sabato 22 gennaio 2011

Bentornati su Dandaworld! / Welcome back to Dandaworld!

Siamo nel 2011! E auguro a tutti che sia cominciato nel migliore dei modi!
Per me è cominciato “col botto”… nel senso che prima o poi scoppierò per i miei tantissimi impegni che sono riusciti ad occupare anche il mio tempo libero!
Scusate, infatti, la mia assenza. Ma non mi sono dimenticata di voi.
Anzi vi ho pensato spesso e sono stata assalita da una marea di rimorsi per il pensiero di voler comunicarvi tante cose e non avere il modo e il tempo di farlo.
Però, invece di raccontarvi il perché, vorrei cogliere l’occasione per rianimare un po’ il blog e proporvi diversi spunti da approfondire, un po’ per volta, magari per conto vostro.
We are in 2011! And I wish that everyone has begun in the best way!
For me it started “with a bang” ... in the sense that sooner or later I’ll break out for my many commitments managing to occupy my spare time too!
So sorry for my absence. But I have not forgotten you.
Indeed I often thought of you and was assaulted by a wave of remorses for wanting to tell you many things and not have the time to do so.
But instead of telling you why, I would like to take this opportunity to give a new life to the blog and suggest some avenues to be explored dribs and drabs, maybe your own.


Comincio innanzitutto col salutare e ringraziare vecchi e nuovi amici.
I’ll begin to greet and thank old and new friends.

Innanzitutto Compost John, che direttamente da York, UK, ci incoraggia e ci guida alla pratica del compostaggio domestico. È approdato al mio blog nei commenti a questo mio vecchio post – nella discussione su cosa è compostabile – e ho scoperto che è una persona in gamba, che non si arrende di fronte alle difficoltà che una vita eco-sostenibile può comportare. Ma ho ancora molto da scoprire su di lui. Seguitelo con me sul suo attivissimo blog Low Carbon Lifestyle (in inglese)!
First Compost John, directly from York, UK, who encourages us with the practice of home composting. He came trough my blog in comments to this old post – the discussion on compostable things – and I discovered that he is a smart person, who does not surrender in front of difficulties that a eco-sustainable life can bring. But I still have much to know about John. Follow him with me on his very active blog Low Carbon Lifestyle (in English)!

Poi volevo congratularmi con la cara Mrs. Green di Myzerowaste.com, il cui successo, nel tentativo di ridurre al massimo i rifiuti di tutta la sua famiglia, è sbarcato fin qui in Italia, sulle pagine del giornale La Repubblica. La notizia ha colpito in maniera impressionante gli italiani e di lei e della sua meravigliosa famiglia si continua a parlare sui social network. Pensate che i miei amici di Facebook mi hanno proposto di continuare la sfida intrapresa più di un anno fa e di impormi come nuovo obiettivo il risultato della famiglia Strauss, cioè solo un sacchetto di spazzatura in tutto l’anno.
Bene, devo dire che l’impresa è abbastanza ardua, ma non mi spaventa più di tanto.
Vedremo. Intanto è davvero importante continuare a guardare avanti per scoprire che non è impossibile ridurre i propri rifiuti.
E bravi i nostri amici d’oltremanica, continuate così!
Then I wanted to congratulate with the dear Mrs. Green at Myzerowaste.com, whose success in an effort to minimize waste with of all her family, landed right here in Italy, on the pages of the newspaper La Repubblica. The impressive news hit the Italians and social networks are still talking about her wonderful family. Just think that my Facebook friends proposed me continuing the challenge taken over a year ago, with a new aim: the result of the Strauss’s challenge, that is only a bag of trash throughout the year.
Well, I must say that the aim is difficult enough, but it doesn’t scares me so much.
Let we see. Meanwhile, it is very important to continue to look forward, discovering that it is possible to reduce our waste.
And well done to our friends across the Channel, keep it up!


