lunedì 31 dicembre 2012

Il pane di Capodanno / New Year's bread



Questa mattina ho infornato il pane per la cena di Capodanno, fatto con il lievito madre che custodisco da parecchio tempo.
Una bella treccia che ha sparso un buon profumo per tutta casa. Un profumo che mi ha fatto riflettere.
Sì, perché aspettare il Capodanno è come aspettare che il lievito madre faccia il suo corso e che la cottura si compia a puntino.
Non sai mai se la farina era quella giusta, se l’impasto lieviterà abbastanza, se farà la crosta troppo dura, se ci sarà al suo interno una morbida e porosa mollica, se si sentirà l’acidulo o un buon sapore…

Così aspettare il Capodanno… non sai mai se i sacrifici fatti durante l’anno che sta per finire saranno utili nell’anno nuovo, non sai mai se il nuovo anno si presenterà generoso o se porterà con sé momenti difficili ai quali poi magari seguiranno delle belle soddisfazioni…

Comunque sia si aspettano entrambi le cose con curiosità e speranza. Quindi il mio augurio per questo Duemilatredici è che i futuri 365 giorni profumino di soddisfazioni, di emozioni calde come l’amore e l’affetto di chi ci sta vicino, che dietro la spessa crosta, l’asperità delle difficoltà, ci sia sempre un momento in cui ci si possa distendere, respirare e sorridere.

Buon Anno Nuovo

Danda

This morning I baked the bread for New Year's dinner, made with natural yeast I kept for a long time.
A beautiful braid that spread a good scent into the whole house. A fragrance that made ​​me think.
Yes, because waiting for the New Year is like waiting for the yeast to take its course and for the bread perfectly cooking.
You never know if the flour was right, if the dough widen enough, if the crust will be too hard, if there will be an internal soft and porous crumb, if you feel the sour or a good taste ...

So waiting for the New Year ... you never know if the sacrifices made during the year will be useful in the new year, you never know if the new year will be generous with you or will bring difficult moments after which then maybe there will be some great satisfactions ...

However you will expect both things with curiosity and hope. So my wish for this 2013 is that the next 365 days will smell of satisfactions, hot emotions such as love and affection of those around us, that behind the thick crust, the roughness of the difficulties, there will be always a moment when you can relax, breathe and smile.

Happy New Year

Danda

lunedì 24 dicembre 2012

Merry merry Christmas, hohoho!

E finalmente ci siamo, oddio, "finalmente" proprio non lo so. Con tante cose lasciate a metà, tante idee in un cassetto che resterà chiuso fino al prossimo Natale. Ma sapete che vi dico? L'importante è stare insieme con chi si ama. Regali o no. Quello che conta è salutarsi, sorridersi, stringersi le mani, dirsi qualcosa di bello e pensare che forse, solo per una notte tutti saranno, o perlomeno penseranno di essere più buoni.
Il mio augurio qual è? Che sia Natale sempre! Un caldo abbraccio dalla vostra sognatrice instancabile, Danda! :-)

And so here we are, finally or not finally, I don't really know. With a lot of things half done, lots of ideas in a drawer that will remain closed until next Christmas. But let me say that the most important thing is to be with the beloved persons.  With gifts or not. What is important  is to cheer, smile, hold hands and say sweet words each other, thinking that, perhaps in one night, everyone will be, or at least will think to be, good.
So these are my wishes: let it be Christmas everyday day! A warm hug from your ever dreaming Danda! :-)

martedì 18 dicembre 2012

A caccia di eco-regali / Searching for green gifts

Regali: il peggior incubo del Natale se vissuto quando sono fatti di fretta. Non ditemi che non vi è mai successo! A me capita praticamente tutti gli anni. Eppure fare i regali di Natale è una delle cose che mi piace fin da bambina, quando mi raccoglievo i miei risparmi per fare i regali a tutti in famiglia, soprattutto alla mia piccola sorellina.
Gifts: the worst nightmare of Christmas if you lived when they are done in a hurry. Do not tell me that it’s never happened to you! It’s almost every year to me. Yet making Christmas gifts is one of the things that I ever liked as a child, when I gathered my savings to make gifts to everyone in the family, especially my little sister. 

Quest’anno non sono forse nemmeno a metà dell’opera. Eppure voglia di spendere soldi ce n’è ben poca. Ho strabuzzato spesso gli occhi nelle mie indagini sul web non tanto sui vari gadget ipertecnologici, quanto più sui blog creativi che propongono eco-regali di tutti i tipi: oggetti fatti con materiali riciclati, abbigliamento ricavato da scarti tessili, cosmetici fatti in casa e barattoli pieni non solo di conserve casalinghe, ma anche di miscele per preparare infusi e condimenti.
Tutte bellissime cose, spesso affiancate ad iniziative di laboratori fai-da-te, come quello della cara Lo.
Peccato però essere così lontana da queste meravigliose persone che non solo trasmettono la loro passione e creatività agli altri ma rendono le cose più semplici, in questo periodo. E peccato non averci pensato prima, avrei potuto benissimo ordinare i regali sul web! :(
This year, maybe it’s not even half done. Still I want to spend so little money. I rubbed my eyes often in my researchs on the web not so much for hi-tech gadgets, but on creative blogs offering all kinds of eco-gifts: items made from recycled materials, clothing made from textiles waste, homemade cosmetics and jars filled not only with homemade jams, but also with mixtures for infusions and condiments.
All beautiful things, often flanked by DIY workshop, like the one of the dear Lo.
Too bad to be so far away from these wonderful people who not only give their passion and creativity to others but make things easier, especially this time. And what a pity not having thought before, I could have ordered gifts on the web! :( 


C’è poi qualcuno, qui vicino a me che ha queste fantastiche doti creative ma ha ben pensato di utilizzarle per fare regali da porgere ai propri amici. Parlo di Cristella, amica e blogger ormai da anni, che ha delle manine magiche e con tanta passione e pazienza ha realizzato all’uncinetto dei magnifici accessori (portacellulari, collane e bracciali) con un filo ricavato dalle calze di nylon riciclate. Guardate il suo post! Che bello essere stata fra le persone che hanno ricevuto questo prezioso regalo! Grazie di cuore Cri! Quest’anno sei stata più riciclosa di me! :)
Then there is someone next to me who has this fantastic creative talent but she well thougth to use it for making gifts to give to her friends. I’m talking about Cristella, friend and blogger for years, that has magic hands and with a lot of passion and patience made magnificent crochet accessories (holsters, necklaces and bracelets) with a wire made from recycled nylon stockings. Look at her post! Nice to be among people who received this precious gift! Thank you very much Cri! This year you were more green than me! :)


La bellissima collana riciclosa di Cristella /
The beautiful necklace by Cristella

E per contraccambiare e fare dei piccoli pensieri anche agli altri amici volontari, col mio dolce personale Babbo Natale, siamo riusciti a fare degli squisiti biscotti speziati da appendere all’albero. Li vedrete presto su questi schermi!
And to thank her and make small gift to other volunteer friends, by the help of sweet personal Santa, I was able to give some delicious cookies to hang on the Christmas tree. See them soon on these screens!

Ma per tutti gli altri? Cosa mi è rimasto da fare? Quel poco di tempo che ho avuto finora sono andata alla ricerca di mercatini, ma nei giorni o negli orari sbagliati; ho girato con delle idee in testa senza trovare nulla o trovando cose adatte a persone che, invece, non vedrò per il Natale; oppure non ho colto al volo poche ghiotte occasioni…
But for everyone else? What to do? For the little time I had, I went in search of genuine Christmas markets, but I miss the right days and time. Then I went around with ideas in my head and found nothing but things for people who, however, I will not see for Christmas. I have also missed a few greedy occasions... 

