domenica 26 aprile 2015

Ridurre i rifiuti organici alla fonte? Ce lo chiede la Comunità Europea...


Cari amici del Dandaworld, da tempo volevo riprendere il tema dei rifiuti organici, come già avevo anticipato nella scorsa intervista radiofonica.

Come molti di voi sanno, da anni pratico il compostaggio domestico nel mio giardino con ottimi risultati. Ogni anno ho dell’ottimo compost che va ad arricchire il terriccio dei vasi in cui pianto ortaggi e fiori e nel frattempo ho ridotto drasticamente i rifiuti organici in casa.
Ma più volte mi sono chiesta: quando si parla di realtà di dimensioni molto più grandi come è possibile applicare lo stesso sistema? Certamente alcuni dei comuni italiani attuano la raccolta dei rifiuti organici anche per comunità o strutture che ne producono in grandi quantità, ma questo non avviene sempre e ovunque. Eppure ce lo chiede esplicitamente la Comunità Europea!

Qualche tempo fa ho ricevuto una mail dal Team di Ecodyger che ha dato risposta ai miei dubbi, illustrandomi un sistema tutto italiano di loro invenzione, per ridurre la quantità di rifiuti organici a grandi livelli. Ho approfondito con molto interesse la loro conoscenza e apprezzato moltissimo questa novità che voglio condividere con voi.

Con estrema trasparenza, come nel mio solito modus operandi, vi premetto che quanto seguirà non è frutto di alcuna sponsorizzazione ma semplicemente della mia volontà di trasmettervi tutto quanto di più innovativo ed utile a diffondere la sostenibilità ambientale.
La parola, quindi, ad Ecodyger:





La tecnologia che rigenera i rifiuti organici in risorsa già esiste, Ecodyger
Ecodyger è il nome di una nuova tecnologia ed elettrodomestico nato per ridurre drasticamente i rifiuti umidi-organici (dal 70% fino al 90%) direttamente laddove sono giornalmente generati. Parliamo di ristoranti, mense, hotel, ospedali, case di cura, centri cottura, caserme, supermercati. Il disagio che comporta la produzione di scarto/rifiuto organico è molto alto se si osservano i diversi ambiti coinvolti:
 

- Ingombro di sacchi / contenitori dell'umido e la mancanza di spazi per il loro stoccaggio
- Utilizzo e manutenzione di celle refrigerate/climatizzate
- Cattivi odori e proliferazione di germi e batteri che attaccano il luogo di lavoro
- Fonte di attrazione di animali e insetti nelle aree di stoccaggio dello scarto
- Attività di continua pulizia, ricondizionamento e sanificazione
- Costi per l'onerosa gestione logistica dello scarto nelle strutture






Quello che rimane è una risorsa naturale
Ecodyger oltre a ridurre drasticamente peso e volume, restituisce la poca parte restante sottoforma di vera e propria risorsa naturale che può essere usata in molti modi. Il processo di trasformazione di Ecodyger, brevettato a livello internazionale, produce due residui: uno solido e uno liquido. Il prodotto solido di Ecodyger può essere usato come fertilizzante naturale, avente stesse caratteristiche del compost. Privo di cattivi odori, germi e batteri, può essere conservato per settimane e mesi in poco spazio. Il prodotto liquido può essere scaricato in fognatura come avviene normalmente per lavatrici e lavastoviglie.
 

Obiettivo: cancellare milioni di tonnellate di rifiuti
Nella sola Europa, vengono prodotti ogni anno oltre 252 milioni di tonnellate di rifiuti. Di questi il 35% sono rifiuti organici! Da qui si capisce perché la Direttiva Europea sulla gestione dei rifiuti (2008/98/CE) chieda a tutti i paesi membri di legiferare per iniziare a favorire tutte le forme di prevenzione e riduzione alla fonte ed a seguire riciclo e recupero di altro tipo dei rifiuti che non si riesce a ridurre. Se solo tutti i paesi europei utilizzassero Ecodyger, riusciremmo a ridurre 88 milioni di tonnellate di oltre il 70-90% con una parte restante riutilizzabile in agricoltura ed attività di giardinaggio e recupero ambientale.
 

