Ciao a tutti e scusate per la mia lunga assenza.
Tornerò presto su questi schermi con post nuovi di zecca, ma oggi proprio non posso evitare di pubblicare due righe su una questione tirata in ballo quest’oggi al tg.
Due post fa ho parlato di occhialetti 3D. E della necessità che questi siano riutilizzati, con la dovuta sterilizzazione per evitare di creare montagne di inutile spazzatura in più.
Invece… cosa odono le mie orecchie???
Il Ministero della Salute vieta l’uso di occhiali 3D ai bambini al di sotto dei 6 anni e obbliga all’uso degli occhiali 3D monouso, sigillati!
Invece di obbligare le sale cinematografiche alla corretta sterilizzazione degli occhiali 3D, cosa si fa? Tutto il contrario. Si obbliga la gente ad indossare ogni volta un paio di occhiali 3D nuovo di zecca e sigillato!
Così tutti questi occhiali dove andranno a finire dopo l’uso? In discarica o negli inceneritori!
Aaaaaaarghhhhhh!
E siamo il primo paese del mondo ad adottare questa soluzione totalmente inquinante! Benissimo!!!
Cosa dire? Io sono sconcertata. E da oggi non andrò più a vedere il cinema in 3D.

Hi everybody, sorry for my long absence.
I’ll come back early on these screens with brand new blog posts, but today I can’t avoid to write about a topic that came on TV news today.
Two blog posts ago I wrote about 3D glasses. I underlined the necessity that 3D glasses have to be reuse after a previous sterilization, this to avoid a huge amount of waste.
But… what did I hear?
The health Minister forbids the use of 3D glasses for children under 6 years and obliges people to use disposable and packed 3D glasses!
On the contrary, in my honest opinion, he had to oblige the 3D movie theatres to practise the sterilization of glasses and not people to use a new packed pair of glasses each time!
So where will all these 3D glasses go after use? In landfills or incinerators.
Aaaarghhhhhhhh!
And we are the first country to adopt this totally polluting solution! Well!
What to say? I’m very disappointed. And from tomorrow I won’t go to see another 3D movie anymore.


Per approfondimenti /
for further infos:

http://www.corriere.it/salute/10_marzo_17/occhialini-3d-proibiti_49bef346-31a1-11df-b03c-00144f02aabe.shtml (la notizia / the news)

http://www.prime-news.info/audio-video/occhialini-3d-sotto-accusa/ (da leggere soprattutto alla fine / to read especially in the end)

P.s: come avrete letto dai link postati, è stato il Codacons ad indirizzare il Ministero della Salute a questa scelta. Visto che il Codacons è il coordinamento delle associazioni dei consumatori, perché non scrivere loro e mostrare le nostre perplessità? Ci sono consumatori e consumatori! / As you saw on the links I posted, it was the Codacons to address the healt Minister to this choice. The Codacons manage the consumers associations, so why don't write a mail to show our doubts? There are consumers and consumers!

martedì 2 marzo 2010

Lunga vita alla… mia pentola a pressione! / God save… my pressure cooker!

Giorni fa ero alle prese con un’entusiasmante operazione di “cucina di recupero”, quando la pentola a pressione, a due anni dal suo primo utilizzo, ha cominciato a sbuffare dalla valvola di sicurezza.
Nooo! Temevo questo momento!
Ricevuta dalle mie carissime ex-coinquiline come regalo per la convivenza col mio moroso, la pentola a pressione è stata per un po’ inutilizzata. Avevo un certo timore verso questo strano marchingegno, forse trasmesso da mia madre, diffidente di qualsiasi novità tecnologica.
Col tempo, poi, mossa dal mio animo ecologico, mi sono fatta coraggio e, leggendo accuratamente le istruzioni, ho cominciato ad usarla per cucinare i legumi, scoprendo la grande versatilità di questo strumento in cucina. Ho preso, quindi, a cuocere verdure, zuppe… con un enorme risparmio di tempo e gas.
Some days ago I was dealt in an enthusiastic operation for “scraps cooking”, when my pressure cooker – after two years of use – started to puff from the safety valve.
Nooo! I really expected this moment!
Received by my ex-flatmates, as a gift for sharing a new life with my companion, the pression cooker stayed a long time unused. I was a bit terrified to use it, maybe this fear belonged from my mother’s mistrust in technology.
By time, I was moved from my green mood and I took the courage. I read all the instructions and started to use it to cook pulses. I discovered a great versatility of this kitchen tool and so I went on to cook vegetables, soups… saving a great amount of time and energy.