Come quella, forse l’unica in Rimini, di “Matrioska”. Più che un mercatino vero e proprio sono state tre giornate (primo weekend di dicembre) in cui tutti i creativi della zona si sono dati appuntamento per esporre le loro fantastiche creazioni. Abbagliata dall’ambientazione ricreata fra un teatro e un vecchio chiostro e confusa dalle mille idee, sono riuscita ad acquistare solo per me, un oggetto che mi serviva assolutamente e di cui avevo scartato l’ipotesi fai-da-te, non essendone capace: una eco-custodia per il mio tablet. Eccola qui. Non è bellissima? Opera di The Park.
Like that – perhaps the only one in Rimini – “Matrioska”. It was more than a real market, three days (the first weekend of December) when all the creatives in the area have come together to show their fantastic creations. Dazzled by the location recreated in a theater and an old cloister and confused by hundreds of ideas, I was able to buy just for me an object that I needed, having absolutely rejected the hypothesis to do it myself, whilst not being able to: an eco-case for my tablet. Here it is. Beautiful, isn’t it?From The Park.


Kindle case from The Park:
cucito a mano e fatto con scarti di tessuti /
handsewed and made with recycled fabrics


Però che egoista che sono, mi son fatta da sola il regalo! :P
Piuttosto, però perché queste iniziative durano sempre così poco? Sgrunt! However, how selfish I am, I have made a gift for myself! :P
Instead, however, why do these initiatives always last for so little? Sgrunt!

mercoledì 12 dicembre 2012

Minipost dell'8 dicembre / 8th Dec. minipost



È pomeriggio, sono al calduccio, forse esagerato della Felt***elli della mia città, aspettando che arrivi qualche cliente della suddetta libreria a farsi fare i pacchetti regalo.
It is afternoon, perhaps warm is exaggerated Felt***elli in my city, waiting for some clients of that bookshop to get the gift packages.

Proprio così, la tradizione ormai si ripete ed è il terzo anno che, come volontaria di Mani Tese, dedico un po' del mio tempo libero per fare i pacchetti natalizi...
That's right, it's a tradition and this is the third year that, as a volunteer of Mani Tese, I spend a bit of my free time for the Christmas packages...

Con una piccolissima offerta, quest'anno ogni cliente di questa libreria può contribuire a finanziare progetti di cooperazione internazionale finalizzati all'istruzione e alla formazione dei ragazzi di strada e alla lotta agli abusi nelle periferie di Cambogia, Bangladesh, India e Brasile.
With a very small offer, this year each client of this bookshop can help finance projects of international co-operation in education and training for street children and for fighting against abuses in the outskirts of Cambodia, Bangladesh, India and Brazil.

Mentre fuori nevica di brutto, l'atmosfera dentro è quasi soporifera... sarà la neve, sarà la crisi economica, sarà che forse la gente ha sempre meno voglia di leggere e quindi si sta in attesa... Fortunatamente è una libreria e per me, che vivo di editoria è come stare nel paese dei balocchi! Ho pure trovato dei possibili libri per la mia whising list! E poi sono anche in dolce compagnia, il mio personale dolcissimo babbo natale!
While outside it's snowing relentless, the atmosphere inside is almost soporific ... it will be for the snow or the economic crisis, or it will be probably for people have have less and less want to read and then you're waiting ... Fortunately, this is a bookshop and for me, who work in publishing is like being in Wonderland! I also found some possible books for my whising list! And I'm also in good company, my own sweet Santa!

Uno dei libri per la mia whishing list /
One of the books for my wishing list

Quindi, chiudo qui questo mio primo piccolo flash, con un piccolo appello, gente: comprate libri (possibilmente in carta riciclata o FSC), andate da Felt***elli e fate una buona azione per le popolazioni del sud del mondo. Ma anche aiutate i volontari di Mani Tese a non annoiarsi, aiutate l'editoria a non morire e me a poter continuare a lavorare in questo meraviglioso settore! :-)
So, here I close my first small flash, with a small call to you, people: buy books (possibly recycled paper or FSC), go to Felt***elli and do a good deed for the people of the South of th World. So also help the Mani Tese volunteers to not be bored, help publishing not to die and me to be able to continue to work in this wonderful industry! :-)

Ps: Mani Tese sta anche portando avanti una campagna a difesa della sovranità alimentare. Servono ancora tante firme entro la fine dell'anno. Per leggere ulteriori news e/o partecipare vai al link qui sotto o clicca sul banner qui di fianco nella colonna "Campagne Verdi". Grazie!
Ps: Mani Tese is also leading a campaign in defense of food sovereignty. We still need a lot of signatures by the end of the year. To read more news and / or participate go to the link below or click on the banner on the sidebar under "Green Campaign". Thank you!

http://www.change.org/it/petizioni/la-tua-firma-%C3%A8-indispensabile

mercoledì 5 dicembre 2012

Dicembre 2012: fine del mondo? / December 2012: the end of the world?

O fine del Dandaworld?
Or the end of the Dandaworld?

Ma che fine del mondo! Certo, per come lo stiamo trattando non possiamo sperare che duri molto al lungo. Ma probabilmente la seconda fine (quella di questo blog) è l’ipotesi più realistica!
What end of the world? Of course, the way we are treating the world with we cannot expect it to last much longer. But probably the second end (of this blog) is the more realistic hypothesis!

Non ci siamo, nemmeno le nuove tecnologie mi sono d’aiuto!
Dal mio ultimo post, che risale a più di due mesi fa, le mie speranze di ravvivare il blog con qualche racconto in più, grazie all’utilizzo di un tablet nuovissimo di zecca, sono svanite.
Non è certo colpa del tablet – che comunque a dire il vero non trovo molto comodo per scrivere articoli interi – ma è colpa del tempo. Stramaledettissimo tempo che passa senza lasciarti fiato. Ed io sono sempre più indaffarata con i miei impegni, lavorativi innanzitutto e poi associativi e di altra natura.
Neither new technologies are helping me!
Since my last post, which dates back more than two months ago, my hopes of reviving the blog with some more story, thanks to a brand new tablet, are gone.
It is certainly not the fault of the tablet – which in any case I do not really find very convenient to write entire articles – but it is the fault of the time. Damn! Time passes without allowing yourself to breath. And I'm more and more busy with my schedule, working first and then the volunteering associations and other.


Forse l’unica strada che mi resta è quella che ho sempre evitato. Cercare di utilizzare ogni post come un “tweet”, con poche parole, tante foto, tanti piccolissimi flash.
Il vero problema è che io amo da morire la scrittura. Mi son sempre dilungata, persino nei messaggi sms. Proprio non ce la faccio a esser breve.
Perhaps the only way left for me is that I have always avoided. It's about try to use any posts as a "tweet", a few words, lots of pictures, lots of tiny flashes.
The real problem is that I love you so much writing. I have always dwelt, even in text messages. Just can not do it to be brief.


Ma poi, sarà questa la strada giusta? Almeno ci provo.
But then, is this the right way? At least I'll try.

Chi mi segue sui miei profili personali di Facebook e Twitter ogni tanto mi vede comparire con qualche frase o qualche foto che riesco a scattare dal tablet. Ma sono davvero dei flash.
E flash siano. O il Dandaworld è destinato a tramontare.
Those who follow me on my personal profiles on Facebook and Twitter every time, see me appearing in a few sentences or a few pictures that I can take by tablet. But they are really only flashes.
And flashes they will be. Or Dandaworld is intended to sink.