Un’altra persona che vorrei ringraziare per la sua costante attenzione al problema degli sprechi energetici è Riccardo, di Wutel.net, che mi ha anticipato in un argomento per me abbastanza spinoso. Quello dei consumi dei decoder digitali.
Come tutti gli italiani anche io e Irish abbiamo dovuto switchare al digitale terrestre, nello scorso dicembre.
Siamo andati alla ricerca di un decoder da collegare al nostro televisore LCD di cui eravamo già in possesso, ma non usavamo per la presenza in casa di uno a tubo catodico – quest’ultimo è al momento parcheggiato su un mobile in attesa di essere riutilizzato solo in collegamento al DVD recorder, quando vorremo vederci i nostri DVD, lungi da noi dal buttarlo via! –.
Insomma, abbiamo dovuto cambiare già una volta il decoder. A parte gli svariati motivi tecnici – cattivo funzionamento, impossibilità di registrare i programmi – eravamo caduti in una trappola finto-ecologica. Sulla scatola c’era in bella vista un marchio che vantava la caratteristica di risparmio energetico della scatoletta. E invece… abbiamo scoperto che il decoder non aveva pulsante di spegnimento e doveva restare perennemente in stand-by, pena la de-sintonizzazione dei canali memorizzati.
Che rabbia! Vi immaginate l’aumento di consumo energetico che avremmo visto in bolletta?
Abbiamo, poi, notato che tutti gli apparecchi recanti un simbolo di risparmio energetico, sono privi di pulsante di spegnimento!
Per fortuna, poi ne abbiamo trovato uno, senza marchi truffaldini e con pulsante on/off. Ma per essere certi che l’apparecchio, anche da spento non consumasse – e infatti da spento manda un sibilo strano – abbiamo collegato tv e decoder, insieme ad altri apparecchi ad una bella ciabatta con pulsante, così come consiglia il nostro Riccardo.
Consiglio vivamente di leggere il suo articolo sui consumi dei decoder per rendervi conto che questa diavoleria del digitale costerà alle famiglie italiane una spesa energetica molto maggiore di quanto non si pensasse!
E attenzione, per chi di voi deve ancora acquistare questi marchingegni!
Another person I want to thank for his constant attention to the problem of energy wastage is Riccardo, at Wutel.net, which told in advance a thorny issue for me. The energy waste of digital decoders.
Like all Italians Irish and me had to switch to the DTTV signal, last December.
We went looking for a decoder to be connected to our LCD TV, which we already have, but we did not use due to the presence in the house of a CRT one – the latter is currently parked on a table, waiting to be reused in connection with the DVD recorder… far be it from us by throwing it away! –.
In short, we have already had to change the decoder once. Apart from many technical reasons –malfunction, inability to record programs – we had fallen into a trap-fake label. The box had clearly a label that boasted the characteristic of energy-saving of the decoder. But ... we found that the decoder didn’t have the on/off button and had to remain permanently in stand-by, otherwise the de-tuning of channels.
Blimey! Can you imagine the increase in energy consumption that then we would saw in bill?
Then we noticed that all units bearing a energy saving symbol, had no switch-off button!
Fortunately, then we found one without that label and with the button. But to be sure that the equipment would not even consume energy when turned off – it sends a strange hissing sound – we connected TV, decoder and other equipments to a beautiful extension cable with button, so as recommended by our Riccardo.
I highly recommend reading his article on the energy consumption of decoders, realizing that this digital deviltry will cost to Italian families much more than we thought in terms of money and environment!
And please, pay attention if you have yet to buy these gadgets!


E dopo aver salutato questi amici blogger, vorrei farvi aprire gli occhi su un problema che sento moltissimo.
Sapete tutti ormai che il 2011 è l’anno in cui, qui in Italia, è finalmente scattato il divieto dell’uso delle sportine di plastica!!!
Ma… siamo sicuri che tutti stiano seguendo le direttive?
Io non sono molto convinta. Mi è bastato fare un giro per il mercato di Rimini… ho visto buste di plastica ovunque! Persino i negozi continuano a rifilarle.
And after saying hello to these friends blogger, I want you to open your eyes to a problem that I feel a lot.
You all know by now that 2011 is the year, when, here in Italy, the use of plastic bags is finally banned!
But ... are we sure that everyone is following the guidelines?
I am not very sure. It was enough for me to have a walk trough the market in Rimini... I saw plastic bags everywhere! Even in the shops.


Ma non è tutto: bisogna stare in guardia. Ci sono in giro già da parecchio delle buste che a prima vista non hanno nulla di diverso da quelle che sono state vietate, ma vengono presentate come biodegradabili. Si tratta del vecchio polietilene a cui sono stati aggiunti degli additivi che ne accelerano la degradazione. Viene chiamato ECM biodegradabile.
Ve ne faccio vedere qui due esempi:
But that’s not all. You have to be on guard. There are around some bags that at a first look have nothing other than those banned, but are presented as biodegradable ones! It is the old Polyethylene with additives that accelerate the degradation. It is called ECM biodegradable.
Here I show two examples:



Cosa c'entra la compostabilità
con la plastica contrassegnata con il n. 2?
E il green dot?


Sembra che questo tipo di plastica non sia affatto compatibile con la raccolta dei rifiuti organici come dicono. Il PE – che fra l’altro è un derivato dal petrolio e, quindi, faremmo meglio a utilizzarne il meno possibile – non si degrada nel tempo previsto dagli impianti di compostaggio.
It seems that this type of plastic is not compatible with the organic waste collection as they say. The EP – which, among other things, is derived from oil and, therefore, we shold use as little as possible – does not degrade in time according to composting plants.

A questo autorevole link, poi, potete trovarne la notizia che conferma i miei sospetti.
At this authoritative link you can find the news that confirms my suspects.

Quindi la mia raccomandazione è di portarsi sempre dietro le borse riutilizzabili in tela o in qualsiasi altro materiale durevole! E chi ha la fortuna di avere un esercizio commerciale potrebbe magari aderire all’iniziativa di Porta la Sporta!
Ma questo è un altro argomento di cui tornerò presto a parlarvi!
So my recommendation is to always carry the reusable bags made in canvas or other durable materials! And who have a business might be careful on these eco-fakes and maybe join the initiative of “Porta la Sporta”!
But that is another topic that I will come to tell soon!