venerdì 12 settembre 2014

Per Daniza... / To Daniza...


Non ho parole per la tua triste fine, non volevo avere orecchie per questa notizia che mi ha lasciato così incredula.
Io non ho ancora conosciuto e forse mai conoscerò l'amore che una madre può avere per i propri piccoli, ma so che è un amore grande e immenso, un amore che fa superare ogni ostacolo, che sconfigge ogni paura...
Noi esseri umani dovremmo saperlo meglio di ogni altra specie su questo pianeta.
Proprio per questo non capisco e non riuscirò mai a capire l'ingiustizia che ti ha portata via dai tuoi cuccioli.
Perché noi umani siamo autorizzati a provare tutti i sentimenti possibili ed immaginabili e li esaltiamo come se fossero una nostra prerogativa, mentre voi altri abitanti di questa Terra, per noi, non potete, non avete il diritto di provare affetto, amore, gioia, infelicità, lontananza, paura, sconfitta, desiderio, meraviglia, gelosia, serenità, appartenenza? Perché?
Sin da piccoli la vostra immagine ci tiene compagnia nei nostri lettini, siete sempre stati l'immagine della tenerezza.
Ora, da adulti, lo dimentichiamo, e vi trattiamo come inutili giocattoli, come decorazioni da spostare in questo o in quest'altro parco a nostro piacimento, per poi sbarazzarcene, quando la vostra presenza si fa più ingombrante e si riappropria di quello che un tempo era semplicemente la vostra casa.
Vergogna su di noi.
Mi stringe il cuore a pensare ai tuoi piccoli, soli, ora, in balia di noi esseri... disumani!

I have no words for your sad end, I would not have ears to listen to this news that left me so incredulous.
I already haven't known and probably will never know the love that a mother can have for her children, but I know it is a great and immense love, a love that overcomes every obstacle, defeating every fear...
We humans should know this even better than any other species on this planet.
Precisely for this reason I do not and will never understand the injustice that took you away from your bear cubs.
Why we humans are allowed to feel all the possible and imaginable emotions and exalt them as if they were our prerogative, while you, other inhabitants of this Earth – for us – you can not, you do not have the right to feel affection, love, joy, misery, distance, fear, loss, desire, wonder, jealousy, serenity, belonging? Why?
Since we are young your image keeps us company in our cradle, you have always been the image of tenderness.
Now, as adults, we forget, and we treat you as useless toys, decorations like to move in this or in that other park at will, then get rid of you, when your presence is more cumbersome and takes ownership of what once was just your home.
Shame on us.
It shakes my heart to think of your cubs, alone, now, at the mercy of... inhuman beings!