Coloro che aspettano il seguito del racconto su Londra, dovranno aspettare: magari riuscirò più avanti a proseguire l’itinerario, così da essere in tema con la nuova stagione di viaggi.
In compenso vi lascerò qualche impressione dei miei fugaci weekend e vi lascerò degli spunti che mi verranno di volta in volta offerti dalla vita quotidiana. E speriamo che il mondo non finisca, perché altrimenti non avrò nemmeno modo di approfondirli con voi! ;)
Those who expect more about the story of London, will have to wait: maybe later I can to continue the route, so as to be in keeping with the new travelling season.
On the other hand I will leave you some impressions of my fleeting weekends and leave you some ideas that I will be offered from time to time from everyday life. And hope that the world isn't ending, because otherwise I will have no chance to deepen those ideas with you! ;)

martedì 4 settembre 2012

Settembre, novità, propositi e... / September, news, pledges and...

Che succede? Piove? L’estate sembra finita?
Lo so, avete perso l’entusiasmo e si ritorna a lavorare (chi un lavoro ce l’ha), un po’ coi musi lunghi… E poi anche Danda non scrive più sul suo blog!
Eh sì, avete totalmente ragione ma non vi ho detto che…  
What’s up? Is it raining? Is the summer over? 
I know, you’ve lost the enthusiasm and are returning to work – who’s got a job – , out of humour ... And then Danda no longer writes on her blog! 
Yes, you’re totally right, but I did not say that ...

Ho ricominciato a lavorare e a pieno ritmo, anche se questo per me è ancora un periodo di prova. E, sapete, quando c’è un lavoro di mezzo che si vuole a tutti i costi… be’ non c’è altro impegno che tenga! Ovvio, che però non mi sono dimenticata di voi e di tutti i vostri commenti incoraggianti che con molta sorpresa ho trovato alla pubblicazione del mio primo post su Londra. Grazie ancora siete meravigliosi!  
I started to work at full pace, although for me this is still a trial period. And you know, when there is a job you want at all costs ... well, there is no other commitment that you can take! But obviously I haven’t forgotten you and all your encouraging comments that with a great surprise I found after my first post on London. Thanks again you are wonderful!

Tuttavia dovete anche sapere che, nonostante il mio tempo libero sia sempre meno, dovrei forse riuscire a recuperarne un po’. Vi spiego come.  
However, you must also know that though my free time is less and less, I might be able to find a bit of it. I'm explaining how. 

Quando il lavoro si svolge per tutto il giorno al computer, seduti fissi a una scrivania, la voglia, poi, di rimanerci per scrivere un post si è ormai dileguata.
Da qualche tempo desideravo avere qualcosa che mi permettesse di scrivere lontano dalla scrivania e magari anche in giro su treni, autobus…
Questo mio desiderio si è avverato grazie ad una clamorosa (lo è perché normalmente non mi succede mai) vincita ad un concorso offerto dalle Poste Italiane per chi utilizza la prepagata per i propri acquisti. A casa pochi giorni fa mi è arrivato un meraviglioso tablet che, quindi, mi permetterà di essere più presente sul blog e sui vari social network!  
When you work out all day at the computer, sitting fixed at a desk, the desire to stay there again to write a post disappears. 
For some time I wished something that would allow me to write away from my desk and maybe even on trains, buses ... 
My wish has come true thanks to a sensational – it is, because it not normally ever happens to me – winning at a contest offered by the Italian Post for those who use the pre-paid card for their purchases. At home a few days ago I received a wonderful tablet that, therefore, allows me to be more present on the blog and on various social networks! 


Contenti? Io sì! :)
Bene, detto questo, arriviamo a ciò che mi preme dirvi all’inizio di questa settimana.  
Happy? I do! :) 
Well, having said that, come to what I would like to tell you earlier this week. 

Restando in tema con la Gran Bretagna, sappiate che da ieri è partita la National ZeroWaste Week, promossa in prima linea dal blog My Zero Waste di Rachel Strauss e della sua famiglia. Sono ormai ben cinque anni che in questo periodo sempre più britannici virtuosi s’impegnano in qualche proposito utile a ridurre la produzione dei rifiuti. Quest’anno il tema è “fare una sola cosa in più”.
Staying on the theme with Britain, you know that yesterday the National ZeroWaste Week started, promoted at the forefront from the blog My Zero Waste by Rachel Strauss and her family. It is now five years that, at this time, more and more virtuous British engage themselves in some useful purpose to reduce the production of waste. This year’s theme is “do one thing more.”

E io cosa c’entro? Sì, è vero che a Londra ci ho lasciato il cuore e da quel giorno che ho messo piede in terra britannica, mi sento un po’ inglese anch’io. Ma non è bastato questo… qualche angelo buono ha deciso di coinvolgermi in questa campagna, invitandomi tramite la pagina di Facebook dell’evento a unirmi a loro con un mio buon proposito…  
And what have I to share with them? Yes, it is true that there in London I left my heart and from that day I set foot on British soil, I feel a bit English too. But this was not enough ... some good angel has decided to involve me in this campaign, inviting me through the Facebook page of the event to join them with one of my pledge ... 

Mumble mumble… ho pensato e ripensato a lungo a cosa potessi fare di meglio per evitare di fare rifiuti che non possono essere riciclati in qualche modo. Chi mi conosce da tempo già sa che pratico il compostaggio domestico, che riciclo il più possibile e correttamente quanto riciclabile, compro alla spina o sfuso, evitando il packaging eccessivo, uso sportine e contenitori riutilizzabili per la spesa e produco molte cose in casa (yogurt, impasti per pizze e crostate e, in alcuni periodi, anche il pane). Inoltre alcuni angoli della mia casa sono dedicati al temporaneo stoccaggio di oggetti, imballaggi e altre cose non riciclabili, in attesa di essere riconvertiti creativamente ad un nuovo uso.  
Mumble mumble ... I thought and thought long about what I could do more to avoid waste that can't be recycled in some way. Anyone who knows me since a long time, knows that I already practice home composting, recycle as much as possible, buy stuff on tap or in bulk, avoiding excessive packaging, use reusable containers and bags and produce a lot of things at home (yogurt, dough for pizzas and pies, and in some periods, even the bread). In addition, some corners of my home are dedicated to the temporary storage of objects, packaging and other not-recyclable things, waiting to be creatively converted to a new use. 

Quindi, cosa fare durante questa settimana? Una nuova sfida a zero rifiuti? Cercare di riutilizzare gli avanzi del cibo e minimizzare gli sprechi? Ripensare ad alcuni consumi e cercare di trovare delle alternative? Come migliorare ancora la riduzione dei rifiuti?  
So, what to do this week? A new challenge to zero waste? Try to reuse leftovers of food and minimize waste? Reconsider some consumptions and try to find alternatives? How to improve waste reduction more?