Contributo alla Carbon Footprint - riduzione emissioni di CO2
Ecodyger è nato per interpretare la filosofia Zero Waste, per limitare il più possibile le emissioni di CO2.

L’utilizzo di Ecodyger ha quindi un forte impatto sulla Carbon Footprint. Il motivo è molto chiaro: si evita/limita la raccolta, il trasporto e il conferimento tradizionale dei rifiuti.
 

Per utilizzo commerciale e domestico
Ecodyger permette di risparmiare in tasse, laddove già previsto dagli enti nazionali e locali, ma non solo. Riduce drasticamente l’utilizzo dei sacchetti dell’umido ed i continui spostamenti di sacchi e bidoni nelle strutture.
Ecodyger è già disponibile nella versione Professionale per tutte le attività commerciali citate.
Il team di ricerca e sviluppo sta ultimando i test sulla nuova versione, più piccola e pensata per un utilizzo domestico e piccole attività commerciali come bar e snack-bar. A breve sarà disponibile sul mercato con forme e dimensioni pensate per questa tipologia di utenti.
 

Ricerca, sviluppo e produzione Made in Italy
Ecodyger è nato da un gruppo di startupper italiani, residenti sul lago Maggiore, quindi un’idea tutta made in Italy frutto di una lunga ricerca e sviluppo durata oltre tre anni.
Per comprendere la professionalità e la difficoltà richieste dal progetto, basti pensare che è coordinato da un ingegnere chimico nucleare esperto di comportamento dei materiali organici coadiuvato dal lavoro di un fisico della materia.

Premio all’innovazione

Proprio grazie all’elevata innovatività, la tecnologia Ecodyger è stata già premiata nell’autunno del 2012 con lo UK-Italy Nautical Innovation Award attirando l’attenzione della camera di commercio inglese.

 

Dietro ad Ecodyger c’è la passione per l’innovazione di Davide e Francesco Paolillo. Già operanti nel settore metalmeccanico, con una lunga esperienza nel mondo degli elettrodomestici e automazione.
Per approfondimenti potete consultare il sito www.ecodyger.com.

Dear Dandaworld friends, since a long ago I wanted to take up the topic of organic waste, as I mentioned in the previous radio interview.As many of you know, I do home composting in my garden with excellent results. Every year I have excellent compost that enriches the soil in the pots to plant vegetables and flowers and in the meantime I drastically reduced the organic waste at home.But many times I asked myself: is it possible to do the same in much larger situations? Of course in Italy some municipalities already recycle organic waste deriving from communities or structures that produce it in large quantities. But this does not happen anytime and everywhere while the European Union compels it! Some time ago I received an email from Ecodyger Team that gave answer to my doubts, describing a system designed in Italy, to reduce the amount of organic waste to great levels. I was very interested and absolutely loved this news I want to share with you.With extreme transparency, as in my usual way to do, I state that what will follow is not the result of any sponsorship but simply my desire to share with you all the most innovative and useful tip to spread environmental sustainability.So let's discover Ecodyger:


Appliance that transforms waste into compost, Ecodyger 
Ecodyger is a new household appliance that reduces the wet waste from 70% to 90%. It also converts organic waste into a resource that can be used in many ways. The transformation process of Ecodyger produces two residues: one solid and one liquid. The solid product of Ecodyger can be used as natural fertilizer, said compost. It is also devoid of bad odors and without germs and bacteria. The liquid product can be discharged into the sewer as with washing machines and dishwashers. 