Ma, torniamo al fattaccio.
Avevo visto questo post scritto dalla brava Carla, del blog Il Clan di Nora Bra.
Illuminata dalla bellezza e perfezione del broccolo romanesco, le cui cime sembrano frattali creati al computer, avevo deciso di comprarne uno al mercato, dal momento che è di stagione.
Ero intenzionata a farne un ottimo sformato come Carla, pur non avendo le formelle utilizzate da lei. Quindi, l’avevo privato delle foglie e del torsolo che sarebbero state destinate alla compostiera.
But, let’s come back to tell you of the misdeed.
Seeing this blog post by the good Carla, from Il Clan di Nora Bra blog, I was enlightened by the beauty and perfection of the roman broccoli, which flesh seems designed as computer fractals. Then I decided to buy one at the market, seeing that this is the right season. I was decided to do a good pie as Carla did, even not having moulds like hers. Then I cut the leaves and the core that I should have thrown in the compost bin.


Ad un certo punto, però, mi è balenato in mente il fantastico blog Ecocucina, consigliato in questo post de Il Bistrot di Lise e Metroicon, golosissimo blog che seguo da poco. Ho fatto due più due e gli avanzi del broccolo sono andati a finire nella pentola a pressione, per essere poi congelati e riutilizzati in seguito seguendo questa ricetta o quest’altra.
But, first to do it, I thought to pop over a fantastic blog, Ecocucina, suggested by this blog post in Il Bistrot di Lise e Metroicon, a blog full of very greedy recipes that I follow since a little time ago. Collecting all my thoughts, in short the scraps of broccoli went into the pressure cooker. Then I would freeze them and use in a second time for this or that recipe.


Ho scoperto un intero mondo sulla cucina fatta con gli avanzi. Già lo scorso anno mi ero cimentata nella cottura delle foglie dei ravanelli, per le quali avevo ricevuto molti suggerimenti da tante amiche blogger, in particolare dalle inglesi. Negli UK c’è una vera e propria mania di recuperare e cucinare ogni scarto di cucina e numerose sono le iniziative sotto lo slogan “Love food, hate waste”. Ora che c’è anche un sito tutto italiano, che parla di questo, perché non buttarcisi a capofitto?
So I discovered a full world of scrap cooking. I just remember that the last year I was committed to cook the radishes leaves. I received a lot of suggestions from my blogger friends, especially from the English bloggers. In UK there’s a out and out mania for rescuing and cooking leftovers. Many are the initiatives that come under the slogan “Love food, hate waste”. So, if there’s also an Italian website on the scraps cooking, why don’t we take the benefits?

Uno degli ulteriori spunti a cui volevo attingere suggeriva di utilizzare i gambi dei cipollotti in questa minestra, cucinandola con la pentola a pressione. Ma in quest’ultima fase la pentola ha deciso di non collaborare e, a inizio cottura, ho dovuto trasferire il tutto in una normalissima pentola con coperchio. Fortunatamente la minestra è riuscita lo stesso… molto gustosa, fra l’altro!
One of the other ideas I wanted to realize, suggested to use green onion stalks in this soup, cooking it with the pressure cooker. But at the end it refused to collaborate and I had to move all in a normal pot with the lid. Fortunately the soup was done and… very good by the way!

Ma non volevo rinunciare a lungo alla pentola a pressione… troppo utile!
Così sabato scorso, l’ho portata in assistenza per una revisione alle valvole. La valvola di sicurezza è stata sostituita in men che non si dica, alla modica cifra di otto euro. E la pentola è di nuovo sana e salva a casa, pronta a cuocere! Yuppie!
But I didn’t want to do unless my pressure cooker… it was too much useful for me!
So, last Saturday I took it to the customer care centre for a revision on valves. The safety valve was replaced in a very short time and I had to pay only eight euros. The pressure cooker is safe at home and it’s ready to cook! Yay!




Perciò, morale della favola: meglio riparare che ricomprare!
Alle 3 R che di solito ci piace ricordare (Ridurre, Riusare, Riciclare), dobbiamo aggiungerne una di massima importanza… Riparare!
Questo è un insegnamento che mi ha trasmesso la mia cara amica Almost Mrs. Average, ed è un’abitudine che stiamo pian piano dimenticando.
Riparare significa risparmiare un sacco di risorse, energia ed emissioni ed evitare che un oggetto vada in discarica. Ricordiamocelo!
Quindi, cara pentola a pressione… rimettiamoci all’opera ora!
So, the moral lesson is: it’s better to repair than buy again!
To the 3 R's we like to recall (Reduce, Reuse, Recycle) we have to add one of maximum importance… Repair!
This is a lesson I learn by my dear friend Almost Mrs Average, and it is a habit we are forgetting.
To repair means to save a lot of resources, energy and emissions, avoiding that an object goes into landfill. We must remember it!
So, dear pressure cooker… let’s restart to work now!