Non sono riuscita a trovare un’idea originale… quindi sarà una settimana “work in progress”. Qualsiasi cosa sarà fatta e pensata nell’ordine di evitare di fare rifiuti cercando di postare idee e suggerimenti su Twitter e Facebook per l’occasione, tablet alla mano! ;)  
I could not find an original idea ... so it will be a “work in progress” week. Whatever will be made and designed in order to avoid to waste, trying to post ideas and suggestions on Twitter and Facebook for the occasion, tablet in hand! ;)

Intanto voglio svelarvi chi mi ha invitato a prendere parte all’iniziativa:  
Meanwhile I want to reveal you who invited me to take part in the initiative:

Almost Mrs Average and me @ the perfect location! ;)

Ta-daaaaaa!!!
Sì, sì, è proprio lei, Almost Mrs. Average, alias Karen Cannard, la meravigliosa nota blogger del Suffolk, che ho incontrato a Londra e conosco virtualmente da almeno sei anni. Anni in cui ho scritto e commentato sul suo blog “The Rubbish Diet”.
Un nome strano per un blog che mi ha incuriosito e affascinato sin dal primo momento e che mi ha spinto a scrivere in due lingue sul mio blog, proprio per condividere i nostri intenti.
Ta-daaaaaa! 
Yes, yes, it is she, Almost Mrs Average, aka Karen Kannard, the wonderful well-known blogger in Suffolk, I met in London and I know virtually at least since six years, during which I have written and commented on her blog “The Rubbish Diet”. A strange name for a blog that has intrigued and fascinated me from the first moment and that prompted me to write in two languages on my blog, just to share our intent.

Karen è sempre stata accogliente e si è sempre mostrata attenta ai problemi nostrani causati dalla gestione dei rifiuti. Di persona è stata sorprendentemente affettuosa, l’avresti scambiata per un’italiana vera e propria sotto quest’aspetto, e quando a Londra ci siamo incontrate, ci siamo riconosciute da lontano e ci siamo abbracciate come se fossimo care vecchie amiche da anni! Abbiamo, poi, camminato e chiacchierato per ore (di rifiuti sì ma soprattutto delle nostre vite), sotto uno stupendo e insolito sole londinese.
È bellissimo sapere che un’amicizia può nascere anche non conoscendosi di persona e può rafforzarsi attraverso una comunicazione sincera, sia pur in forma virtuale. Basta essere quelli che si è e Karen è una splendida persona, non avevo dubbi! Una formidabile mamma, impegnatissima su tutti i fronti, interessata a mille cose, creativa, allegra e generosa!  
Karen has always been friendly and has always shown attentive to the problems caused by our own waste management. In person she was surprisingly affectionate, for you would have mistaken her for a real Italian, and when we met in London, we recognized ourselves from a distance and we hugged like we were dear old friends for years! We then walked and chatted for hours – yes, about waste but most about our lives –, in a beautiful and unusual sun in London. 
It’s great to know that a friendship can be born even not knowing the person and can be strengthened through a sincere communication, albeit in a virtual form. Just be who you are and Karen is a wonderful person, I had no doubt! A formidable mother, busy on all fronts, interested in many things, creative, cheerful and generous!

Vi racconterò dove siamo state. Un posto che non tutti quelli che sono stati a Londra conoscono. Intanto, andatevi a leggere sul suo blog cosa sta combinando in questa settimana, nella sua cucina invasa da stoviglie e apparecchi che non usa. Lei sì che ha le idee chiare ed è sempre di grande ispirazione. Dai, su, un piccolo sforzo con l’inglese ci fa bene. Vero Karen? ;)
I’ll tell you where we were. A place that not all those who were in London know. In the meantime, pop on her blog and read what she’s up this week in her kitchen overrun with dishes and unused appliances. Sure she has clear ideas and she is always a great inspiration. Come on, a little effort with English is good for us. Isn’t it, Karen? ;)

domenica 19 agosto 2012

“Where’s Danda?” (parte prima / part one)

Where's Danda?
Immagino ve lo siete chiesto più volte durante tutta l’estate. Be’ sono stata di solito qui, dietro questo monitor, tranne che per cinque meravigliosi giorni trascorsi proprio in quello che per questa estate è stato “l’ombelico del mondo”… esatto, Londra!
I guess you’ll ask yourselves several times throughout the summer. Well I was usually here, behind this monitor, except for five wonderful days spent precisely in what this summer was “the navel of the world” ... precise, London

@ London!!!
Mi sarebbe tanto piaciuto esserci per i noti giochi olimpici, ma per evitare i prezzi esorbitanti, io e il mio compagno abbiamo approfittato di un buon pacchetto offerto da una nostra cara amica tour-operator e abbiamo preso il volo durante i primi giorni di luglio, respirando allo stesso modo un’aria davvero speciale, quella dei preparativi ai giochi, che si è mescolata al fascino, a me fino ad allora sconosciuto, di quella stravagante e movimentata metropoli nord-europea.
I would have liked to be there for the Olympics, but to avoid the exorbitant prices, I and my companion took advantage of a good offer by one of our dear friend, who’s a tour operator. Then we flew during the first days of July, breathing the same so very special air of the preparations for the games, mixed with the charm –hitherto unknown to me– of that strange and eventful northern European city.

Sì, non ci ero mai stata a Londra e, quando lo confessavo, tutti mi rispondevano con una faccia meravigliata “no, devi assolutamente andarci!”
“Ok, quando potrò” rispondevo io, ma come tutte le cose che si vogliono fare da tanto, e non si sa mai da dove cominciare o quali risorse tirar fuori, questo desiderio è rimasto chiuso nel cassetto. Finché un giorno mi arriva una telefonata sospetta… quella della mia amica che mi chiede dettagli su come organizzare il viaggio… e io “quale viaggio?”. E così Paolo (alias Irish, per chi già ha letto di lui in questo blog), si è visto costretto a svelarmi la bellissima sorpresa, che sarebbe stata il suo regalo per il nostro sedicesimo anniversario!
Yes, I had never been in London and, when I admit it, all they responded with a surprised face “no, you absolutely must go!” 
“Ok, when I can,” I replied, but like all things you want to do so, and you never know where to start or what resources to bring out, this desire remained closed into the drawer. Until one day I received a suspicious phone call ... that’s my friend asking me details on how to organize the trip ... and I “what a journey?” And so Paolo (aka Irish, for those who already read about him in this blog), was forced to reveal to me the wonderful surprise that was his gift for our sixteenth anniversary!

Da lì ho cominciato a fantasticare, fermandomi, però, a tirar fuori dal cilindro del mio computer una mappa particolare di Londra, la “Green London”, che avevo salvato in una delle mie peregrinazioni sul web. Eppure la meta mi ha sempre incuriosita tantissimo…
Purtroppo sono stata presa dalla confusione della mia realtà lavorativa (o meglio non-lavorativa), sospesa tra invio curriculum, ricerca di lavoro, burocrazia inutile e cose del genere, tutto ciò che mi ha tenuto lontano dal blog fino ad ora.
From there I began to fantasize, stopping, however, to pull out of the hat of my computer a particular map of London, the ‘Green London’, which I had saved during one of my wanderings on the web. But the goal has always intrigued me a lot ... 
Unfortunately I was taken from the confusion of my work situation (or rather non-working), suspended between sending resumes, job search, unnecessary bureaucracy, and things like that, all that kept me away from the blog until now.

Paolo, fortunatamente già stato nella tanto da me agognata Londra, ha cominciato subito a farsi prendere dall’organizzazione. Tirate fuori tutte le guide dei musei già in suo possesso, i ritagli da numerose riviste di viaggi, una guida con cartina (un po’ più dettagliata della mia) e qualche altra guida rimediata in allegato ai quotidiani o al mercatino dell’usato, si è messo a studiare di sana pianta tutte le sere e i weekend a disposizione. Ogni tanto io buttavo un occhio, mentre lui prendeva appunti.
Paolo, fortunately been in the much coveted-for-me London, began at once to get caught by the organization. Pull out all the museum guides already in his possession, the number of clippings from travel magazines, a guide with a map (a bit more detailed than mine) and some other guides remedied at the charity-shop or annexed to the newspapers, he studied every night and weekends available. Every time I threw one eye, while he took notes.