Objective: to delete 88 million tons of waste
Every Year Europe produces 252 million tons of waste. The 35% is organic waste, 88 million tons. If all Europeans were using Ecodyger, we could produce 88 million tons of wet waste less and we would have 8 tons of high quality, 100% natural fertilizer. Using Ecodyger has a strong impact on the carbon footprint, because it avoids the collection, transport and disposal of waste. Ecodyger was born interpreting the Zero Waste philosophy, to limit as much as possible CO2 emissions.
For companies and households
Ecodyger helps saving in taxes and organic waste bags. Ecodyger today is available in the Pro version, designed for those who produce large quantities of organic waste, such as restaurants, hotels, canteens and supermarkets. The team is completing tests on a smaller version dedicated to families in these months, with the aim to launch it on the market soon.
Technology Made in Italy with world patent awarded
Ecodyger was born from a group of startuppers based in Italy’s Lake Maggiore area. It is an idea and a product made
​​in Italy, the result of a research that lasted more than three years. The nuclear engineer who leads the development is an expert in chemical behavior of organic material and is supported by a plasma physicist.
Ecodyger technology has already won in 2012 the UK-Italy Nautical Innovation Award, thanks to innovation and technology. Moreover, the Ecodyger technology is under worldwide patent. Il Sole 24 Ore, Italian Economical Newspaper, has selected Ecodyger as one of the best technologies that allows the recycling of organic waste at home.
Ecodyger is the result of the idea and execution of Davide and Francesco Paolillo. Already operating in the field of fully equipped appliances, the brothers Paolillo have in the past worked with large companies such as Whirlpool, Smeg and Kartell.
You can find all information about Ecodyger on www.ecodyger.com.
 

domenica 19 aprile 2015

È tempo di... / It's time for...

Semine!
Sì, finalmente, con un po' di ritardo, ci sono riuscita anch'io!
Procurata una bella cassetta dal nostro ortofrutta di fiducia, quest'anno, avendo solo un contenitore di cartone delle uova – ormai compriamo solo uova sfuse dai produttori della nostra zona – ho riciclato un po' di vecchi vasetti tenuti da parte.
Sowing!
Yes, finally, with a little delay, I did it too!
I asked for a beautiful wooden box to our trusted greengrocer, this year, having only a egg carton – now we buy only loose egg from the producers in our area – then I recycled a bit of old little plastic pots kept aside.


Ecco il mio primo semenzaio!
Questo è solo il primo round. Seguirà una seconda semina, sempre in semenzaio, soprattutto se questa, con gli sbalzi climatici che ci sono, non andrà a buon fine.
Inoltre, sono in attesa di semi provenienti dalla persona con cui ho scambiato i miei grazie all'immancabile Baratto di Semi di Kia, quest'anno giunto alla quarta edizione.
This is only the first round. It will be followed by a second sowing, always in seedbeds, especially if this sowing will fail, due to climatic changes.
Moreover, I'm waiting for seeds from the person with whom I exchanged mine, thanks to the great Seed Barter by Kia, now in its fourth edition.



I semi in viaggio per il Baratto di Semi di Kia

Una volta germogliati i semi sarà ora di preparare i vasi, utilizzato il compost autoprodotto che quest'anno è più abbondante del solito. Ve lo mostrerò di sicuro.
Once sprouted seeds, I will prepare the pots, using the self-produced compost that this year is more abundant than usual. I'll surely show you.

Volete sapere cosa ho piantato?
Pomodori ciliegino e varietà Roma, rucola coltivata e rughetta selvatica, zucchine, basilico, prezzemolo e tre mini girasoli. Poi ho seminato direttamente in vaso lo stridolo (silene vulgaris) e semini di viola del pensiero, che, fra l'altro, sta già fiorendo in giardino.
Want to know what I planted?
Cherry and Rome variety tomatoes, cultivated and wild rocket, zucchini, basil, parsley and three mini sunflowers. Then I sowed directly in the pot the 'stridolo' (Silene vulgaris) and seeds of pansy, which, among other things, is already blooming in the garden.


Insomma c'è un bel da fare. E voi, cosa avete piantato quest'anno?
So there's a lot to do. And you, what have you sewn this year?

domenica 12 aprile 2015

Di eco-weekend in eco-weekend! / From an eco-weekend to another one!