Quando però ci siamo trovati a sole due settimane dalla partenza, ci siamo obbligati a restare la sera dopo cena a tavolo a studiare nel dettaglio i nostri movimenti. Ci siamo procurati un taccuino (di carta riciclata, ricevuto in omaggio nel corso frequentato a Fa’ La Cosa Giusta 2011), un po’ di piccoli post-it, un pennarello e abbiamo cominciato a segnare sulla cartina, classificati per colori, dapprima tutti i musei, i monumenti e le tappe obbligatorie che sono segnate in tutte le guide, quelle per intenderci, che uno suppone già di conoscere grazie alle foto dei libri d’inglese di scuola. Poi i luoghi d’intrattenimento: pub famosi, ristoranti per le nostre tasche e per le nostre esigenze, punti di partenza per i tour in battello, mercatini, negozi di musica, parchi e luoghi di spettacolo. Sembrava dovessimo stare un’eternità, per quanti luoghi abbiamo segnato! Ma era tutto rigorosamente calcolato considerando orari e tempi di percorrenza, almeno apparentemente.
But when we had only two weeks until departure, we forced ourselves to remain in the evening after dinner to the table studying in detail our movements. We got a notebook –recycled paper, received for free at the cooking class attended at ‘Do The Right Thing’ 2011–, a little small post-it notes, a pen and started marking on the map, classified by colour, first of all museums, monuments and milestones that are marked mandatory in all the guidebooks, those ones that everybody already supposed to know, thanks to photos in the English school books. Then the places of entertainment: famous pubs, restaurants for our pockets and our needs, embarking points for tours by boat, markets, music shops, parks and other places of entertainment. It seemed an eternity we were staying, for how many points we marked! But it was all strictly determined by taking schedules and travel times, apparently.

Non dimentico di dire che prima di tutto ciò avevo dato un’occhiata al blog di Carmine, Turismo Lento e avevo chiesto lumi alla gentilissima Maria, blogger di The Indie Handmade Show, che a Londra ci vive, fortunata lei, che mi ha suggerito di visitare alcuni parchi, quartieri e mercatini oltre a quelli che lei chiama i “must see”. Sono riuscita a visitarne solo una parte, ma sono veramente contenta di aver avuto questi suggerimenti che non è facile trovare sulle classiche guide. Grazie ancora Maria!
I do not forget to say that first of all I had glanced at Carmine's blog, “Turismo Lento” and had requested guidance from the gentle Maria, blogger of “The Indie Handmade Show”, who lives in London, lucky her, and suggested to visit some parks, neighbourhoods and markets as well as what she calls the ‘must see’. I was able to view only a part of them, but I’m really glad I had all these suggestions, which is not easy to find guides on the classic. Thanks so much again Maria! 

Insomma, preparata la cartina, il nostro diario di viaggio e, ovviamente i bagagli con tutta la documentazione, ci siamo ritrovati in men che non si dica a volare sulla Manica, partendo da un’Italia bollente e atterrando sotto uno strato di nuvoloni grigi che nascondevano il verde brillante delle campagne nei dintorni di Gatwick.
E cosa potevamo aspettarci? Del resto lo dicono tutti che a Londra piove sempre! Ma noi eravamo ben contenti di esserci lasciati alle spalle i quasi 40° nostrani!
In short, prepared the map, our travel diary and of course our luggage with all the documentation, we found ourselves in less than no time to fly the English Channel, from a boiling Italy, landing under a layer of gray clouds that hid the bright green of the countryside around Gatwick. 
And what could we expect? Besides, everyone says that it always rains in London! But we were happy to be left behind the nearly 40 ° C of Italy!

 

Questo racconto va per le lunghe.
Sia chiaro, non ho proprio la minima intenzione di tediarvi con un ennesimo racconto di viaggio, come quelli che si leggono sulle riviste di edicola o che si vedono in certi programmi televisivi.
Ma ho proprio delle cose particolari da dirvi, cose che non leggerete altrove e che forse solo Danda, col suo punto di vista “green” può vedere.
E poi a Londra ho incontrato finalmente una persona davvero speciale… non ve la voglio svelare subito!
So che piano piano tornerete a leggere questo blog! Io vi aspetto!!! ;)
This story is long enough. 
Let me be clear, I have just the slightest intention to bore you with yet another tale of travel, such as those you can read on newsstand magazines or you can see in some television programs. 
But I really have many fancy things to say, things that you’ll not read elsewhere, and that perhaps only Danda, with her ‘green’ point of view can see. 
And then in London, I finally met someone very special ... you don’t want to disclose it now! 
I know that slowly you’ll come back to read this blog! I’ll await you! ;)

sabato 11 agosto 2012

Coming back soon...



Heilà, ci siete? Non mi dite che siete tutti in vacanza!
Io, sì, ci sono, anche se non sembra e non sono in vacanza. Proprio per questo non aggiorno il blog da maggio.
Poi vi spiegherò. Ho tante, troppe cose da raccontarvi! Mi serve organizzare un attimo le idee.
Intanto, vi suggerisco di dare un'occhiata ai miei vecchi post.
Il mio blog ha alle spalle ben cinque anni di pubblicazione post, quindi, consiglio a chi si è affacciato qui da poco di scorrere nella lista dei miei post e trovare qualche titolo interessante, oppure andare a sbirciare fra i tag sempre qui a destra. Potreste trovare un qualcosa di utile ed ecologico per l'estate, un suggerimento per un weekend da organizzare all'ultimo minuto, un proposito per l'autunno che si avvicina o un consiglio per fare una bella lettura...
In questo modo vi terrete sintonizzati col Dandaworld... a presto e buon Ferragosto, visto che manca poco! ;)


Hey, are you there? Do not tell me you're all on holiday!
Yes, I'm here, even if it seems I'm on holiday. I'm very busy and this is precisely why I do not update the blog since May.
Then I will explain. I have many, many things to tell you! I need a moment to organize ideas.
Meanwhile, I suggest you take a look at my old posts.
My blog looks back five years of publication, therefore, I suggest to those who are facing here just now to scroll through the list of my old posts and find some interesting titles, or go look at tags still on the right bar. You might find something useful and environmentally friendly for this summer, a suggestion for a weekend to organize last minute, one for the autumn approaching, or a suggestion for a nice reading...
In this way you will keep tuned with Dandaworld... So see you soon and have a happy Mid-August, since it's coming! ;)


domenica 27 maggio 2012

L’estate… in tutti i sensi/ Summer… in every sense

un souvenir da Ravenna
/ a memento from Ravenna

Questo cuoricino è un gadget fatto a mano con materiali riciclati, ricordo di “Coltiviamo un’Altra Economia” che si è svolto lo scorso weekend a Ravenna (vi racconterò di quest’evento nel prossimo post, abbiate fiducia). È dedicato a Chicco, di cui avete letto sicuramente nei precedenti post.
This little heart is a gadget made by hand with recycled materials, memento of “Let’s Grow Another Economy” which was held last weekend in Ravenna (I will tell you of this event in the next post, trust me). It is dedicated to Chicco, surely you read in the previous posts.

Chicco non ce l’ha fatta. Era malato e la sua situazione era peggiorata fino al decesso due settimane fa circa. Questa brutta notizia mi ha rattristata parecchio ma per fortuna ho saputo che Spillo, l’altro piccolo di gazza, ha reagito meglio e con l’aiuto di MARICLA, ha imparato a mangiare da solo ed è cresciuto. Dovrebbe essere liberato in questi giorni ed io aspetto sue notizie. Speriamo bene!
Chicco passed away. He was ill and his situation worsened until his death two weeks ago. This bad news saddened me a lot but luckily I found out that Spillo, the other little magpie, reacted better and with the help of MARICLA, has learned to feed himself and grew. It should be released in these days and I’m waiting news. Let’s hope so!

Questa mattina, grazie al tempo finalmente favorevole, sono stata a fare dei lavori in giardino e mi sono goduta il sole e i cinguettii continui di piccole cinciallegre e merli. Di questi ultimi abbiamo proprio una bella famigliola che ci viene a fare visita: spesso il merlo cerca cibo nel nostro giardino e lo imbecca ai due piccolini, ancora grigi e punteggiati ma in grado già di volare. Questi due lo seguono a saltelli oppure a volte si avventurano coraggiosi da soli. Si vede che sono ancora inesperti, non scappano subito alla nostra vista, anzi a volte ci osservano immobili! Probabilmente qualcuno ha detto loro che non faremo mai del male! :)
Tant’è che oggi papà merlo è stato più temerario del solito e mentre ero a rinvasare alcune piante, è sceso ad un metro da me e si è messo a beccare i lombrichi che avevo scartato via dal compost, girandosi a guardarmi ogni tanto e salutandomi con uno stridulo “ciu”. Poi via, col becco pieno di prede!
This morning, thanks to favorable weather at last, I was out of work in the garden and I enjoyed the sun and the constant chirping of small tits and blackbirds. Of the latter we have really a nice little family that comes to visit: the male blackbird is often searching for food in our garden and gives it to his two little ones, which are still gray and speckled but already able to fly. These two hop to follow him, or sometimes they are just brave enough to venture out. You can see they are still inexperienced, do not run away quickly from us, in fact sometimes they stay to observe us! Perhaps someone has told them that we will never hurt! :)
So much that today that Dad blackbird was more reckless than usual, and while I was repotting some plants, he fell a meter from me and began to peck the worms that I dropped out of the compost, turning to look at me every now and saying goodbye with a shrill “ciu”. Then away with his beak full of prey!


È proprio bello poter vedere intorno la natura che fa il suo corso: il nespolo con un carico di frutti, quest’anno maggiore del solito; le rose che esplodono in colori vibranti; le lucertole che attraversano di tanto in tanto sotto il sole; le graminacee che ondeggiano fra i mille fiori lilla dell’acetosella e le violette del pensiero che persistono nonostante il maggio inoltrato!
It is nice to see around that nature takes its course: the medlar tree loaded with fruit this year more than usual; roses exploding in vibrant colors; lizards crossing from time to time under the sun, the grasses that sway among the thousand lilac flowers of common wood sorrel and pansies that persist despite the late May!

Forse quest’anno riusciamo anche ad avere un discreto praticello di trifogli e un piccolo raccolto dal mio orto nei vasi. Quest’anno mi sono munita in anticipo di terra, ho tirato fuori un po’ di compost, e passato in revisione tutti i semi avanzati dallo scorso anno. Quindi, dal mese di marzo (grazie alla bellissima attrezzatura regalatami da Paolo a Natale) ho seminato radicchi vari, stridoli (tipica erbetta che si usa in cucina qui in Romagna), zucchine, pomodori (ci riprovo!) e basilico. Dall’anno scorso sopravvivono rughetta selvatica e prezzemolo.
Maybe this year we can also have a fairly small field of clovers and a small harvest from my garden in pots. This year I provided in advance myself with ground, pulled out some compost, and passed in review all seeds in surplus from last year. Then, in March – thanks to the wonderful equipment given to me by Paolo at Christmas – I planted different radishes, sculpit – a traditional herb used for cooking here in Romagna –, zucchini, tomatoes – we try again! – and basil. Wild rocket and parsley are surviving since last year.


la mia nuova attrezzatura da giardino
/ my new garden tools 
radicchi, stridoli e una piantina di zucchine
/ radishes, stridoli and a little plant of zucchini

piante di pomodori e ancora zucchine
/ tomatoes and zucchini plants again 

piccoli germogli di basilico
/ little sprouts of basil


Poi una cara amica dell’Ippocampo, ci ha regalato una bella piantina di more, che si è adattata molto bene ed ora sta crescendo rapidamente. L’ho piantata in un bel vaso grande assieme ad un girasole. Diciamo che i due fanno a gara a chi cresce di più!
Then a dear friend from Ippocampo, gave us a nice plant of blackberries, which has adapted very well here and is now growing rapidly. I planted it in a beautiful large vase with a sunflower. I think that the two are competing to see who grows more!


tra le more e il girasole chi crescerà di più?
/ between blackberries and sunflower
who will grow more?


Non contenta, dal mio fruttarolo di fiducia ho comprato due piantine aromatiche, una di menta e una di timo. Hanno un profumo strepitoso e oggi ho rinvasato anche quelle.
Not satisfied, from my trusted greengrocer I bought two aromatic plants, a mint and thyme. They smell amazing and today I repotted those too.

Infine ho rinovato un po’ la terra in una fioriera dove ho piantato (forse un po’ in ritardo), semi regalati dalla mia cara amica Ele che sono un po’ particolari, perché aiutano la vita degli “insetti utili”. Speriamo che diano in tempo un po’ di colore al giardino!
Finally I renovated the ground in a flowerpot where I planted flower seeds – perhaps late –, donated by my dear friend Ele. They are a bit special, because they help the lives of “beneficial insects”. We hope that in time they’ll give color to the garden!

Insomma, sono un po’ stanca ma soddisfatta. Il giardino con tutti i suoi suoni, colori e profumi, mi fa stare meglio. Ultimamente di cose tristi ne stanno succedendo.
Speriamo che l’estate arrivi, in tutti i sensi!
In short, I’m a bit tired but satisfied. The garden, with all its sounds, colors and scents, makes me feel better. Lately many sad things are happening.
So we hope that the summer will arrive soon, in every sense!


P.s.: a presto con il racconto dell’evento ravennate! / See you soon with the story of the event in Ravenna! ;)

domenica 13 maggio 2012

Fioriscono le iniziative… / Initiatives blooming…

… in piena primavera (anche con questo tempo pazzo)! Ma prima di aggiornarvi, vi metto al corrente di quel che è successo in questi giorni.
... in the middle of spring – even with this crazy weather –! But before updating, I want to let you know what happened during those days. 