Carissimi abitanti di Dandaworld, come avete trascorso le ultime feste?
Vi ho pensato tanto durante il weekend pasquale, ma non ero in grado di aggiornarvi sui miei spostamenti… sono stata in Abruzzo, girando per le bellissime Pacentro, Sulmona e Popoli.
Il tempo, come un po’ ovunque, non è stato molto clemente e fra le mura molto spesse della casa in cui eravamo ospiti, c’era poca (o nessuna) connessione.
Eh sì, quando ti trovi in situazioni così, ti rendi conto quanto ormai dipendiamo dal web!
Dear inhabitants of Dandaworld, how did you spend the last festivities?
I thought a lot about you during the Easter weekend, but I was not able to update you on my travels... I was in Abruzzo, cruising through the beautiful Pacentro, Sulmona and Popoli.
As everywhere, wheather was not very good and among the very thick walls of the house where we were guests, there was a little (or none) web connectivity.
Yes, only when you are in such situations, you realize how we are now web addicted!


Questo weekend appena giunto a conclusione è stato comunque più favorevole, climaticamente parlando e abbiamo approfittato per non mancare ad un evento, qui a Rimini, che mi ha catturato sin dal nome… “A faz da par maker!”, che è una simpatica fusione fra dialetto romagnolo e inglese per indicare il “fai-da-te”.
È stato, infatti, un evento dedicato all’autoproduzione, con tanti produttori e artigiani che hanno esposto i loro prodotti fatti con le proprie mani, il proprio sapere e la propria creatività!
This weekend, just ended, was still more favorable, climatically speaking, and we took the opportunity to not miss an event, here in Rimini, which caught me since the name ... "A faz da par maker!", which is a nice fusion between the dialect in Romagna and English, to indicate the "do-it-yourself".
I
n fact, it was, an event related to self-production, with many manufacturers and craftsmen who exhibited their products made with their own hands, their knowledge and their creativity!


L’esposizione è stata contornata da talk e microconferenze, workshop, tutti legati dal filo della condivisione, del consumo critico e sostenibile!
Quante belle cose: giochi, gioielli, oggetti di design realizzati con materiali di riciclo, fotografia alternativa, stampa 3D (dove hanno partecipato i ragazzi di MakeRN con cui avevamo realizzato questo laboratorio), dolci, sartoria e cosmesi da autoproduzione!
Infine una sana e buona cena vegana, offerta con stoviglie finalmente non usa e getta, proiezioni e tanta musica!
The exhibition was surrounded by talks, little conferences, workshops, all linked by the thread of sharing, critical consumption and sustainable lifestyle!
How many beautiful things: toys, jewelery, design objects made from recycled materials, alternative photography, 3D printing –
attended by the MakeRN lads with which we had made this workshop –, DIY cakes, sewing and cosmetics!
Finally, a healthy and good vegan dinner, offered in non-disposable tableware, projections and lots of music!



Questi i ricordi che mi sono portata a casa…
Un oleolito alla camomilla, per la mia pelle arrossata ed un “blogghino” cartaceo con la copertina che per me è quasi una sfida, più che una promessa! :)
These are the mementos I brought home...
A chamomile macerated oil, for my reddened skin and a "little paper blog" with a cover that for me is almost a challenge, more than a promise! :)


Ma non c’è da stare sugli allori… il prossimo sabato vi vogliamo tutti sempre qui, a Rimini, a La Casa Sull’Albero, perché Mani Tese e Pacha Mama, in collaborazione con Terra Equa, vi invitiano alla sfilata “Non Solo Vintage”, in occasione del Fashion Revolution Day. Naturalmente io sarò dietro le quinte.
Nell’immagine i dettagli. Allora, ci sarete? ;)
But do not rest on our laurels... next Saturday we will all still here, in Rimini, at the Casa sull'Albero, because Mani Tese and Pacha Mama, in collaboration with the Terra Equa, invite you to the fashion show "Not Only Vintage", for the Fashion Revolution Day. Of course I will be behind the backstage.
You can read
details in the image below. Then, will I find you there? ;)