Vi avevo lasciati con la storia di Chicco, che incredibilmente ha avuto un suo seguito: due giorni dopo il salvataggio del piccolo di gazza, ci siamo ritrovati a salvare anche il secondo piccolo della coppia, che ormai credo sia andata via, non avendo potuto far nulla per accudire i due pulcini del loro nido. Difatti, il secondo (Spillo), si è salvato per mano mia, prima dal pericolo della strada, dove era caduto e poi dalle grinfie di ben due gatti, stavolta! Per il salvataggio (non semplice, essendo il secondo più vivace, lo vedete dalla foto che non son riuscita a scattare) abbiamo operato con le stesse modalità, portando il secondo piccolo al Centro di Recupero Animali Selvatici, gestito dall’associazione onlus MARICLA.
Ho approfittato così di sapere come sta Chicco, il quale non era lì perché portato via per i controlli. Poverino, ha una malattia della pelle. Forse per il troppo prurito i due piccoli si sono mossi troppo nel nido e sono caduti. Speriamo che grazie alle cure dei volontari possano tornare a fare i loro primi tentativi di volo!
Intanto cercherò di sostenerli e continuerò ad informarmi sulla loro salute.
I left you with Chicco's story, which incredibly had a following. Two days after the rescue of the little magpie, we ended up saving the second smallest of the pair, which I think is now gone, having been unable to caring for the two chicks in their nest. In fact, the second (Spillo), was saved by my hand from the danger of the road, where he fell, and then from the clutches of two cats, this time! To rescue him – not easy, being the second most lively as you can see from the photos which was not able to shoot – we operated the same way, taking the second smallest to the Wildlife Recovery Centre, run by the non-profit organization MARICLA.
I took advantage of it to know how Chicco was. He was not there because they took away him for controls. Poor chick, he has a skin disease. Perhaps too itchy for the two little magpies, which fell for it from the nest. We hope that through the efforts of volunteers they can return to make their first attempts at flying!
Meanwhile I will continue to support and inform about their health.

Tra le tante cose di questo periodo movimentato mi sono persa la consueta edizione annuale di “Ecomia”, durante la quale ci sono state varie iniziative alle quali ha partecipato anche Mani Tese con la vendita di abbigliamento, oggetti e accessori second-hand.
Among the many things of this eventful period, I lost the usual annual edition of “Ecomia”, during which there were various initiatives to which Mani Tese attended with the sale of second-hand clothing items and accessories. 




Mi sono, poi, persa la “Notte Verde” di Forlì (potete leggerne qui). Un evento a cui non dovevo mancare, come creativa col pallino della eco-sostenibilità! Ci di voi ci è stato? Raccontatemi nei commenti!
I then lost the “Green Night” of Forlì (you can read here). An event that I should not be missed, as creative hooked with eco-sustainability! Did you join it there? Tell me in your comments! 
Questa domenica, poi, era dedicata agli appassionati della bicicletta e dell’aria pulita. Anche qua tante iniziative organizzate dalla UISP di Rimini e dalla gran parte delle associazioni amanti della bici e dello sport. Peccato che il tempo non sia proprio adatto… chissà com’è andata!
Then this Sunday was dedicated to fans of cycling and clean air. Here, too many initiatives organized by UISP of Rimini and the other many bike and sport associations. Unfortunately the weather is too bad today ... I wonder how it went!

 

Non so quante cose mi sono persa ancora, ma non mi perdo d’animo, il bello deve ancora arrivare!
I do not know how many things I also missed, but I do not lose heart, the best is yet to come!


Il prossimo weekend è da trascorrere assolutamente tutti a Ravenna, dove si terrà la prima edizione di “Coltiviamo un’Altra Economia”, festa del commercio equo e dell’economia solidale!
Questa non potrò assolutamente perdermela, perché dal venerdì sera alla domenica sarà un susseguirsi di spettacoli, seminari, concerti, laboratori, incontri, passeggiate, cene, sfilate, tutto condito con giochi, aste, sfilate e… baratto! Scaricate il programma!
Be’ forse non vi ricordate bene la Fiera del Baratto a cui ero stata qualche tempo fa, andatelo a rileggere per capire l’entusiasmo con cui sono tornata quella volta da Ravenna. Ebbene sì, il “Villaggio Globale” di Ravenna è sempre il promotore di questi fantastici eventi, forte di un’unità di menti creative e piene di positività. Quest’anno ci voglio tornare e voglio conoscerle meglio per lasciarmi contagiare da questa bellissima ondata di cambiamento!
The next weekend is to spend absolutely all in Ravenna, where he held the first edition of “Let's Grow Another Economy”, the feast of fair trade and solidarity economy!
This I can’t definitely miss it, because from Friday evening to Sunday there will be a succession of shows, seminars, concerts, workshops, meetings, walks, dinners, parades, all seasoned with games, auctions, fashion shows and ... swop! Download here the schedule!
Well, perhaps you don’t remember well the Swop Fair where I was some time ago, go and read it again to understand the enthusiasm with which I came that time from Ravenna. Yes, the “Global Village” in Ravenna is always the promoter of these great events, creative and full of positivity great minds united. This year I want to go back there to know more about them to let me be influenced by this great wave of change! 


Ci vediamo lì?
Lo spero. Altrimenti restate sintonizzati con i prossimi appuntamenti di giugno!
See you there?
I hope so. Otherwise, stay tuned with the upcoming June!

sabato 5 maggio 2012

Il salvataggio di Chicco / Saving Chicco




È sabato, tarda mattinata, io sono a casa, al computer nonostante fuori ci sia una giornata più che estiva. Il cinguettare allegro degli uccellini non mi distoglie da quell’aggeggio ipnotico, se non fosse per l’incessante verso più gracchiante di alcune gazze, sicuramente appollaiate su uno degli alti pini che circondano la nostra casa.
Torna il mio compagno dal lavoro, è quasi mezzogiorno e fra poco ci metteremo all’opera per preparare il pranzo. Mentre ci raccontiamo le cose successe in mattinata mi viene spontaneo dirgli: “Senti che caciara quelle gazze!”. Effettivamente tutto quel crat-crat mi stava facendo preoccupare, anche perché gli animali sono molto iper-sensibili agli sconvolgimenti del clima e della terra… ma subito Paolo (alias Irish) mi tranquillizza: “Ma no, è che fuori c’è un pulcino di gazza caduto nel giardino dei nostri vicini”.
“Ah ecco perché!” ma tutto questo non mi tranquillizza affatto, anzi corro fuori a vedere dove sia.
Eccolo “Chicco!” (lo chiamo istintivamente io), è per terra, impaurito, sull’erba del giardino dei vicini accanto al muretto che lo separa dal nostro. Le gazze papà e mamma saltano da un ramo all’altro dei pini, in alto, strillando “crat-crat-crat” in continuazione.
Allora scatta l’operazione salvataggio.
C’è da dire che la nostra zona è molto popolata da gatti. Una gatta nel nostro stabile, una del vicino dov’è caduto il cucciolo di gazza, due gatti dei nostri dirimpettai e poi ci sono spesso altre visite, dato che nella strada c’è proprio tutta una famigliola di gatti più o meno accuditi.
Quindi prima di tutto bisogna tener d’occhio il piccolino, che non venga assalito da nessuno di quei gatti. I nostri vicini, momentaneamente assenti, non ci possono essere d’aiuto.
Allora proviamo a vedere come far andare il piccolo più in vista di modo che i genitori lo possano vedere dall’alto.
Prendiamo un ramo un po’ lungo e proviamo a spingerlo ma lui si ripara sotto un cespuglio. Cerchiamo di chiamarlo fuori offrendogli dell’avena ma lui niente, saltella un po’, non è in grado di volare e si rifugia sotto le foglie. Nel frattempo non riusciamo a capire se i genitori hanno capito dove sia, perché Chicco non si fa molto sentire, ogni tanto emette uno “squit” a cui rispondono i loro richiami allarmati.
Insomma, dopo vari tentativi riusciamo a farlo salire su quel ramo e pian pianino lo portiamo dalla parte nostra. Lo riposiamo per terra e io prendo dei lombrichi dal mio compost e cerco di imboccarlo. Ne mangia due, poi non ne vuole più. Immagino che i genitori avessero dei bocconi molto più buoni!
Allora decidiamo di chiamare il Centro per il Recupero degli Animali Selvatici che non è molto lontano da casa nostra. Cerchiamo il telefono su internet e mi risponde una persona a cui spiego per filo e per segno la situazione. Mi viene così spiegato che il piccolo può essere caduto a causa delle grosse folate di vento e che raramente le gazze scendono per terra. Esse, poiché molto diffidenti, non sono in grado di accudire i loro piccoli dopo che sono caduti, come invece fanno per esempio i merli. Però i loro richiami è per dare loro istruzioni su come mettersi in guardia. I piccoli non conoscono i loro predatori! Quindi, col pericolo dei gatti c’è il rischio che questo piccolo di gazza non abbia molte speranze di sopravvivere.
Allora ci informiamo su cosa fare e ci sono due possibilità. O provare a mettere il piccolo in una zona lontano dai gatti, in alto, in modo che possa essere raggiunto dai genitori o portarlo al Centro di Recupero.
Sinceramente mi si è stretto il cuore! Abbiamo provato quindi a metterlo su un ramo alto della grande magnolia nel nostro giardino, ma il tempo di tornare in casa a preparare qualcosa, Chicco, che cercava con dei saltelli di salire più su, richiamato da mamma e papà, si è ritrovato di nuovo a fare un ruzzolone per terra. Fortunatamente me ne sono subito accorta. Era andato a finire sulla strada!
Ho allarmato Paolo che è venuto ad aiutarmi a riportarlo in giardino. Incontriamo la nostra dirimpettaia che ci fa sapere che il piccolino era caduto già dalla sera precedente, Tanto è vero che aveva chiuso i suoi due gatti in casa.  
Insomma, il tempo di mangiare qualcosa nervosamente in attesa che il Centro fosse riaperto al pubblico, abbiamo deciso a malincuore di portarlo lì, anche perché, messo momentaneamente in un cesto per le potature del giardino, Chicco stava finendo di diventare preda della micia che abita nel nostro stabile!
Così, con l’eco dei richiami dei suoi genitori (che l’esperto mi faceva sapere, avranno certamente un secondo pulcino da accudire) Chicco è partito in una grande scatola con buchi, rivestita sul fondo di foglie, verso una nuova casa, dove lo accudiranno e lo preserveranno finché non sarà in grado di badare a se’ stesso da solo. Lì ci sono degli “angeli” che salvano ogni giorno gli animali dai pericoli. E sembra incredibile di sapere che intorno ad una zona tanto urbanizzata come Rimini, vi siano così tanti animali selvatici!
Un piccolo storno, stesso destino di Chicco, era già in attesa di cure. E poi abbiamo visto altri amici: un capriolo salvato da poco, tante altre specie di uccellini, rapaci (in voliere separate) e… un’altra gazza! Quest’ultima era su un ramo appollaiata (chissà qual era la sua storia) e ha catturato la nostra meraviglia per una curiosità: stando a contatto con gli esseri umani ha imparato a dire “ciao”! Noi l’abbiamo sentita con le nostre orecchie! Incredibile! Chissà se anche Chicco imparerà a “parlare”!
Fatto sta che mi mancherà un sacco. Siamo stati poco tempo assieme e già mi ci sono affezionata a quel suo “squit” e ai suoi occhioni neri…
Ciao Chicco, speriamo che ti troverai bene e speriamo di venire a trovarti un giorno o, meglio, vederti volare nei cieli liberamente!!!



It’s Saturday, late morning, I’m at home, at my computer despite out there is more than a summer day. The cheerful chirping of birds don’t take me away from that hypnotic thing, if not for the incessant cawing of a few to more magpies, surely perched on one of the tall pines that surround our home.
My companion is back from work, it’s almost noon and soon we will work to prepare lunch. While we tell about the things that happened in the morning I spontaneously say: “Listen to that racket of magpies!” Actually all that “crat-crat” makes me worry, because animals are very hyper-sensitive to disruption of the climate and the earth ... but then Paul (aka Irish) reassures me: “But no, that is out there is a chick magpie fell in the garden of our neighbors.”
“Ah, that’s why!” But this does not reassure me at all, even I run out to see where he is.
Here it is “Chicco!” (I call it instinctively), he is on the ground, frightened, on the grass of the neighbor’s yard next to the wall that separates it from ours. Magpies Mom and Dad jump from branch to branch of pine, high up, screaming “crat-crat-crat” continuously.
Then it starts the save operation.
It must be said that our area is very populated with cats. A cat in our stable, another where a neighbor's dropped the baby magpie, two cats of our front neighbors and then there are often other visits, given that in our road there is just a whole family of cats more or less looked after.
So first of all we must keep an eye on the baby, preserving him for not being attacked by any of those cats. Our neighbors, temporarily absent, there can’t be helpful.
So let’s see how to get the little chick more visible so that parents can see from above.
We take a little long branch and try to push him but he takes shelter under a bush. We try to call him out by giving him nothing but oats, he hops a bit, not able to fly and he takes shelter under the leaves. In the meantime, we know if the parents have got where he is, because Chicco did not do much to being heard, every now and then emits a “squit” in responding to their alarm calls.
In short, after several attempts we get him on that branch and gently we bring on our side. We put him of the floor and I take worms from my compost trying to feed him. He eats two, then he does not want more. I imagine that the parents had mouthfuls of much good!
So we decide to call the Centre for the Recovery of Wild Animals, which is not very far from our house. We find the phone on the web and a person answered. I tried to explain the situation. He explained me that he is so small that it can be dropped because of the big gusts of wind. The magpies rarely descend to the ground. As very suspicious, they are unable to care for their young after they have fallen, as do for example the blackbirds. But their calls is to give them instructions on how to put on guard. The young do not know their predators! So, with the danger of cats there is a risk that this little magpie has not much hope of surviving.
Then he informs us on what to do and there are two possibilities. One is to try putting the baby in an area away from the cats, at the top so it can be reached by the parents, or go to the Recovery Centre.
Honestly, I am upset! We then try to put on a high branch of the great magnolia in our yard, but time to return home to prepare something, Chicco, who tries with hops to climb higher, to be seen by mom and dad, makes a tumble to the ground. Fortunately, I immediately notice. He is ended up on the road!
I worry so that Paul came to help him back into the garden. I meet our beighbor that lets us know that the baby had already dropped from the previous evening, so much so that she forced her two cats at home.
In short, the time to eat something nervously waiting for the Centre’s reopening to the public, we have reluctantly decided to take him there, because, while we had been placed him in a basket for the pruning of garden, Chicco was running to become the prey of pussy who lives in our stable!
So, with the echo of the cries of his parents – the expert made me know that they certainly have a second chick to care – Chicco is brought in a big box with holes, coated on the bottom with leaves, to a new home, where someone will take care and preserve him until he is able to look after himself alone. There are the “angels” who save animals from danger every day. It seems incredible to know that around an urbanized area such as Rimini, there are so many wild animals!
A small starling, the same fate of Chicco, was already waiting for treatment. And then we saw other friends: a deer rescued recently, many other species of birds, including birds of prey (in separate aviaries) and another ... magpie! The latter was perched on a branch (I wonder what his story) and has captured our curiosity to wonder: being in contact with humans has learned to say “hello”! We have we heard with our ears! Unbelievable! I wonder if Chicco will learn to “speak”!
The fact is that I will miss him a lot. We have been together a short time and already I got fond of his “squit” and his black eyes ...
Goodbye Chicco, we hope that you will be well and hope to visit you one day, or better, see you fly freely in the skies!